RISCOSSIONE

Somme che non entrano nella disponibilità degli aventi diritto – Non applicazione della ritenuta di cui all’articolo 25, primo comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 – Risposta n. 71 del 14 marzo 2024 dell’Agenzia delle Entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risposta n. 71 del 14 marzo 2024 Somme che non entrano nella disponibilità degli aventi diritto - Non applicazione della ritenuta di cui all'articolo 25, primo comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 Con l'istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito L'Istante (di seguito anche [...]

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Calabria, sezione n. 1, sentenza n. 2324 depositata il 14 settembre 2023 – È legittima l’iscrizione a ruolo della maggiore imposta dovuta, qualora l’Amministrazione Finanziaria disconosca la rilevanza e fondatezza delle detrazioni e dei crediti indicati dal contribuente in sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni dei redditi ex art. 36-bis del D.P.R. n. 600/73

È legittima l’iscrizione a ruolo della maggiore imposta dovuta, qualora l’Amministrazione Finanziaria disconosca la rilevanza e fondatezza delle detrazioni e dei crediti indicati dal contribuente in sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni dei redditi ex art. 36-bis del D.P.R. n. 600/73

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado dell’Abruzzo, sezione n. 6, sentenza n. 668 depositata l’ 11 settembre 2023 – L’obbligo di preventiva escussione del cedente, in caso di responsabilità solidale del cessionario di ramo d’azienda, non si applica nei confronti del cedente dichiarato fallito

L’obbligo di preventiva escussione del cedente, in caso di responsabilità solidale del cessionario di ramo d’azienda, non si applica nei confronti del cedente dichiarato fallito

Società non operative: illegittimo emettere direttamente la cartella ex art. 36-bis per la liquidazione delle imposte per ritenuta “non operatività” di una società

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 4675 depositata il 21 febbraio 2024, intervenendo in tema cartella di pagamento emessa nei confronti di una c.d. società non operativa ed alla possibilità di emettere cartella ex art. 36-bis d.P.R. n. 600 del 1973 nei confronti della società che abbia dichiarato reddito zero discostandosi dal [...]

CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, ordinanza n. 2207 depositata il 22 gennaio 2024 – L’estratto di ruolo non è impugnabile salvo che il debitore che agisce in giudizio dimostri che dall’iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio per la partecipazione a una procedura di appalto oppure per la riscossione di somme allo stesso dovute dai soggetti pubblici o infine per la perdita di un beneficio nei rapporti con una pubblica amministrazione

L'estratto di ruolo non è impugnabile salvo che il debitore che agisce in giudizio dimostri che dall'iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio per la partecipazione a una procedura di appalto oppure per la riscossione di somme allo stesso dovute dai soggetti pubblici o infine per la perdita di un beneficio nei rapporti con una pubblica amministrazione

Corte di Cassazione, ordinanza n. 16717 depositata il 14 giugno 2021 – La deduzione in oggetto doveva ritenersi ammissibile, perché integrativa non di un ‘nuovo motivo’ avverso la sentenza di primo grado, e neppure di un’eccezione in senso proprio, quanto di un elemento difensivo basato su una circostanza (giudicato esterno su un elemento costitutivo dell’imposizione) sopravvenuta e suscettibile di essere fatta valere in ogni stato e grado del giudizio

La deduzione in oggetto doveva ritenersi ammissibile, perché integrativa non di un 'nuovo motivo' avverso la sentenza di primo grado, e neppure di un'eccezione in senso proprio, quanto di un elemento difensivo basato su una circostanza (giudicato esterno su un elemento costitutivo dell'imposizione) sopravvenuta e suscettibile di essere fatta valere in ogni stato e grado del giudizio

CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 31671 depositata il 14 novembre 2023 – I debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del D.L. n. 119 del 2018, fino a mille Euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorché riferiti alle cartelle per le quali è già intervenuta la richiesta di cui all’art. 3, sono automaticamente annullati

I debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del D.L. n. 119 del 2018, fino a mille Euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorché riferiti alle cartelle per le quali è già intervenuta la richiesta di cui all'art. 3, sono automaticamente annullati

Vanno annullati i ruoli se l’agente della riscossione rimane silente a seguito dell’istanza del contribuente

La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 31220 depositata il 9 novembre 2023, intervenendo in tema mancata risposta dell'ente a richiesta di annullamento degli atti impositivi, ha affermato l'applicabilità dell’art. 1, commi 537 e 538, della l. n. 228 del 2012. Per cui nel diritto tributario, pur non operando il silenzio-assenso come rimedio generalizzato trova [...]

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