La valorizzazione dei protocolli, da parte del legislatore dell’emergenza, non è stata effettuata in termini generici o astratti, ma attraverso una diretta, indiscutibile correlazione con gli obblighi gravanti sul datore di lavoro ai sensi dell’art. 2087 c.c., nel senso appunto che, per ciò che riguarda i rischi da contagio COVID, i datori di lavoro pubblici e privati “adempiono all’obbligo di cui all’art. 2087 c.c.” applicando le prescrizioni e adottando le misure contenute nei protocolli
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 47904 depositata il 1° dicembre 2023 – La valorizzazione dei protocolli, da parte del legislatore dell’emergenza, non è stata effettuata in termini generici o astratti, ma attraverso una diretta, indiscutibile correlazione con gli obblighi gravanti sul datore di lavoro ai sensi dell’art. 2087 c.c., nel senso appunto che, per ciò che riguarda i rischi da contagio COVID, i datori di lavoro pubblici e privati “adempiono all’obbligo di cui all’art. 2087 c.c.” applicando le prescrizioni e adottando le misure contenute nei protocolli
il 15 Dicembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 47401 depositata il 27 novembre 2023 – In caso di infortunio sul lavoro per omesso approntamento delle armature di sostegno di uno scavo profondo oltre un metro e mezzo, può essere esclusa la responsabilità del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti solo quando l’evento si sia verificato per cause occulte o lesioni interne del terreno preventivamente non riconoscibili né verificabili da tecnico specializzato tramite consulenza
il 6 Dicembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
In caso di infortunio sul lavoro per omesso approntamento delle armature di sostegno di uno scavo profondo oltre un metro e mezzo, può essere esclusa la responsabilità del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti solo quando l’evento si sia verificato per cause occulte o lesioni interne del terreno preventivamente non riconoscibili né verificabili da tecnico specializzato tramite consulenza
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 44906 depositate l’ 8 novembre 2023 – In assenza della parte civile, il proscioglimento nel merito a norma dell’art. 129 c.p.p., comma 2, comma 2, è consentito al giudice solo quando emergano dagli atti, in modo assolutamente non contestabile, delle circostanze idonee ad escludere l’esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell’imputato o la sua rilevanza penale, in modo tale che la valutazione che il giudice deve compiere al riguardo sia incompatibile con qualsiasi necessità di accertamento o di approfondimento
il 20 Novembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, DIRITTO PROCESSUALE, SANZIONI e REATI PENALI, sicurezza sul lavoro
In assenza della parte civile, il proscioglimento nel merito a norma dell’art. 129 c.p.p., comma 2, comma 2, è consentito al giudice solo quando emergano dagli atti, in modo assolutamente non contestabile, delle circostanze idonee ad escludere l’esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell’imputato o la sua rilevanza penale, in modo tale che la valutazione che il giudice deve compiere al riguardo sia incompatibile con qualsiasi necessità di accertamento o di approfondimento
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 30838 depositata il 6 novembre 2023 – In tema di estinzione del diritto al risarcimento del danno alla salute, considerata la natura recettizia degli atti interruttivi della prescrizione, soltanto la comunicazione al debitore della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione determina l’interruzione della prescrizione e sospende, per la durata del tentativo di conciliazione e per i venti giorni successivi alla sua conclusione, il decorso di ogni termine di decadenza
il 17 Novembre, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
In tema di estinzione del diritto al risarcimento del danno alla salute, considerata la natura recettizia degli atti interruttivi della prescrizione, soltanto la comunicazione al debitore della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione determina l’interruzione della prescrizione e sospende, per la durata del tentativo di conciliazione e per i venti giorni successivi alla sua conclusione, il decorso di ogni termine di decadenza
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 44360 depositata il 6 novembre 2023 – La responsabilità del committente per gli infortuni verificatisi in occasione dei lavori commissionati non è esclusa sulla base del mero rilievo formale per cui il destinatario degli obblighi antinfortunistici è il datore di lavoro. Occorre infatti verificare, in concreto, quale sia stata l’incidenza della sua condotta nell’eziologia dell’evento, a fronte delle capacità organizzative della ditta scelta per l’esecuzione dei lavori, avuto riguardo alla specificità dei lavori da eseguire, ai criteri seguiti dallo stesso committente per la scelta dell’appaltatore o del prestatore d’opera, alla sua ingerenza nell’esecuzione dei lavori oggetto di appalto o del contratto di prestazione d’opera, nonché alla agevole e immediata percepibilità da parte del committente di situazioni di pericolo
il 15 Novembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
La responsabilità del committente per gli infortuni verificatisi in occasione dei lavori commissionati non è esclusa sulla base del mero rilievo formale per cui il destinatario degli obblighi antinfortunistici è il datore di lavoro. Occorre infatti verificare, in concreto, quale sia stata l’incidenza della sua condotta nell’eziologia dell’evento, a fronte delle capacità organizzative della ditta scelta per l’esecuzione dei lavori, avuto riguardo alla specificità dei lavori da eseguire, ai criteri seguiti dallo stesso committente per la scelta dell’appaltatore o del prestatore d’opera, alla sua ingerenza nell’esecuzione dei lavori oggetto di appalto o del contratto di prestazione d’opera, nonché alla agevole e immediata percepibilità da parte del committente di situazioni di pericolo
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 45142 depositata il 9 novembre 2023 – In tema di prevenzione antinfortunistica, perché la condotta colposa del lavoratore possa ritenersi abnorme e idonea ad escludere il nesso di causalità tra la condotta del datore di lavoro e l’evento lesivo, è necessario non tanto che essa sia imprevedibile, quanto, piuttosto, che sia tale da attivare un rischio eccentrico o esorbitante dalla sfera di rischio governata dal soggetto titolare della posizione di garanzia
il 15 Novembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
In tema di prevenzione antinfortunistica, perché la condotta colposa del lavoratore possa ritenersi abnorme e idonea ad escludere il nesso di causalità tra la condotta del datore di lavoro e l’evento lesivo, è necessario non tanto che essa sia imprevedibile, quanto, piuttosto, che sia tale da attivare un rischio eccentrico o esorbitante dalla sfera di rischio governata dal soggetto titolare della posizione di garanzia
Leggi tuttoResponsabile in caso di infortunio sul lavoro anche il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) qualora non ottemperi ai compiti che gli sono attribuiti per legge
il 12 Novembre, 2023in NOTIZIEtags: sicurezza sul lavoro
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 38914 depositata il 25 settembre 2023, intervenendo in tema di responsabilità penale in caso di infortunio sul lavoro, ha statuito che “… l’articolo 50 Decreto Legislativo n. 81 del 2008, che ne disciplina le funzioni e i compiti, attribuisce al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza un […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 41842 depositata il 16 ottobre 2023 – Affinchè si configuri la responsabilità del procuratore e delegato di una RSA per violazione degli obblighi di garanzia nei confronti degli anziani, non è sufficiente l’esistenza di una procura generale in materia antinfortunistica, essendo necessaria l’attribuzione e l’effettivo esercizio di poteri relativi alla specifica area di rischio della gestione e della protezione dei pazienti
il 10 Novembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Affinchè si configuri la responsabilità del procuratore e delegato di una RSA per violazione degli obblighi di garanzia nei confronti degli anziani, non è sufficiente l’esistenza di una procura generale in materia antinfortunistica, essendo necessaria l’attribuzione e l’effettivo esercizio di poteri relativi alla specifica area di rischio della gestione e della protezione dei pazienti
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