CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 dicembre 2018, n. 31765 Rapporto di lavoro subordinato – Società per azioni con partecipazione pubblica – Vincoli nell’assunzione del personale Rilevato che La Corte di appello di Palermo era chiamata a giudicare, a seguito del rinvio effettuato dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 15636/2016) di annullamento della precedente sentenza […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 dicembre 2018, n. 31765 – Società per azioni con partecipazione pubblica e vincoli nell’assunzione del personale
il 12 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 dicembre 2018, n. 31757 – L’esibizione di documenti non può essere chiesta a fini meramente esplorativi, allorquando neppure la parte istante deduca elementi sulla effettiva esistenza del documento e sul suo contenuto
il 12 Dicembre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
l’esibizione di documenti (nella specie, dichiarazioni dei redditi della lavoratrice) non può essere chiesta a fini meramente esplorativi, allorquando neppure la parte istante deduca elementi sulla effettiva esistenza del documento e sul suo contenuto, per verificarne la rilevanza in giudizio; ciò in quanto potrebbe determinarsi una protrazione della fase istruttoria priva di qualsiasi utilità, anche per la stessa parte istante, a danno del principio di ragionevole durata del processo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 dicembre 2018, n. 31763 – Il licenziamento intimato per il perdurare delle assenze per malattia o infortunio del lavoratore, ma prima del superamento del periodo massimo di comporto fissato dalla contrattazione collettiva o, in difetto, secondo equità, è nullo per violazione della norma imperativa di cui all’art. 2110 comma 2 cc., individuando anche la tutela applicabile.
il 11 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
il licenziamento intimato per il perdurare delle assenze per malattia o infortunio del lavoratore, ma prima del superamento del periodo massimo di comporto fissato dalla contrattazione collettiva o, in difetto, secondo equità, è nullo per violazione della norma imperativa di cui all’art. 2110 comma 2 cc., individuando anche la tutela applicabile.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 dicembre 2018, n. 31654 – La natura subordinata della prestazione di attività resa dalla creditrice va provata la simulazione del rapporto di associazione in partecipazione
il 11 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 dicembre 2018, n. 31654 Lavoro – Rapporto di associazione in partecipazione – Compenso – Subordinazione – Prova Fatto Con decreto del 31 gennaio 2017, il Tribunale di Arezzo rigettava l’opposizione proposta da L.A.N. & C. s.n.c. avverso lo stato passivo del Fallimento G.K. s.p.a., cui il credito insinuato in […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 dicembre 2018, n. 31652 – In caso di licenziamento per ragioni inerenti l’attività produttiva e l’organizzazione del lavoro ove il giustificato motivo oggettivo si identifichi nella generica esigenza di riduzione di personale omogeneo e fungibile, nell’individuare il dipendente (o i dipendenti) da licenziare il datore di lavoro, oltre a tener conto del divieto di atti discriminatori, deve agire in conformità ai principi di correttezza e buona fede
il 11 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In caso di licenziamento per ragioni inerenti l’attività produttiva e l’organizzazione del lavoro, ai sensi della L. n. 604 del 1966, art. 3, ove il giustificato motivo oggettivo si identifichi nella generica esigenza di riduzione di personale omogeneo e fungibile, nell’individuare il dipendente (o i dipendenti) da licenziare il datore di lavoro, oltre a tener conto del divieto di atti discriminatori, deve agire in conformità ai principi di correttezza e buona fede, di cui agli artt. 1175 e 1375 c.c., che devono in generale guidare ogni comportamento delle parti di un rapporto obbligatorio
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 dicembre 2018, n. 31651 – L’omessa produzione dell’avviso di ricevimento (unitamente al ricorso o successivamente, in base all’art. 372 c.p.c.), l’intimato non si sia costituito, il ricorso per cassazione va dichiarato inammissibile
il 11 Dicembre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’omessa produzione dell’avviso di ricevimento, non incidendo sulla validità della notifica, non ammette il meccanismo di rinnovazione di cui all’art. 291 cod. proc. civ. ma neppure impedisce che l’intimato, costituendosi, provi che la consegna è realmente avvenuta; se, invece, mancando il deposito dell’avviso (unitamente al ricorso o successivamente, in base all’art. 372 c.p.c.), l’intimato non si sia costituito, il ricorso per cassazione va dichiarato inammissibile
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 dicembre 2018, n. 31647 – Impugnazione stragiudiziale del licenziamento la procedura d’urgenza non costituisse atto idoneo ad impedire il compiersi della decadenza di 270 giorni di cui all’art. 6, comma 2, della legga n. 604 del 1966 ed ha ritenuto
il 11 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Impugnazione stragiudiziale del licenziamento la procedura d’urgenza non costituisse atto idoneo ad impedire il compiersi della decadenza di 270 giorni di cui all’art. 6, comma 2, della legga n. 604 del 1966 ed ha ritenuto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 dicembre 2018, n. 31646 – In tema di ripartizione di oneri allegatori e probatori in relazione alla corretta applicazione dei criteri di individuazione del lavoratore da licenziare
il 11 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In tema di ripartizione di oneri allegatori e probatori in relazione alla corretta applicazione dei criteri di individuazione del lavoratore da licenziare. Quanto alla dedotta violazione e falsa applicazione degli artt. 4 e 5 Legge 223/1991 e dell’art. 1175 cod. civ. la stessa risulta inconfigurabile alla stregua della medesima prospettazione della odierna ricorrente posto che non viene in alcun modo contestata la rispondenza al dato reale della modifica dei carichi di famiglia operata dalla società in relazione alla posizione della dipendente F..
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