CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 dicembre 2018, n. 32334 Lavoro – Risarcimento danno non patrimoniale – Mancato svolgimento dell’attività di istruttore di tennis Rilevato che, con sentenza pubblicata in data 8.11.2013, la Corte di Appello di Bologna, in parziale riforma della sentenza del Tribunale della stessa sede emessa il 10.12.2009, ha dichiarato non dovuta […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 dicembre 2018, n. 32334 – Risarcimento danno non patrimoniale per mancato svolgimento dell’attività di istruttore di tennis
il 17 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 dicembre 2018, n. 32164 – Accordo transattivo viziato con effetti di nullità o annullabilità – In tema di presunzioni di cui all’art. 2729 c.c., la denunciata mancata applicazione di un ragionamento presuntivo che si sarebbe potuto e dovuto fare, ove il giudice di merito non abbia motivato alcunché al riguardo
il 17 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
in tema di presunzioni di cui all’art. 2729 c.c., la denunciata mancata applicazione di un ragionamento presuntivo che si sarebbe potuto e dovuto fare, ove il giudice di merito non abbia motivato alcunché al riguardo (e non si verta nella diversa ipotesi in cui la medesima denuncia sia stata oggetto di un motivo di appello contro la sentenza di primo grado, nel qual caso il silenzio del giudice può essere dedotto come omissione di pronuncia su motivo di appello), non è deducibile come vizio di violazione di norma di diritto, bensì solo ai sensi e nei limiti dell’art. 360, co. 1, n. 5 c.p.c., cioè come omesso esame di un fatto secondario (dedotto come giustificativo dell’inferenza di un fatto ignoto principale), purché decisivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 dicembre 2018, n. 31994 – E’ applicabile anche alle impugnazioni dei licenziamenti collettivi il regime decadenziale connesso al mancato deposito del ricorso giudiziale
il 14 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
E’ applicabile anche alle impugnazioni dei licenziamenti collettivi il regime decadenziale connesso al mancato deposito del ricorso giudiziale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 dicembre 2018, n. 31993 – Nel caso di impugnativa di licenziamento discriminatorio, secondo il rito di cui all’art. 1, commi 48 e seguenti, della L. n. 92 del 2012, è ammissibile la proposizione in via subordinata nel medesimo ricorso, da parte del lavoratore, delle domande volte alla declaratoria di difetto di giusta causa ovvero ingiustificatezza del recesso datoriale
il 14 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
nel caso di impugnativa di licenziamento discriminatorio, secondo il rito di cui all’art. 1, commi 48 e seguenti, della L. n. 92 del 2012, è ammissibile la proposizione in via subordinata nel medesimo ricorso, da parte del lavoratore, delle domande volte alla declaratoria di difetto di giusta causa ovvero ingiustificatezza del recesso datoriale, in quanto fondate sul comune presupposto della vicenda estintiva del rapporto, né tale trattazione congiunta determina aggravi istruttori, evitando, semmai, un’inutile rinnovazione dell’attività processuale oltre al frazionamento dei processi cui accede il rischio di giudicati contrastanti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 dicembre 2018, n. 32003 – In tema di benefici previdenziali in favore dei lavoratori esposti all’amianto, ai fini del riconoscimento della maggiorazione del periodo contributivo ex art. 13, comma 8, della legge n. 257 del 1992, applicabile “ratione temporis”, occorre verificare se vi sia stato superamento della concentrazione media della soglia di esposizione all’amianto di 0,1 fibre per centimetro cubo
il 13 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
in tema di benefici previdenziali in favore dei lavoratori esposti all’amianto, ai fini del riconoscimento della maggiorazione del periodo contributivo ex art. 13, comma 8, della legge n. 257 del 1992, applicabile “ratione temporis”, occorre verificare se vi sia stato superamento della concentrazione media della soglia di esposizione all’amianto di 0,1 fibre per centimetro cubo, quale valore medio giornaliero su otto ore al giorno, avuto riguardo ad ogni anno utile compreso nel periodo contributivo ultradecennale in accertamento e non, invece, in relazione a tutto il periodo globale di rivalutazione, dovendosi ritenere il parametro annuale (esplicitamente considerato dalle disposizioni successive che hanno ridisciplinato la materia) quale ragionevole riferimento tecnico per determinare il valore medio e tenuto conto, in ogni caso, che il beneficio è riconosciuto per periodi di lavoro correlati all’anno
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 dicembre 2018, n. 31877 – Affinché si configuri il mobbing lavorativo debbono ricorrere una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente – che, con intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi
il 13 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
per la configurabilità del mobbing lavorativo debbono ricorrere: a) una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente – che, con intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi; b) l’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente; c) il nesso eziologico tra le descritte condotte e il pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità psico-fisica e/o nella propria dignità; d) l’elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesivi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 dicembre 2018, n. 31872 – In materia di licenziamenti per riduzione di personale l’accordo sindacale raggiunto, come nella specie, al termine della procedura di cui all’art. 4, commi 5-7, della L. n. 223/91 legittimamente contiene i criteri di scelta più idonei, nella specifica realtà aziendale data, al fine della migliore individuazione dei licenziandi, prevalendo tali criteri su quelli di legge
il 13 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
in materia di licenziamenti per riduzione di personale l’accordo sindacale raggiunto, come nella specie, al termine della procedura di cui all’art. 4, commi 5-7, della L. n. 223/91 legittimamente contiene i criteri di scelta più idonei, nella specifica realtà aziendale data, al fine della migliore individuazione dei licenziandi, prevalendo tali criteri su quelli di legge (carichi di famiglia, anzianità, esigenze tecnico-produttive ed organizzativa)
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 dicembre 2018, n. 31869 – Licenziamento per giustificato motivo oggettivo per crisi economica finanziaria e violazione dei principi di correttezza e buona fede
il 13 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 dicembre 2018, n. 31869 Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – Crisi economica finanziaria – Violazione dei principi di correttezza e buona fede – Anzianità di servizio Fatti di causa 1. La Corte d’Appello di Perugia, con sentenza pubblicata in data 27 maggio 2016, in sede di reclamo ex lege […]
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