in tema di riscossione di contributi e premi assicurativi, il giudice dell’opposizione alla cartella esattoriale che ritenga illegittima l’iscrizione a ruolo (nella specie, ai sensi dell’art. 24, comma 3, del d.lgs. n. 46 del 1999, per difetto di un provvedimento giudiziale esecutivo sull’impugnazione dell’accertamento) non può limitarsi a dichiarare tale illegittimità, ma deve esaminare nel merito la fondatezza della domanda di pagamento dell’istituto previdenziale, valendo gli stessi principi che governano l’opposizione a decreto ingiuntivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 ottobre 2018, n. 26339 – L’iscrizione a ruolo dei crediti degli enti previdenziali è subordinata, ai sensi dell’art. 24, comma 3, del d.lgs. n. 46 del 1999, all’emissione di un provvedimento esecutivo del giudice ove l’accertamento su cui la pretesa creditoria si fonda sia impugnato davanti all’autorità giudiziaria
il 23 Ottobre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 ottobre 2018, n. 26243 – In coerenza con la disciplina e le finalità della Legge n. 223/1991 la verifica del rispetto degli obblighi procedurali non può che collocarsi logicamente e cronologicamente in un momento antecedente a quello della concreta selezione dei lavoratori da sospendere
il 23 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro sostegno al reddito
in caso di intervento straordinario di integrazione salariale per l’attuazione di un programma di ristrutturazione, riorganizzazione o conversione aziendale implicante una temporanea eccedenza di personale, il provvedimento di sospensione dall’attività lavorativa è illegittimo qualora il datore di lavoro, sia che intenda adottare il meccanismo della rotazione sia nel caso contrario, ometta di comunicare alle organizzazioni sindacali, ai fini dell’esame congiunto, gli specifici criteri, eventualmente diversi dalla rotazione, di individuazione dei lavoratori che devono essere sospesi, in base al combinato disposto della L. 23 luglio 1991, n. 223, art. 1, comma 7, e della L. 20 maggio 1975, n. 164, art. 5, commi 4 e 5.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2018, n. 26034 – Interruzione attraverso la notificazione del verbale di accertamento
il 19 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: ASSUNZIONI AGEVOLATE, cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2018, n. 26034 Recure Inps di sgravi contributivi – Termine decennale di prescrizione – Interruzione attraverso la notificazione del verbale di accertamento Rilevato che la Corte d’Appello dell’Aquila, accogliendo il gravame avverso la pronuncia del Tribunale di Chieti, ha respinto, per quanto qui interessa, con sentenza n. 33/2013, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2018, n. 26026 – No all’iscrizione nella gestione commercianti se l’attività è di natura puramente gestionale e non di lavoro commerciale
il 19 Ottobre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS
No all’iscrizione nella gestione commercianti se l’attività è di natura puramente gestionale e non di lavoro commerciale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2018, n. 25872 – Licenziamento illegittimo e configurabilità del mobbing – L’omesso esame di elementi istruttori non integra di per sè vizio di omesso esame di un fatto decisivo
il 19 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Licenziamento illegittimo e configurabilità del mobbing – L’omesso esame di elementi istruttori non integra di per sè vizio di omesso esame di un fatto decisivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2018, n. 25871 – Nel ricorso in cassazione la rinuncia al ricorso è produttiva di effetti a prescindere dalla accettazione delle altre parti
il 19 Ottobre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’atto di rinuncia è notificato alle parti costituite o comunicato agli avvocati delle stesse che vi appongono il visto. Nel giudizio di cassazione, diversamente da quanto previsto dall’art. 306 cpc, la rinuncia al ricorso è produttiva di effetti a prescindere dalla accettazione delle altre parti, che non è richiesta dall’art. 390 cpc. La rinuncia al ricorso per cassazione, essendo atto unilaterale recettizio, produce quindi l’estinzione del processo, senza che occorra l’accettazione, perché determina il passaggio in giudicato della sentenza impugnata e comporta il conseguente venir meno dell’interesse a contrastare l’impugnazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2018, n. 25870 – Il vizio di violazione o falsa applicazione di norme di diritto, ai sensi dell’art. 360, primo comma, n. 3, c.p.c., ricorre o non ricorre a prescindere dalla motivazione posta dal giudice a fondamento della decisione, per l’esclusivo rilievo che, in relazione al fatto accertato, la norma non sia stata applicata quando doveva esserlo, ovvero sia stata applicata in assenza dei presupposti, ovvero sia stata applicata a fattispecie estranee al suo ambito di previsione
il 19 Ottobre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il vizio di violazione o falsa applicazione di norme di diritto, ai sensi dell’art. 360, primo comma, n. 3, c.p.c., ricorre o non ricorre a prescindere dalla motivazione posta dal giudice a fondamento della decisione, per l’esclusivo rilievo che, in relazione al fatto accertato, la norma non sia stata applicata quando doveva esserlo, ovvero sia stata applicata in assenza dei presupposti, ovvero sia stata applicata a fattispecie estranee al suo ambito di previsione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 ottobre 2018, n. 25561 – L’azione per far valere l’inefficacia del licenziamento orale è sottratta all’onere dell’impugnazione stragiudiziale in ragione dell’assenza di un atto scritto da cui l’art. 6 della I. n. 604 del 1966, anche a seguito delle modifiche apportate dall’art. 32 della I. 183 del 2010, possa far decorrere il termine di decadenza per proporre impugnazione
il 19 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
l’azione per far valere l’inefficacia del licenziamento orale è sottratta all’onere dell’impugnazione stragiudiziale in ragione dell’assenza di un atto scritto da cui l’art. 6 della I. n. 604 del 1966, anche a seguito delle modifiche apportate dall’art. 32 della I. 183 del 2010, possa far decorrere il termine di decadenza per proporre impugnazione
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