L’esercizio stragiudiziale del diritto per il quale già esiste una pronuncia contraria, pur non passata in giudicato, per potersi in ipotesi qualificare come grave ed eccezionale ragione giustificativa utile a sorreggere la pronuncia compensazione delle spese nella causa di accertamento negativo che sia stata consequenzialmente introdotta dal destinatario di tale pretesa, dovrebbe, quanto meno, rivestire i caratteri della ineluttabilità, nel senso che solo con tale azione stragiudiziale si rendesse possibile la salvaguardia del diritto ancora potenzialmente sub iudice.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 ottobre 2018, n. 27397 – L’esercizio stragiudiziale del diritto per il quale già esiste una pronuncia contraria, pur non passata in giudicato, per potersi in ipotesi qualificare come grave ed eccezionale ragione giustificativa utile a sorreggere la pronuncia compensazione delle spese nella causa di accertamento negativo che sia stata consequenzialmente introdotta dal destinatario di tale pretesa, dovrebbe, quanto meno, rivestire i caratteri della ineluttabilità
il 2 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 ottobre 2018, n. 27395 – Accertamento del diritto all’iscrizione previdenziale quale bracciante agricola
il 2 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 ottobre 2018, n. 27395 Lavoratrice agricola subordinata – Diritto all’iscrizione previdenziale quale bracciante agricola – Accertamento Fatti di causa 1. La Corte di Appello di Salerno, con sentenza n. 1103/2013, ha accolto, per quanto qui ancora interessa, il gravame proposto da P.I. avverso la sentenza del locale Tribunale che, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 ottobre 2018, n. 27109 – Disconoscimento degli sgravi contributivi per DURC interno irregolare e non si può ritenere che la mancata segnalazione dell’irregolarità ostativa al rilascio del Durc
il 2 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, DURC
Sgravi e DURC interno non si può ritenere che la mancata segnalazione dell’irregolarità ostativa al rilascio del Durc, da parte dell’Inps, determini l’inesigibilità delle differenze contributive rispetto agli sgravi, così rovesciando sull’ente previdenziale gli effetti dell’inosservanza di obblighi, quali sono quelli inerenti la regolarità contributiva, che fanno capo, in primis, al datore di lavoro. Semmai, la violazione degli obblighi procedimentali da parte dell’ente previdenziale può comportare una sua responsabilità risarcitoria, per l’impedimento creato al realizzarsi della fattispecie sanante e perdita della chance di fruire degli sgravi, ove si dimostri che l’inadempimento dell’ente ha comportato causalmente un tale danno, ma non è questo l’oggetto di questa controversia
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 ottobre 2018, n. 27401 – In tema di recupero di aiuti di Stato, le imprese che ne siano beneficiarie non possono fare legittimo affidamento sulla loro fruizione ove gli stessi siano stati concessi senza previa notifica alla Commissione, rientrando nella diligenza dell’operatore economico accertare che la procedura prevista per il controllo di regolarità degli aiuti da parte della Commissione sia stata rispettata
il 2 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: ASSUNZIONI AGEVOLATE, cassazione sez. lavoro
in tema di recupero di aiuti di Stato, le imprese che ne siano beneficiarie non possono fare legittimo affidamento sulla loro fruizione ove gli stessi siano stati concessi senza previa notifica alla Commissione, rientrando nella diligenza dell’operatore economico accertare che la procedura prevista per il controllo di regolarità degli aiuti da parte della Commissione sia stata rispettata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 ottobre 2018, n. 27241 – Calcolo del trattamento di fine rapporto di un dipendente bancario per il periodo lavorato all’estero
il 2 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 ottobre 2018, n. 27241 Rapporto di lavoro – Dipendente bancario – Trattamento economico – Trasferimento – Rimborso spese – Calcolo del trattamento di fine rapporto Rilevato che 1.1. con ricorso al Tribunale di Milano G. C., dipendente di Intesa Sanpaolo S.p.A., conveniva in giudizio la società al fine di […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 ottobre 2018, n. 27243 – Licenziamento per sopravvenuta inidoneità fisica del lavoratore ed impossibilità di ricollocamento nei reparti produttivi
il 31 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
“La sopravvenuta infermità permanente e la conseguente impossibilità della prestazione lavorativa, quale giustificato motivo di recesso del datore di lavoro dal contratto di lavoro subordinato, non è ravvisabile nella sola ineleggibilità dell’attività attualmente svolta dal prestatore, ma può essere esclusa dalla possibilità di altre attività riconducibile – alla stregua di un’interpretazione del contratto secondo buona fede – alle mansioni attualmente assegnate o a quelle equivalenti o, se ciò è impossibile, a mansioni inferiori, purché essa attività sia utilizzabile nell’impresa, secondo l’assetto organizzativo insindacabilmente stabilito dall’imprenditore”
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 ottobre 2018, n. 27239 – Il pagamento della quota annuale di iscrizione all’elenco speciale annesso all’Albo degli Avvocati per l’esercizio della professione forense nell’interesse esclusivo del datore di lavoro è senz’altro rimborsabile dal datore di lavoro
il 31 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
Il pagamento della quota annuale di iscrizione all’elenco speciale annesso all’Albo degli Avvocati per l’esercizio della professione forense nell’interesse esclusivo del datore di lavoro è senz’altro rimborsabile dal datore di lavoro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 ottobre 2018, n. 27238 – In materia di licenziamento disciplinare, l’immediatezza della contestazione si configura quale elemento costitutivo del diritto di recesso del datore di lavoro, vada inteso in senso relativo, potendo, nei casi concreti, esser compatibile con un intervallo di tempo più o meno lungo, necessario per l’accertamento e la valutazione dei fatti
il 31 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In materia di licenziamento disciplinare, l’immediatezza della contestazione si configura quale elemento costitutivo del diritto di recesso del datore di lavoro, vada inteso in senso relativo, potendo, nei casi concreti, esser compatibile con un intervallo di tempo più o meno lungo, necessario per l’accertamento e la valutazione dei fatti
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