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INPS – Messaggio n. 766 del 3 marzo 2025 – Riforma dell’accertamento della disabilità – Modifiche introdotte dal Decreto-Legge 27 dicembre 2024, n. 202, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2025, n. 15, al Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62

INPS - Messaggio n. 766 del 3 marzo 2025 Riforma dell’accertamento della disabilità - Modifiche introdotte dal Decreto-Legge 27 dicembre 2024, n. 202, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2025, n. 15, al Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62 1. Premessa Il decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, entrato in vigore il [...]

INPS – Circolare n. 49 del 3 marzo 2025 – Articolo 27 della Legge 13 dicembre 2024, n. 203, rubricato “Apertura strutturale dei termini di adesione alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”

INPS - Circolare n. 49 del 3 marzo 2025 Articolo 27 della Legge 13 dicembre 2024, n. 203, rubricato "Apertura strutturale dei termini di adesione alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali” SOMMARIO: Con la presente circolare si forniscono indicazioni in ordine all’articolo 27 della legge 13 dicembre 2024, n. 203, che prevede l’apertura [...]

In tema di pubblico impiego contrattualizzato, il dipendente ha diritto al pagamento della prestazione per lavoro straordinario, ove sia resa con il consenso, anche implicito, del datore di lavoro e nella misura prevista dalla contrattazione collettiva

In tema di pubblico impiego contrattualizzato, il dipendente ha diritto al pagamento della prestazione per lavoro straordinario, ove sia resa con il consenso, anche implicito, del datore di lavoro e nella misura prevista dalla contrattazione collettiva

CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, Ordinanza n. 4984 depositata il 26 febbraio 2025 – In tema di pubblico impiego contrattualizzato, il lavoratore ha diritto al pagamento della prestazione resa per lavoro straordinario nella misura prevista dalla contrattazione collettiva, ove sia eseguita con il consenso, anche implicito, del datore di lavoro o di chi abbia il potere di conformare la relativa prestazione e, comunque, non insciente o prohibente domino o in modo coerente con la volontà del soggetto preposto, a prescindere dalla validità della richiesta o dal rispetto dei limiti e delle regole sulla spesa pubblica, che possono incidere, eventualmente, sulla responsabilità dei funzionari verso la pubblica amministrazione, atteso che tale consenso è il solo elemento che condiziona l’applicabilità dell’art. 2126 c.c., in relazione all’art. 2108 c.c.

In tema di pubblico impiego contrattualizzato, il lavoratore ha diritto al pagamento della prestazione resa per lavoro straordinario nella misura prevista dalla contrattazione collettiva, ove sia eseguita con il consenso, anche implicito, del datore di lavoro o di chi abbia il potere di conformare la relativa prestazione e, comunque, non insciente o prohibente domino o in modo coerente con la volontà del soggetto preposto, a prescindere dalla validità della richiesta o dal rispetto dei limiti e delle regole sulla spesa pubblica, che possono incidere, eventualmente, sulla responsabilità dei funzionari verso la pubblica amministrazione, atteso che tale consenso è il solo elemento che condiziona l’applicabilità dell’art. 2126 c.c., in relazione all’art. 2108 c.c.

CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, Ordinanza n. 4099 depositata il 17 febbraio 2025 – Nel rapporto di lavoro del personale autoferrotranviario la violazione del procedimento di cui all’art. 53 del r.d. n. 148 del 1931, all. A, comporta la nullità del provvedimento disciplinare e, in particolare, un’invalidità c.d. di protezione, in ragione dell’inderogabilità della citata disposizione e della sua funzione di tutela del lavoratore, al quale spetta la tutela reale e risarcitoria prevista dall’art. 18, commi 1 e 2, della l. n. 300 del 1970”

Nel rapporto di lavoro del personale autoferrotranviario la violazione del procedimento di cui all'art. 53 del r.d. n. 148 del 1931, all. A, comporta la nullità del provvedimento disciplinare e, in particolare, un'invalidità c.d. di protezione, in ragione dell'inderogabilità della citata disposizione e della sua funzione di tutela del lavoratore, al quale spetta la tutela reale e risarcitoria prevista dall'art. 18, commi 1 e 2, della l. n. 300 del 1970”

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