CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 gennaio 2019, n. 13 Rapporto di lavoro – Trasferimento – Art. 2112 c.c – Inapplicabilità – Accertamento – Autonomia funzionale e di identità autonoma Fatti di causa La Corte di appello di Trento con la sentenza n. 61/2015 aveva rigettato il gravame proposto da T.I. spa e T.I.I.T. srl […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 gennaio 2019, n. 13 – Per l’applicabilità dell’art. 2112 c.c occorre sia presente l’autonomia funzionale e di identità autonoma fell’azienda o del ramo di azienda
il 9 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 gennaio 2019, n. 88 – In materia di licenziamento disciplinare, l’immediatezza della contestazione si configura quale elemento costitutivo del diritto di recesso del datore di lavoro, in quanto la non immediatezza della contestazione o del provvedimento espulsivo induce ragionevolmente a ritenere che il datore di lavoro abbia soprasseduto al licenziamento ritenendo l’addebito non grave o comunque non meritevole della massima sanzione
il 9 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In materia di licenziamento disciplinare, l’immediatezza della contestazione si configura quale elemento costitutivo del diritto di recesso del datore di lavoro, in quanto la non immediatezza della contestazione o del provvedimento espulsivo induce ragionevolmente a ritenere che il datore di lavoro abbia soprasseduto al licenziamento ritenendo l’addebito non grave o comunque non meritevole della massima sanzione (Cass. n. 19115 del 2013; Cass. n. 15649 del 2010; Cass. n. 19424 del 2005; Cass. n. 11100 del 2006). Si è inoltre sottolineato come il criterio dell’immediatezza, esplicazione del generale precetto di correttezza e buona fede nell’esecuzione del rapporto di lavoro, vada inteso in senso relativo, potendo, nei casi concreti, esser compatibile con un intervallo di tempo più o meno lungo, necessario per l’accertamento e la valutazione dei fatti, specie quando il comportamento del lavoratore consista in una serie di atti convergenti in un’unica condotta, ed implichi pertanto una valutazione globale ed unitaria, ovvero quando la complessità dell’organizzazione aziendale e della relativa scala gerarchica comportino la mancanza di un diretto contatto del dipendente con la persona titolare dell’organo abilitato ad esprimere la volontà imprenditoriale di recedere, sicché risultano ritardati i tempi di percezione e di accertamento dei fatti e, quindi, di adozione dei relativi provvedimenti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 gennaio 2019, n. 89 – In ipotesi di licenziamento collettivo per cessazione di attività, la violazione del termine di sette giorni per le comunicazioni di cui all’art. 4 comma 9 della legge n. 223/1991 introdotto dall’art. 1 comma 44 della legge n. 92 del 2012, determina l’illegittimità del licenziamento e la sanzione del pagamento dell’indennità risarcitoria
il 9 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
in ipotesi di licenziamento collettivo per cessazione di attività, la violazione del termine di sette giorni per le comunicazioni di cui all’art. 4 comma 9 della legge n. 223/1991 introdotto dall’art. 1 comma 44 della legge n. 92 del 2012, determina l’illegittimità del licenziamento e la sanzione del pagamento dell’indennità rlsarcitoria, per effetto dell’espresso richiamo dell’art. 24 della predetta legge all’art. 4 citato, operato al fine di consentire il controllo sindacale sull’effettività della scelta datoriale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 gennaio 2019, n. 21 – Il danno da demansionamento non è in re ipsa, tuttavia la prova di tale danno può essere data, ai sensi dell’art. 2729 cc, anche attraverso la allegazione di presunzioni gravi, precise e concordanti
il 9 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
se è vero che il danno da demansionamento non è in re ipsa, tuttavia la prova di tale danno può essere data, ai sensi dell’art. 2729 cc, anche attraverso la allegazione di presunzioni gravi, precise e concordanti, sicché a tal fine possono essere valutati, quali elementi presuntivi, la qualità e la quantità dell’attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità coinvolta, la durata del demansionamento, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la prospettata qualificazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 gennaio 2019, n. 69 – In tema di controllo sulla motivazione configura un vizio specifico denunciabile per cassazione, costituito dall’omesso esame di un fatto storico, principale o secondario, la cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbia costituito oggetto di discussione tra le parti e abbia carattere decisivo
il 7 Gennaio, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
in tema di controllo sulla motivazione ( v. Cass, S.U. 07/04/2014, n. 8053 e 8054) che ha chiarito che l’art. 360 c.p.c., n. 5, così come riformulato a seguito della novella legislativa, configura un vizio specifico denunciabile per cassazione, costituito dall’omesso esame di un fatto storico, principale o secondario, la cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbia costituito oggetto di discussione tra le parti e abbia carattere decisivo (e cioè che, se esaminato, avrebbe determinato un esito diverso della controversia); con la conseguenza che, nel rigoroso rispetto delle previsioni dell’art. 366 c.p.c., comma 1, n. 6, e art. 369 c.p.c., comma 2, n. 4, il ricorrente è tenuto ad indicare il fatto storico, il cui esame sia stato omesso, il dato, testuale o extratestuale, da cui esso risulti esistente, il come e il quando tale fatto sia stato oggetto di discussione processuale tra le parti e la sua decisività.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 gennaio 2019, n. 28 – In materia di contestazione di illeciti rilevanti a fini contributivi, per omesso pagamento di quanto dovuto allo stesso titolo agli istituti previdenziali, non rilevi il rispetto dei principi dettati dalla legge 689/1981 in materia di sanzioni amministrative
il 7 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI
in materia di contestazione di illeciti rilevanti a fini contributivi, per omesso pagamento di quanto dovuto allo stesso titolo agli istituti previdenziali, non rilevi il rispetto dei principi dettati dalla legge 689/1981 in materia di sanzioni amministrative
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 gennaio 2019, n. 23 – La parte che, con il ricorso per cassazione, intenda denunciare un errore di diritto o un vizio di ragionamento nell’interpretazione di una clausola contrattuale, non può limitarsi a richiamare le regole di cui agli artt. 1362 e ss. cod. civ., avendo invece l’onere di specificare i canoni che in concreto assuma violati
il 7 Gennaio, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 gennaio 2019, n. 23 Contratto di agenzia – Anticipi provvigionali a titolo di corrispettivi fissi garantiti – Restituzione Fatti di causa 1. Con sentenza n. 3888/2013, depositata il 26 settembre 2013, la Corte di appello di Roma, in riforma della sentenza del Tribunale della stessa sede, ha condannato L.B. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 gennaio 2019, n. 20 – Illegittimità delle trattenute operate sulla sua pensione dei dottori commercialisti a titolo di contributo di solidarietà
il 7 Gennaio, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 gennaio 2019, n. 20 Dottori Commercialisti – Pensione di vecchiaia – Trattenute a titolo di contributo di solidarietà Fatti di causa 1. Con sentenza depositata il 5 settembre 2016, la Corte di Appello di Reggio Calabria, in riforma della decisione del primo giudice, ha accolto la domanda proposta da […]
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