PENALE – GIURISPRUDENZA

Cassazione, sezione penale, sentenza n. 9129 del 24 febbraio 2017 – Il principio di tenuità è applicabile anche ai reati di pericolo

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 9129 del 24 febbraio 2017 Massima Ai sensi dell’art. 131 bis c.p., l’esimente per particolare tenuità è applicabile anche ai reati di pericolo, in quanto vi è espresso riferimento alla sua esiguità, congiuntamente a quella del danno (“per l’esiguità del danno o del pericolo”). La valutazione deve quindi [...]

Cassazione, sezione penale, sentenza n. 9371 del 27 febbraio 2017 – Nei reati tributari è legittimo il sequestro preventivo dei beni del legale rappresentante della società nel caso in cui il soggetto non fornisca la prova della concreta esistenza di beni nella disponibilità della società su cui disporre la confisca diretta

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 9371 del 27 febbraio 2017 Massima Quando si procede per reati tributari è legittimo il sequestro preventivo dei beni del legale rappresentante della società nel caso in cui il soggetto non fornisca la prova della concreta esistenza di beni nella disponibilità della società su cui disporre la confisca [...]

Cassazione, sezione penale, sentenza n. 35459 del 24 agosto 2016 – La condotta posta in essere dal soggetto che emette fatture per operazioni inesistenti e quella di chi si avvale di dette fatture sono autonome e non danno luogo ad un illecito plurisoggettivo

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 35459 del 24 agosto 2016 Massima In deroga al principio solidaristico proprio della disciplina del concorso nel reato, la condotta posta in essere dal soggetto che emette fatture per operazioni inesistenti e quella di chi si avvale di dette fatture sono autonome e non danno luogo ad un [...]

Cassazione, sezione penale, sentenza n. 5434 del 6 febbraio 2017 – L’articolo 9 del D.Lgs. 74/00 non contempla la disciplina comune del concorso di persone

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 5434 del 6 febbraio 2017 Massima La previsione dell’art. 9 D.Lgs. 74/2000, contenente una deroga rispetto alla disciplina comune del concorso di persone, non si applica nei casi in cui sia ascrivibile al medesimo soggetto tanto l’emissione quanto l’utilizzazione di fatture false per operazioni oggettivamente inesistenti. Nell’ipotesi in [...]

Cassazione, sezione penale, sentenza n. 38487 del 16 settembre 2016 – Reato di mancato versamento IVA sanzionato dall’articolo 10 ter se risulta presentata la dichiarazione mentre se è omessa il reato è quello previsto dall’articolo 5 del DLgs n. 74/00

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 38487 del 16 settembre 2016 Massima Il reato previsto dal Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, articolo 10 ter, presuppone che il debito IVA risulti dalla dichiarazione del contribuente, e in assenza di dichiarazione il reato configurabile e’ quello del Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, [...]

Cassazione, sezione penale, sentenza n. 49600 22 novembre 2016 – Il reato di dichiarazione fraudolente si perfeziona con l’invio della dichiarazione fiscale

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 49600 22 novembre 2016 Massima Il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture si consuma al momento della presentazione della dichiarazione fiscale (superato il termine di 7 anni e 6 mesi e 16 giorni) il reato è prescritto RITENUTO IN FATTO 1. La Corte d’Appello di Firenze [...]

Dichiarazione fraudolente per la cassazione è reato di pericolo e di mera condotta – Cassazione sentenza n. 10507 del 2017

La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 10507 del 3 marzo 2017 intervenendo in tema di reati di natura fiscali ha confermato che il delitto di dichiarazione fraudolenta attraverso l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti si connota come reato di pericolo e di mera condotta e si perfeziona nel momento in cui la dichiarazione [...]

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza 22 giugno 2016, n. 25808 – Frode fiscale si realizza con la dissimulazione dei componenti positivi o dalla simulazione di componenti negativi del reddito perfezionandosi nel momento della presentazione della dichiarazione

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza 22 giugno 2016, n. 25808 Massima Nella c.d. frode fiscale il nucleo costitutivo e’ concretato dalla dissimulazione di componenti positivi o dalla simulazione di componenti negativi del reddito, attuate in forme artificiose, ed il reato si perfeziona nel momento nel quale la dichiarazione dei redditi e’ presentata agli uffici [...]

Torna in cima