gli atti simulati o fraudolenti, siccome debbono essere «idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva, in tanto rilevano ai fini della integrazione della fattispecie incriminatrice, in quanto sono tali da rendere (almeno) più difficoltosa l’azione di recupero del credito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10763 depositata il 19 marzo 2021 – Gli atti simulati o fraudolenti, siccome debbono essere «idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva, in tanto rilevano ai fini della integrazione della fattispecie incriminatrice, in quanto sono tali da rendere (almeno) più difficoltosa l’azione di recupero del credito
il 23 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10772 depositata il 19 marzo 2021 – In tema di sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, le somme già percepite a titolo di credito pensionistico – o ad esso assimilato – e confuse nel patrimonio del debitore, possono essere pignorate, e quindi sequestrate, ai sensi dell’art. 545, comma 8, cod. proc. civ., con il limite del triplo dell’importo dell’assegno sociale che può operare una sola volta e a condizione che sia certa la natura della somma
il 22 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, le somme già percepite a titolo di credito pensionistico – o ad esso assimilato – e confuse nel patrimonio del debitore, possono essere pignorate, e quindi sequestrate, ai sensi dell’art. 545, comma 8, cod. proc. civ., con il limite del triplo dell’importo dell’assegno sociale che può operare una sola volta e a condizione che sia certa la natura della somma
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 37589 depositata il 29 dicembre 2020 – Il reato di frode fiscale ex art. 2 del d. lgs. n. 74 del 2000 è configurabile ogniqualvolta il contribuente, per effettuare una dichiarazione fraudolenta, si avvalga di fatture o altri documenti che attestino operazioni non realmente effettuate, non rilevando la circostanza che la falsità sia ideologica o materiale
il 21 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il reato di frode fiscale ex art. 2 del d. lgs. n. 74 del 2000 è configurabile ogniqualvolta il contribuente, per effettuare una dichiarazione fraudolenta, si avvalga di fatture o altri documenti che attestino operazioni non realmente effettuate, non rilevando la circostanza che la falsità sia ideologica o materiale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10106 depositata il 16 marzo 2021 – In tema di reati tributari, il delitto di occultamento o distruzione di documenti contabili di cui all’art. 10 del d. Igs n. 74 del 2000 costituisce un reato di pericolo concreto, che è integrato, nel caso della distruzione, dall’eliminazione della documentazione o dalla sua alterazione con cancellature o abrasioni, e, nel caso dell’occultamento, dalla temporanea o definitiva indisponibilità dei documenti, realizzata mediante il loro materiale nascondimento, configurandosi, in tale ultima ipotesi, un reato permanente
il 19 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di reati tributari, il delitto di occultamento o distruzione di documenti contabili di cui all’art. 10 del d. Igs n. 74 del 2000 costituisce un reato di pericolo concreto, che è integrato, nel caso della distruzione, dall’eliminazione della documentazione o dalla sua alterazione con cancellature o abrasioni, e, nel caso dell’occultamento, dalla temporanea o definitiva indisponibilità dei documenti, realizzata mediante il loro materiale nascondimento, configurandosi, in tale ultima ipotesi, un reato permanente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 7135 depositata il 24 febbraio 2021 – E’ configurabile la responsabilità del contribuente per il delitto di omessa presentazione della dichiarazione annuale IVA, anche quando lo stesso abbia regolarmente provveduto alla comunicazione IVA, prevista dall’art. 8-bis del d.P.R. n. 322 del 1998, poiché si tratta di adempimenti non equipollenti e che rispondono a diverse finalità
il 2 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
E’ configurabile la responsabilità del contribuente per il delitto di omessa presentazione della dichiarazione annuale IVA, anche quando lo stesso abbia regolarmente provveduto alla comunicazione IVA, prevista dall’art. 8-bis del d.P.R. n. 322 del 1998, poiché si tratta di adempimenti non equipollenti e che rispondono a diverse finalità
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 5596 depositata il 12 febbraio 2021 – L’occultamento consiste invece nella temporanea o definitiva indisponibilità della documentazione da parte degli organi verificatori. Il processo verbale di constatazione costituisce prova documentale utilizzabile nel processo penale, ma che tuttavia, qualora emergano indizi di reato, occorre procedere secondo le modalità previste dall’art. 220 cit. perché, altrimenti, la parte del documento redatta successivamente a detta emersione non può assumere efficacia probatoria
il 23 Febbraio, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
L’occultamento consiste invece nella temporanea o definitiva indisponibilità della documentazione da parte degli organi verificatori. Il processo verbale di constatazione costituisce prova documentale utilizzabile nel processo penale, ma che tuttavia, qualora emergano indizi di reato, occorre procedere secondo le modalità previste dall’art. 220 cit. perché, altrimenti, la parte del documento redatta successivamente a detta emersione non può assumere efficacia probatoria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 35696 depositata il 14 dicembre 2020 – In tema di omesso versamento IVA la crisi economica in relazione al reato di cui all’art. 10-ter del d.lgs. n. 74 del 2000, deve ricordarsi che il dissesto societario può rilevare come causa di forza maggiore solo se siano assolti gli oneri di allegazione idonei a dimostrare, non solo l’asserita crisi di liquidità, ma anche che detta crisi non sarebbe stata fronteggiabile tramite il ricorso ad apposite procedure da valutarsi in concreto, non ultimo il ricorso al credito bancario
il 21 Gennaio, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di omesso versamento IVA la crisi economica in relazione al reato di cui all’art. 10-ter del d.lgs. n. 74 del 2000, deve ricordarsi che il dissesto societario può rilevare come causa di forza maggiore solo se siano assolti gli oneri di allegazione idonei a dimostrare, non solo l’asserita crisi di liquidità, ma anche che detta crisi non sarebbe stata fronteggiabile tramite il ricorso ad apposite procedure da valutarsi in concreto, non ultimo il ricorso al credito bancario
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 37932 depositata il 31 dicembre 2020 – La compensazione di cui al reato ex art. 10-quater d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, ricomprende sia quella c.d. verticale ed il reato di autoriciclaggio si configura anche con una condotta dissimulatoria allorché, successivamente alla consumazione del delitto presupposto, il reinvestimento del profitto illecito in attività economiche, finanziarie o speculative sia attuato attraverso la sua intestazione ad un terzo, persona fisica ovvero società di persone o capitali, poiché, mutando la titolarità giuridica del profitto illecito, la sua apprensione non è più immediata e richiede la ricerca ed individuazione del successivo trasferimento
il 5 Gennaio, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI DISCIPLINARI
La compensazione di cui al reato ex art. 10-quater d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, ricomprende sia quella c.d. verticale ed il reato di autoriciclaggio si configura anche con una condotta dissimulatoria allorché, successivamente alla consumazione del delitto presupposto, il reinvestimento del profitto illecito in attività economiche, finanziarie o speculative sia attuato attraverso la sua intestazione ad un terzo, persona fisica ovvero società di persone o capitali, poiché, mutando la titolarità giuridica del profitto illecito, la sua apprensione non è più immediata e richiede la ricerca ed individuazione del successivo trasferimento
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