cassazione sez. civile

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 gennaio 2019, n. 612 – Quando è pronunciata l’inammissibilità dell’appello il ricorso per cassazione può essere proposto nel termine lungo di cui all’art. 327 c.p.c. solo qualora risultino omesse sia la comunicazione sia la notificazione dell’ordinanza di inammissibilità

quando è pronunciata l'inammissibilità dell'appello ai sensi dell'art. 348 ter c.p.c., il ricorso per cassazione può essere proposto nel termine lungo di cui all'art. 327 c.p.c. solo qualora risultino omesse sia la comunicazione sia la notificazione dell'ordinanza di inammissibilità; pertanto, nell'ipotesi in cui l'ordinanza sia stata letta in udienza, si applica il termine breve previsto dall'art. 325, comma 2, c.p.c., decorrente dall'udienza stessa, atteso che la lettura del provvedimento e la sottoscrizione da parte del giudice del verbale che lo contiene non solo equivalgono alla pubblicazione, ma esonerano la cancelleria da ogni ulteriore comunicazione, ritenendosi, con presunzione assoluta di legge, che il provvedimento sia conosciuto dalle parti presenti o che avrebbero dovuto esserlo

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 gennaio 2019, n. 273 – L’anomalia motivazionale si tramuta in violazione di legge costituzionalmente rilevante, in quanto attinente all’esistenza della motivazione in sé, purché il vizio risulti dal testo della sentenza impugnata, a prescindere dal confronto con le risultanze processuali

a violazione dell'art. 132 n. 4 c.p.c. che presuppone, secondo quanto statuito nella citata pronuncia delle Sezioni Unite una "anomalia motivazionale che si tramuta in violazione di legge costituzionalmente rilevante, in quanto attinente all’esistenza della motivazione in sé, purché il vizio risulti dal testo della sentenza impugnata, a prescindere dal confronto con le risultanze processuali. Tale anomalia si esaurisce nella 'mancanza assoluta di motivi sotto l'aspetto materiale e grafico’, nella 'motivazione apparente1, nel 'contrasto irriducibile tra affermazioni inconciliabili' e nella 'motivazione perplessa ed obiettivamente incomprensibile', esclusa qualunque rilevanza del semplice difetto di 'sufficienza’ della motivazione"

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 dicembre 2018, n. 32873 – L’errore revocatorio per vizi della sentenza che investano direttamente la formulazione del giudizio sul piano logico-giuridico o siano frutto di un qualsiasi apprezzamento delle risultanze processuali

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 19 dicembre 2018, n. 32873 Infortunio sul lavoro - Risarcimento danni - Omessa sorveglianza del lavoratore Fatti di causa 1. Con sentenza depositata iI 26.2.2015, la Corte di appello di Trento ha confermato la pronuncia del Tribunale di Rovereto n. 48/2013 con la quale era stata respinta la domanda, proposta [...]

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32682 – La cancellazione della società di persone dal registro delle imprese ne determina l’estinzione e la priva della capacità di stare in giudizio, operando un fenomeno di tipo successorio, in forza del quale i rapporti obbligatori facenti capo all’ente non si estinguono ma si trasferiscono ai soci, i quali ne rispondono, a seconda del regime giuridico dei debiti sociali cui erano soggetti “pendente societate”

la cancellazione della società di persone dal registro delle imprese ne determina l'estinzione e la priva della capacità di stare in giudizio, operando un fenomeno di tipo successorio, in forza del quale i rapporti obbligatori facenti capo all'ente non si estinguono ma si trasferiscono ai soci, i quali ne rispondono, a seconda del regime giuridico dei debiti sociali cui erano soggetti "pendente societate" ha errato il giudice di merito nel ritenere che la notifica alla società degli atti impugnati dai soci ne determinasse la loro nullità in relazione all'intervenuta estinzione del sodalizio, avendo tralasciato di considerare il meccanismo della successione dei soci nelle pretese debitorie risultanti a carico della società

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 dicembre 2018, n. 32506 – Legittimità dell’iscrizione d’ufficio disposta dall’Inps presso la Gestione separata dell’iscritto all’Albo professionale ma non alla Cassa dei dottori commercialisti

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 14 dicembre 2018, n. 32506 Dottore commercialista - Contestuale attività di lavoro dipendente - Iscrizione all'Albo professionale ma non alla Cassa dei dottori commercialisti - Iscrizione d'ufficio disposta dall'Inps presso la Gestione separata - Legittimità Fatti di causa 1. Con sentenza n. 174 del 2016, la Corte d'Appello di Caltanissetta [...]

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 dicembre 2018, n. 31989 – In tema di compensi professionali da liquidare agli avvocati appartenenti al ruolo professionale degli enti “parastatali”, la misura delle somme da corrispondere per onorari e diritti giudizialmente liquidati deve essere comprensiva di tutti gli oneri contributivi al lordo, anche di quelli cd. riflessi di competenza del datore di lavoro, principio che deve essere qui ribadito, per le ragioni tutte indicate nella motivazione delle sentenze sopra richiamate, da intendersi qui trascritte ex art. 118 disp. att. cod. proc. civ.

in tema di compensi professionali da liquidare agli avvocati appartenenti al ruolo professionale degli enti "parastatali", la misura delle somme da corrispondere per onorari e diritti giudizialmente liquidati deve essere comprensiva di tutti gli oneri contributivi al lordo, anche di quelli cd. riflessi di competenza del datore di lavoro, principio che deve essere qui ribadito, per le ragioni tutte indicate nella motivazione delle sentenze sopra richiamate, da intendersi qui trascritte ex art. 118 disp. att. cod. proc. civ.

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 dicembre 2018, n. 31347 – Presupposti per l’indennità risolutiva e suppletiva di clientela a seguito di recesso del contratto di agenzia

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 04 dicembre 2018, n. 31347 Contratto di agenzia - Risoluzione - Indennità risolutiva e suppletiva di clientela - Presupposti Fatto Con sentenza del 28 giugno 2014, la Corte d'appello di Brescia rigettava le domande di G.M.G. di pagamento di indennità sostitutiva del preavviso e di indennità ai sensi dell'art. 1751 [...]

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 novembre 2018, n. 30911 – Elemento costitutivo di carattere giuridico dell’associazione riconosciuta e munita di autonomia patrimoniale ed irrilevanza della mancata contestazione della natura dell’associazione –

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 29 novembre 2018, n. 30911 Fondazione ENPAIA - Contributi - Opposizione a decreto ingiuntivo - Associazione riconosciuta e munita di autonomia patrimoniale - Elemento costitutivo di carattere giuridico - Irrilevanza della mancata contestazione della natura dell’associazione - Esclusa la corresponsabilità del proprio per le obbligazioni Fatti di causa 1. La [...]

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