La qualità di socio ed amministratore di una società di capitali composta da due soli soci, entrambi amministratori, è in astratto compatibile con la qualifica di lavoratore subordinato, anche a livello dirigenziale, sempre che il vincolo della subordinazione risulti da un concreto assoggettamento del socio – dirigente alle direttive ed al controllo dell’organo collegiale amministrativo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 luglio 2020, n. 14972 – La qualità di socio ed amministratore di una società di capitali composta da due soli soci, entrambi amministratori, è in astratto compatibile con la qualifica di lavoratore subordinato, anche a livello dirigenziale, sempre che il vincolo della subordinazione risulti da un concreto assoggettamento del socio – dirigente alle direttive ed al controllo dell’organo collegiale amministrativo
il 17 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, lavoro
INPS – Messaggio 13 luglio 2020, n. 2787 – Lavoratori autonomi agricoli. Definizione delle istanze di esonero per i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a quarant’anni
il 15 Luglio, 2020in lavorotags: CIRCOLARI LAVORO, CONTRIBUTI PREV
INPS – Messaggio 13 luglio 2020, n. 2787 Lavoratori autonomi agricoli. Definizione delle istanze di esonero per i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a quarant’anni Con la circolare n. 72 del 9 giugno 2020 sono state fornite le indicazioni normative e le istruzioni operative per l’esonero introdotto dall’articolo 1, comma 503, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 luglio 2020, n. 14891 – La legge n. 88 del 1989 ha avuto come scopo quello di attribuire all’INPS un ampio potere classificatorio delle imprese e dei datori di lavoro da valere «a tutti i fini previdenziali ed assistenziali» e con portata onnicomprensiva sono classificabili nel settore terziario le attività commerciali, ivi comprese quelle turistiche, le attività di produzione, intermediazione e prestazione di servizi anche finanziari, e le attività professionali ed artistiche nonché le relative attività ausiliarie
il 15 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
La legge n. 88 del 1989 ha avuto come scopo quello di attribuire all’INPS un ampio potere classificatorio delle imprese e dei datori di lavoro da valere «a tutti i fini previdenziali ed assistenziali» e con portata onnicomprensiva sono classificabili nel settore terziario le attività commerciali, ivi comprese quelle turistiche, le attività di produzione, intermediazione e prestazione di servizi anche finanziari, e le attività professionali ed artistiche nonché le relative attività ausiliarie
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 luglio 2020, n. 14088 – In tema di contribuzione per la mobilità, in forza dell’art. 5, quarto comma, della legge n. 223 del 1991, per il quale l’impresa datrice di lavoro è tenuta a versare alla gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali, per cui il contributo deve essere riferito ai soli lavoratori che hanno diritto al trattamento da parte dell’Istituto assicuratore, mentre deve essere escluso per quel che riguarda i lavoratori che, pur se posti in mobilità, non hanno diritto alla prestazione assicurativa
il 11 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, lavoro sostegno al reddito
In tema di contribuzione per la mobilità, in forza dell’art. 5, quarto comma, della legge n. 223 del 1991, per il quale l’impresa datrice di lavoro è tenuta a versare alla gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali, per cui il contributo deve essere riferito ai soli lavoratori che hanno diritto al trattamento da parte dell’Istituto assicuratore, mentre deve essere escluso per quel che riguarda i lavoratori che, pur se posti in mobilità, non hanno diritto alla prestazione assicurativa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 luglio 2020, n. 14072 – In tema di recuperi di aiuti di Stato, pur in presenza nell’ordinamento italiano di norme istitutive di esenzioni analoghe a quelle ritenute contrastanti con il diritto comunitario e nella conseguente difficoltà di comprendere quali in concreto possano costituire aiuti di Stato illegittimi, le imprese che ne siano beneficiarie non possono fare affidamento sulla loro fruizione ove gli stessi siano stati concessi senza previa notifica della Commissione, rientrando nella diligenza dell’operatore economico accertare che la procedura prevista per il controllo di regolarità degli aiuti da parte della Commissione sia stata rispettata
il 11 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
In tema di recuperi di aiuti di Stato, pur in presenza nell’ordinamento italiano di norme istitutive di esenzioni analoghe a quelle ritenute contrastanti con il diritto comunitario e nella conseguente difficoltà di comprendere quali in concreto possano costituire aiuti di Stato illegittimi, le imprese che ne siano beneficiarie non possono fare affidamento sulla loro fruizione ove gli stessi siano stati concessi senza previa notifica della Commissione, rientrando nella diligenza dell’operatore economico accertare che la procedura prevista per il controllo di regolarità degli aiuti da parte della Commissione sia stata rispettata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 luglio 2020, n. 13624 – Il diritto del lavoratore al risarcimento del danno per omessa o irregolare contribuzione assicurativa sorge solo nel momento in cui si verifica il duplice presupposto dell’inadempienza contributiva del datore di lavoro e della perdita, totale o parziale, della prestazione previdenziale od assistenziale
il 7 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
Il diritto del lavoratore al risarcimento del danno per omessa o irregolare contribuzione assicurativa sorge solo nel momento in cui si verifica il duplice presupposto dell’inadempienza contributiva del datore di lavoro e della perdita, totale o parziale, della prestazione previdenziale od assistenziale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12708 – Nel caso di annullamento del licenziamento, non essendosi interrotto il rapporto previdenziale, la parte datoriale non è esentata dall’obbligo di versare i contributi ed è tenuto anche al pagamento della quota a carico del lavoratore
il 3 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
Nel caso di annullamento del licenziamento, non essendosi interrotto il rapporto previdenziale, la parte datoriale non è esentata dall’obbligo di versare i contributi ed è tenuto anche al pagamento della quota a carico del lavoratore
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 giugno 2020, n. 10782 – Poiché il meccanismo normativamente previsto per il pagamento da parte del datore ed il conseguente diritto dei lavoratori integra una delegazione una revoca della delegazione di pagamento da parte del datore di lavoro può logicamente ricollegarsi soltanto all’avvenuto pagamento ai lavoratori delle relative spettanze senza possibilità di estensione di tale effetto rispetto all’obbligo di versamento in favore di altri lavoratori o a quello di versamento dei contributi finalizzati a soddisfare gli scopi propri della Cassa
il 1 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
Poiché il meccanismo normativamente previsto per il pagamento da parte del datore ed il conseguente diritto dei lavoratori integra una delegazione una revoca della delegazione di pagamento da parte del datore di lavoro può logicamente ricollegarsi soltanto all’avvenuto pagamento ai lavoratori delle relative spettanze senza possibilità di estensione di tale effetto rispetto all’obbligo di versamento in favore di altri lavoratori o a quello di versamento dei contributi finalizzati a soddisfare gli scopi propri della Cassa
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