In tema di Iva, l’Amministrazione finanziaria, la quale contesti che la fatturazione attenga ad operazioni soggettivamente inesistenti, inserite o meno nell’ambito di una frode carosello, ha l’onere di provare, anche solo in via indiziaria, non solo l’oggettiva fittizietà del fornitore ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione si inseriva in una evasione dell’imposta
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 7337 depositata il 17 marzo 2020 – In tema di Iva, l’Amministrazione finanziaria, la quale contesti che la fatturazione attenga ad operazioni soggettivamente inesistenti, inserite o meno nell’ambito di una frode carosello, ha l’onere di provare, anche solo in via indiziaria, non solo l’oggettiva fittizietà del fornitore ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione si inseriva in una evasione dell’imposta
il 25 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA
Indetraibilità dell’IVA per operazioni soggettivamente inesistenti qualora il fornitore aveva chiuso la partita IVA prima dell’operazione
il 24 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, IVA
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 7337 depositata il 17 marzo 2020 intervenendo in tema di detraibilità dell’IVA ha riaffermato che “in tema di Iva, l’Amministrazione finanziaria, la quale contesti che la fatturazione attenga ad operazioni soggettivamente inesistenti, inserite o meno nell’ambito di una frode carosello, ha l’onere di provare, anche solo in via […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 marzo 2020, n. 7300 – Il disconoscimento da parte dell’Amministrazione finanziaria di un credito d’imposta non può avvenire tramite l’emissione di cartella di pagamento, avente ad oggetto il relativo importo, senza essere preceduta da un avviso di recupero di credito d’imposta o quanto meno bonario
il 22 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA, RISCOSSIONE
Il disconoscimento da parte dell’Amministrazione finanziaria di un credito d’imposta non può avvenire tramite l’emissione di cartella di pagamento, avente ad oggetto il relativo importo, senza essere preceduta da un avviso di recupero di credito d’imposta o quanto meno bonario
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 marzo 2020, n. 7082 – In tema d’IVA, il cessionario, ove sia soggetto passivo di tale imposta, è solidalmente responsabile con il cedente, ai sensi dell’art. 60 bis del d.P.R. n. 633 del 1972, qualora la cessione, avente ad oggetto i beni individuati dal relativo decreto ministeriale, sia effettuata ad un prezzo inferiore al valore normale degli stessi ed il cedente non abbia versato l’imposta relativa alla cessione effettuata
il 21 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA
In tema d’IVA, il cessionario, ove sia soggetto passivo di tale imposta, è solidalmente responsabile con il cedente, ai sensi dell’art. 60 bis del d.P.R. n. 633 del 1972, qualora la cessione, avente ad oggetto i beni individuati dal relativo decreto ministeriale, sia effettuata ad un prezzo inferiore al valore normale degli stessi ed il cedente non abbia versato l’imposta relativa alla cessione effettuata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 marzo 2020, n. 7296 – Accertamento operazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti ed indetraibilità dell’IVA
il 20 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 marzo 2020, n. 7296 Tributi – IVA – Accertamento operazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti – Appalto lavori di facchinaggio – Operazioni effettive di intermediazione di manodopera in nero – Detrazione – Illegittimità Fatti di causa 1. Con l’impugnata sentenza la Regionale dell’Emilia-Romagna, respinto l’appello principale della contribuente, accolto quello […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 marzo 2020, n. 7095 – Rientra nei poteri dell’Amministrazione finanziaria la valutazione di congruità dei costi e dei ricavi esposti nel bilancio e nelle dichiarazioni, con conseguente possibilità di negazione della deducibilità di parte di un costo ritenuto non proporzionato ai ricavi o all’oggetto dell’impresa
il 20 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA, processo tributario
Rientra nei poteri dell’Amministrazione finanziaria la valutazione di congruità dei costi e dei ricavi esposti nel bilancio e nelle dichiarazioni, con conseguente possibilità di negazione della deducibilità di parte di un costo ritenuto non proporzionato ai ricavi o all’oggetto dell’impresa
Leggi tuttoSpese di ristrutturazione dello studio professionale deducibili nel limite del 5% e detraibili ai fini IVA solo se se l’immobile costituisce, anche in funzione programmatica, lo strumento per l’esercizio della suddetta attività
il 19 Marzo, 2020in NOTIZIE, TRIBUTItags: accertamento, IVA, TUIR
Spese di ristrutturazione dello studio professionale deducibili nel limite del 5% e detraibili ai fini IVA solo se se l’immobile costituisce, anche in funzione programmatica, lo strumento per l’esercizio della suddetta attività
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 marzo 2020, n. 7226 – La deducibilità delle spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili strumentali all’attività del professionista, prevista dal comma 2 dell’art. 54 del TUIR, è stabilita nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili quale risultante all’inizio del periodo di imposta. Le predette spese sono detraibili ai fini IVA solo se l’immobile costituisce, anche in funzione programmatica, lo strumento per l’esercizio della suddetta attività
il 19 Marzo, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA, TUIR
La deducibilità delle spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili strumentali all’attività del professionista, prevista dal comma 2 dell’art. 54 del TUIR, è stabilita nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili quale risultante all’inizio del periodo di imposta. Le predette spese sono detraibili ai fini IVA solo se l’immobile costituisce, anche in funzione programmatica, lo strumento per l’esercizio della suddetta attività
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