La Corte di Giustizia dell’Unione Europea con la sentenza n. C-218/22 depositata il 18 gennaio 2024, intervenendo in tema di diritto alle ferie ed alla loro monetizzazione, ha stabilito che “… L’articolo 7 della direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro, e l’articolo […]
Leggi tuttoLe ferie non godute vanno sempre monetizzate anche in caso di dimissioni volontarie e l’articolo 7 della direttiva 2003/88/CE ostano a una normativa nazionale che, per ragioni attinenti al contenimento della spesa pubblica e alle esigenze organizzative del datore di lavoro pubblico, prevede il divieto di versare al lavoratore un’indennità finanziaria sostitutiva
il 3 Febbraio, 2024in lavoro, NOTIZIEtags: lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 2674 depositata il 29 gennaio 2024 – La retribuzione dovuta nel periodo di godimento delle ferie annuali, ai sensi dell’art. 7 della Direttiva 2003/88/CE, per come interpretata dalla Corte di Giustizia, comprende qualsiasi importo pecuniario che si pone in rapporto di collegamento all’esecuzione delle mansioni e che sia correlato allo “status” personale e professionale del lavoratore
il 2 Febbraio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La retribuzione dovuta nel periodo di godimento delle ferie annuali, ai sensi dell’art. 7 della Direttiva 2003/88/CE, per come interpretata dalla Corte di Giustizia, comprende qualsiasi importo pecuniario che si pone in rapporto di collegamento all’esecuzione delle mansioni e che sia correlato allo “status” personale e professionale del lavoratore
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 1715 depositata il 16 gennaio 2024 – Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato, come modulato per effetto della L. n. 92 del 2012 e del D.Lgs. n. 23 del 2015, mancando dei presupposti di predeterminazione certa delle fattispecie di risoluzione e di una loro tutela adeguata, non è assistito da un regime di stabilità, sicché, per tutti quei diritti che non siano prescritti al momento di entrata in vigore della L. n. 92 del 2012, il termine di prescrizione decorre, a norma del combinato disposto degli art. 2948 c.c., n. 4, e art. 2935 c.c., dalla cessazione del rapporto di lavoro
il 31 Gennaio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato, come modulato per effetto della L. n. 92 del 2012 e del D.Lgs. n. 23 del 2015, mancando dei presupposti di predeterminazione certa delle fattispecie di risoluzione e di una loro tutela adeguata, non è assistito da un regime di stabilità, sicché, per tutti quei diritti che non siano prescritti al momento di entrata in vigore della L. n. 92 del 2012, il termine di prescrizione decorre, a norma del combinato disposto degli art. 2948 c.c., n. 4, e art. 2935 c.c., dalla cessazione del rapporto di lavoro
Leggi tuttoIndennità sostitutiva per mancata consegna di indumenti da lavoro solo se previsto dalla legge
il 31 Gennaio, 2024in lavoro, NOTIZIEtags: lavoro
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 2261 depositata il 23 gennaio 2024, intervenendo in tema di corresponsione dell’indennità sostitutiva per la mancata fornitura dei capi di vestiario da utilizzare in servizio, nel confermare la decisione della Corte di appello ha precisato che in mancanza di una norma che ponga in capo al […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza n. 2261 depositata il 23 gennaio 2024 – La mancata consegna della divisa da lavoro non comporta l’erogazione dell’indennità sostitutiva ed al danno
il 31 Gennaio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La mancata consegna della divisa da lavoro non comporta l’erogazione dell’indennità sostitutiva ed al danno
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 1065 depositata il 10 gennaio 2024 – A parte il caso di successione di contratti aventi ad oggetto profili e mansioni differenti, si può avere «soluzione di continuità» soltanto quando tra i diversi contratti a termine, o tra l’ultimo contratto a termine e l’assunzione a tempo indeterminato, sia passato un lasso di tempo tale da non potersi considerare l’esperienza professionale maturata nei periodi precedenti utile in funzione della capacità di svolgere nel modo migliore le mansioni assegnate con il contratto a tempo indeterminato
il 29 Gennaio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
A parte il caso di successione di contratti aventi ad oggetto profili e mansioni differenti, si può avere «soluzione di continuità» soltanto quando tra i diversi contratti a termine, o tra l’ultimo contratto a termine e l’assunzione a tempo indeterminato, sia passato un lasso di tempo tale da non potersi considerare l’esperienza professionale maturata nei periodi precedenti utile in funzione della capacità di svolgere nel modo migliore le mansioni assegnate con il contratto a tempo indeterminato
Leggi tuttoNon va dichiarata cessata la materia del contendere per i dipendenti non appartenenti ai sindacati che hanno firmato il verbale di conciliazione
il 27 Gennaio, 2024in lavoro, NOTIZIEtags: lavoro
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 2446 depositata il 25 gennaio 2024, intervenendo in tema cessata materia del contendere, ha statuito che nei casi di “… sottoscrizione di verbale di conciliazione tra parti collettive e non tra le parti del giudizio, e da parte di sindacati diversi da quello di appartenenza dei […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione. sezione lavoro, ordinanza n. 2446 depositata il 25 gennaio 2024 – La pronuncia di cessazione della materia del contendere, per il venir meno dell’interesse delle parti alla naturale conclusione del giudizio stesso, e tale fattispecie non si concretizza nei casi in cui la sottoscrizione di verbale di conciliazione tra parti collettive e non tra le parti del giudizio, e da parte di sindacati diversi da quello di appartenenza dei ricorrenti
il 27 Gennaio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La pronuncia di cessazione della materia del contendere, per il venir meno dell’interesse delle parti alla naturale conclusione del giudizio stesso, e tale fattispecie non si concretizza nei casi in cui la sottoscrizione di verbale di conciliazione tra parti collettive e non tra le parti del giudizio, e da parte di sindacati diversi da quello di appartenenza dei ricorrenti
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