qualora la riorganizzazione imprenditoriale sia modulata, non già sulla soppressione tout court della posizione lavorativa, ma piuttosto sulla riduzione di personale in una porzione dell’ambito organizzativo, si pone una questione (invece inconferente nella diversa ipotesi di soppressione di posizione lavorativa: Cass. 7 giugno 2017, n. 14178) di valutazione comparativa tra lavoratori di pari livello, interessati dalla riduzione ed occupati in posizione di piena fungibilità (Cass. 21 dicembre 2016, n. 26467; Cass. 14 giugno 2007 n. 13876; Cass. 3 aprile 2006, n. 7752). E che essa deve essere compiuta nel rispetto del principio di correttezza e buona fede nell’individuare il dipendente da licenziare
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2019, n. 6948 – Licenziamento e violazione dell’obbligo di repechage – Assunzione di un nuovo dipendente con contratto a tempo determinato e parziale
il 11 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2019, n. 6936 – Ove una modifica normativa introduca un termine di decadenza prima non previsto, la nuova disciplina opera anche per le situazioni soggettive già in essere, ma la decorrenza del termine resta fissata con riferimento all’entrata in vigore della modifica legislativa
il 11 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2019, n. 6936 Licenziamento orale – Accertamento – Nuova assunzione presso lo stesso datore di lavoro – Prova della natura subordinata del rapporto di lavoro Fatti di causa 1) Con sentenza 14.2.2007 n.673 la corte d’Appello di Trento, in parziale riforma della sentenza del tribunale della stessa città, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2019, n. 6935 – Risoluzione anticipate del contratto a temine e mancato rispetto del più breve termine di preavviso previsto dal CCNL sopravvenuto
il 11 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
i rapporti di successione temporale tra contratti collettivi non sono regolati dall’art. 2077 cod. civ., ma dal principio della libera volontà delle parti stipulanti ed in particolare, con riguardo ai rapporti tra contratti collettivi di livello diverso (nazionali, regionali, provinciali e aziendali), ha escluso che si applichi il criterio gerarchico, che comporterebbe la prevalenza della disciplina di livello superiore, o quello temporale, che è determinante solo nell’ipotesi di successione dei contratti collettivi con identità di soggetti stipulanti, evidenziando che ciò che rileva è il principio di autonomia (e, reciprocamente, di competenza) alla stregua del collegamento funzionale che le associazioni sindacali, nell’esercizio della loro autonomia, pongono, mediante statuti o altri idonei atti di limitazione, fra i vari gradi o livelli della struttura organizzativa e della corrispondente attività
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 marzo 2019, n. 6225 – Accertamento della intercorrenza tra le parti rapporto di un rapporto di lavoro subordinato ed illegittimità del licenziamento verbale
il 10 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 marzo 2019, n. 6225 Licenziamento verbale – Sussistenza di un rapporto di un rapporto di lavoro subordinato – Socio – Accertamento Rilevato che con sentenza del 20- 28 febbraio 2017 numero 468 la Corte d’Appello di Bari confermava la sentenza del Tribunale di Foggia e, per l’effetto, respingeva la […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 marzo 2019, n. 6678 – La legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo presuppone, da un lato, l’esigenza di soppressione di un posto di lavoro, dall’altro, la impossibilità di diversa collocazione del lavoratore licenziato (repechage), consideratane la professionalità raggiunta, in altra posizione lavorativa analoga a quella soppressa
il 8 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
in tema di licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta del lavoratore, derivante da una condizione di “handicap”, sussiste l’obbligo della previa verifica, a carico del datore di lavoro, della possibilità di adattamenti organizzativi nei luoghi di lavoro – purché comportanti un onere finanziario proporzionato alle dimensioni e alle caratteristiche dell’impresa e nel rispetto delle condizioni di lavoro dei colleghi dell’invalido – ai fini della legittimità del recesso, in applicazione dell’art. 3, comma 3 bis, del d.lgs. n. 216 del 2003, di recepimento dell’art. 5 della Direttiva 2000/78/CE, secondo un’interpretazione costituzionalmente orientata e conforme agli obiettivi posti dal predetto art. 5
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 marzo 2019, n. 6555 – La violazione del termine e delle modalità per la convocazione a difesa disciplinati dall’art. 55 bis commi 2 e 4 del D.Lgs. n. 165 del 2001 può dare luogo alla nullità del procedimento e della conseguente sanzione disciplinare solo ove sia dimostrato, dall’interessato, un pregiudizio al concreto esercizio del diritto di difesa, e non di per sé sola
il 8 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 marzo 2019, n. 6555 Licenziamento – Mancata audizione del lavoratore – Nullità della sanzione disciplinare – Violazione del diritto di difesa Fatti di causa 1. La Corte di Appello di Roma, adita in via principale dall’Agenzia delle Entrate e, in via incidentale, da S.B., con la sentenza indicata in […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 marzo 2019, n. 6547 – Impugnazione stragiudiziale del licenziamento per superamento del periodo di comporto e successivo termine di 180 giorni per il deposito del ricorso nella cancelleria del tribunale con decadenza se entro il termine di 60 giorni dal rifiuto pregiudiziale della conciliazione o dell’arbitrato non si provvede al deposito
il 6 Marzo, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 marzo 2019, n. 6547 Licenziamento per superamento del periodo di comporto – Impugnazione stragiudiziale – Successivo termine di 180 giorni per il deposito del ricorso nella cancelleria del tribunale – Rifiuto pregiudiziale della conciliazione o dell’arbitrato – Deposito a pena di decadenza entro il termine di 60 giorni Svolgimento […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 marzo 2019, n. 6359 – La risoluzione facoltativa si traduce in discriminazione vietata tutte le volte che a giustificazione della stessa l’amministrazione procedente abbia posto il solo elemento del raggiungimento dell’anzianità contributiva senza accertare l’adempimento dell’obbligo di motivare l’esercizio della facoltà prevista dall’art. 72, comma 11, del d.l. n. 112 del 2008
il 6 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 marzo 2019, n. 6359 Dirigenti – Esodo – Raggiungimento della massima anzianità pensionistica contributiva – Ricambio generazionale nelle posizioni di vertice – Riorganizzazione – Principi di efficienza, razionalità ed economicità Fatti di causa La Corte d’Appello di Roma, in riforma della sentenza del Tribunale, ha accertato la legittimità del […]
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