Nella censura disciplinare le ipotesi di “scarso rendimento” e di “palese insufficienza”, contemplate nella disposizione, e in specie la prima di esse, ben possono essere integrate, non solo da un’unica condotta, ma da una pluralità di condotte, purché esse non consistano in plurimi precedenti disciplinari del lavoratore già sanzionati in passato, perché ciò costituirebbe un’indiretta sostanziale duplicazione degli effetti di condotte ormai esaurite
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 1584 depositata il 19 gennaio 2023 – Nella censura disciplinare le ipotesi di “scarso rendimento” e di “palese insufficienza”, contemplate nella disposizione, e in specie la prima di esse, ben possono essere integrate, non solo da un’unica condotta, ma da una pluralità di condotte, purché esse non consistano in plurimi precedenti disciplinari del lavoratore già sanzionati in passato, perché ciò costituirebbe un’indiretta sostanziale duplicazione degli effetti di condotte ormai esaurite
il 25 Gennaio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti, SANZIONI DISCIPLINARI
CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 380 depositata il 10 gennaio 2023 – La tardività della contestazione disciplinare determina l’acquiescenza dell’Ente alle condotte inadempienti tenute dal lavoratore
il 13 Gennaio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti, SANZIONI DISCIPLINARI
CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 380 depositata il 10 gennaio 2023 Lavoro – Licenziamento disciplinare – Tardività della contestazione disciplinare – Acquiescenza dell’Ente alle condotte inadempienti tenute dal lavoratore – Rigetto Fatti di causa Con sentenza del 16 aprile 2020 la Corte d’Appello di Trieste, confermava la decisione resa dal Tribunale di Gorizia e […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 37322 depositata il 20 dicembre 2022 – La riapertura del procedimento disciplinare ex art. 55 ter, comma 3, seconda parte, del d.lgs. n. 165 del 2001, deve avvenire se dalla sentenza irrevocabile di condanna risulta che il fatto addebitabile al dipendente in sede disciplinare comporta la sanzione del licenziamento, mentre ne è stata applicata una diversa, non essendo necessario che da detta sentenza emergano anche elementi nuovi, ulteriori o, comunque, diversi rispetto a quelli esaminati in sede disciplinare
il 9 Gennaio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI DISCIPLINARI
La riapertura del procedimento disciplinare ex art. 55 ter, comma 3, seconda parte, del d.lgs. n. 165 del 2001, deve avvenire se dalla sentenza irrevocabile di condanna risulta che il fatto addebitabile al dipendente in sede disciplinare comporta la sanzione del licenziamento, mentre ne è stata applicata una diversa, non essendo necessario che da detta sentenza emergano anche elementi nuovi, ulteriori o, comunque, diversi rispetto a quelli esaminati in sede disciplinare
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 37318 depositata il 20 dicembre 2022 – Il principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva, di cui all’art. 27, comma 2, Cost., concerne le garanzie relative all’attuazione della pretesa punitiva dello Stato, e non può quindi applicarsi, in via analogica o estensiva, all’esercizio da parte del datore di lavoro della facoltà di recesso per giusta causa in ordine ad un comportamento del lavoratore suscettibile di integrare gli estremi del reato, se i fatti commessi siano di tale gravità da determinare una situazione di improseguibilità, anche provvisoria, del rapporto, senza necessità di attendere la sentenza definitiva di condanna, neppure nel caso in cui il CCNL preveda la più grave sanzione espulsiva solo in tale circostanza
il 23 Dicembre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, licenziamenti, SANZIONI DISCIPLINARI
Il principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva, di cui all’art. 27, comma 2, Cost., concerne le garanzie relative all’attuazione della pretesa punitiva dello Stato, e non può quindi applicarsi, in via analogica o estensiva, all’esercizio da parte del datore di lavoro della facoltà di recesso per giusta causa in ordine ad un comportamento del lavoratore suscettibile di integrare gli estremi del reato, se i fatti commessi siano di tale gravità da determinare una situazione di improseguibilità, anche provvisoria, del rapporto, senza necessità di attendere la sentenza definitiva di condanna, neppure nel caso in cui il CCNL preveda la più grave sanzione espulsiva solo in tale circostanza
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza n. 36454 depositata il 13 dicembre 2022 – In tema di procedimento disciplinare nel rapporto di pubblico impiego contrattualizzato, il termine perentorio di sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza all’amministrazione di appartenenza del lavoratore per la ripresa o riapertura del procedimento disciplinare in esito al giudizio penale, di cui all’art. 55-ter, comma 4, del d.lgs. n. 165 del 2001, si ha per rispettato se l’amministrazione datrice di lavoro formi entro tale termine l’atto di rinnovo della contestazione dell’addebito, assumendo rilievo l’eventuale superamento di quel termine per ritardo nella comunicazione solo allorquando esso sia di entità tale da rendere eccessivamente difficile l’esercizio del diritto di difesa da parte dell’incolpato
il 16 Dicembre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI DISCIPLINARI
In tema di procedimento disciplinare nel rapporto di pubblico impiego contrattualizzato, il termine perentorio di sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza all’amministrazione di appartenenza del lavoratore per la ripresa o riapertura del procedimento disciplinare in esito al giudizio penale, di cui all’art. 55-ter, comma 4, del d.lgs. n. 165 del 2001, si ha per rispettato se l’amministrazione datrice di lavoro formi entro tale termine l’atto di rinnovo della contestazione dell’addebito, assumendo rilievo l’eventuale superamento di quel termine per ritardo nella comunicazione solo allorquando esso sia di entità tale da rendere eccessivamente difficile l’esercizio del diritto di difesa da parte dell’incolpato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 dicembre 2022, n. 35644 – La distribuzione di comunicati di contenuto sindacale all’interno dei luoghi di lavoro (cosiddetto volantinaggio), in quanto assimilabile all’attività di proselitismo, incontra il limite previsto dall’art. 26, primo comma, stat. Lavoratori, sicché è da ritenersi consentita soltanto se effettuata senza pregiudizio del normale svolgimento dell’attività aziendale
il 14 Dicembre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro, SANZIONI DISCIPLINARI
La distribuzione di comunicati di contenuto sindacale all’interno dei luoghi di lavoro (cosiddetto volantinaggio), in quanto assimilabile all’attività di proselitismo, incontra il limite previsto dall’art. 26, primo comma, stat. Lavoratori, sicché è da ritenersi consentita soltanto se effettuata senza pregiudizio del normale svolgimento dell’attività aziendale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 settembre 2022, n. 28502 – In tema di sanzioni disciplinari la contestazione dell’addebito deve essere specifica, nel senso che deve contenere l’esposizione puntuale delle circostanze essenziali del fatto ascritto al lavoratore, al fine di consentire a quest’ultimo il pieno esercizio del suo diritto di difesa
il 5 Ottobre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, licenziamenti, SANZIONI DISCIPLINARI
In tema di sanzioni disciplinari la contestazione dell’addebito deve essere specifica, nel senso che deve contenere l’esposizione puntuale delle circostanze essenziali del fatto ascritto al lavoratore, al fine di consentire a quest’ultimo il pieno esercizio del suo diritto di difesa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 settembre 2022, n. 28133 – E’ oggetto di sanzione disciplinare, comportando la violazione dell’art. 147, comma 1, lett. a) della Legge Notarile, la violazione degli obblighi di legge relativi al tempestivo versamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per gli atti ricevuti dal notaio nell’esercizio delle proprie funzioni
il 30 Settembre, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI, SANZIONI DISCIPLINARI
E’ oggetto di sanzione disciplinare, comportando la violazione dell’art. 147, comma 1, lett. a) della Legge Notarile, la violazione degli obblighi di legge relativi al tempestivo versamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per gli atti ricevuti dal notaio nell’esercizio delle proprie funzioni
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