In materia di reati tributari, sussiste continuità normativa tra il reato di cui all’art. 12- bis, comma secondo, d. lgs. 10 marzo 2000 n. 74 che prevede la confisca per equivalente dei beni che costituiscono il profitto o il prezzo del reato e la fattispecie prevista dall’art. 322 ter cod. pen., richiamato dall’art. 1, comma 143, l. 24 dicembre 2007, n. 244, abrogata dall’art. 14 del D.Lgs. n. 158 del 2015
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 50936 depositata il 17 dicembre 2019 – In materia di reati tributari, sussiste continuità normativa tra il reato di cui all’art. 12- bis, comma secondo, d. lgs. 10 marzo 2000 n. 74 che prevede la confisca per equivalente dei beni che costituiscono il profitto o il prezzo del reato e la fattispecie prevista dall’art. 322 ter cod. pen., richiamato dall’art. 1, comma 143, l. 24 dicembre 2007, n. 244, abrogata dall’art. 14 del D.Lgs. n. 158 del 2015
il 28 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 50362 depositata il 12 dicembre 2019 – L’indicazione di elementi passivi fittizi nella dichiarazione, avvalendosi di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, anziché relative ad operazioni oggettivamente inesistenti, non incide sulla configurabilità del reato di dichiarazione fraudolenta previsto dall’art. 2 del d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, il quale, nel riferirsi all’uso di fatture o altri documenti concernenti operazioni inesistenti, non distingue tra quelle che sono tali dal punto di vista oggettivo o soggettivo
il 28 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
L’indicazione di elementi passivi fittizi nella dichiarazione, avvalendosi di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, anziché relative ad operazioni oggettivamente inesistenti, non incide sulla configurabilità del reato di dichiarazione fraudolenta previsto dall’art. 2 del d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, il quale, nel riferirsi all’uso di fatture o altri documenti concernenti operazioni inesistenti, non distingue tra quelle che sono tali dal punto di vista oggettivo o soggettivo
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 51564 depositata il 20 dicembre 2019 – In tema di reati tributari commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente prevista dagli artt. 1, comma 143, della l. n. 244 del 2007 e 322 ter cod. pen. non può essere disposto sui beni dell’ente, ad eccezione del caso in cui questo sia privo di autonomia e rappresenti solo uno schermo attraverso il quale il reo agisca come effettivo titolare dei beni
il 28 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di reati tributari commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente prevista dagli artt. 1, comma 143, della l. n. 244 del 2007 e 322 ter cod. pen. non può essere disposto sui beni dell’ente, ad eccezione del caso in cui questo sia privo di autonomia e rappresenti solo uno schermo attraverso il quale il reo agisca come effettivo titolare dei beni
Leggi tuttoPer il reato di indebita compensazione occorre, oltre al superamento della soglia prevista, la presentazione del modello F24
il 23 Dicembre, 2019in NOTIZIE, PENALE - GIURISPRUDENZAtags: SANZIONI e REATI PENALI
Per il reato di indebita compensazione occorre, oltre al superamento della soglia prevista, la presentazione del modello F24
Leggi tuttoIl consenso dei lavoratori non salva il datore di lavoro dall’accusa di violazione degli impianti di videosorveglianza senza il preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato
il 20 Dicembre, 2019in NOTIZIE, PENALE - GIURISPRUDENZAtags: SANZIONI e REATI PENALI
Il consenso dei slavoratori non salva il datore di lavoro dall’accusa di violazione degli impianti di videosorveglianza senza il preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 50919 depositata il 17 dicembre 2019 – Il consenso di tutti i lavoratori non esclude la rilevanza penale dell’installazione di un impianto di videosorveglianza senza il preventivo parere delle rappresentanze sindacali o dell’autorizzazione dell’Ispettorato
il 20 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, lavoro, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 50919 depositata il 17 dicembre 2019 Impianto di videosorveglianza – Controllo accesso al locale – Controllo lavoratori nell’espletamento delle loro mansioni – Assenza di un preventivo accordo sindacale o della autorizzazione della sede locale dell’Ispettorato nazionale del lavoro – Liberatoria sottoscritta dai dipendenti Ritenuto in fatto Il Tribunale […]
Leggi tuttoUtilizzabile in sede penale solo la parte del verbale di contestazione redatta prime dell’emergere gli indizi di reato
il 15 Dicembre, 2019in NOTIZIE, PENALE - GIURISPRUDENZAtags: SANZIONI e REATI PENALI
Utilizzabile in sede penale solo la parte del verbale di contestazione redatta prime dell’emergere gli indizi di reato
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 50009 depositata l’ 11 dicembre 2019 – Il «verbale di costatazione» è qualificabile come documento extraprocessuale ricognitivo di natura amministrativa e, in quanto tale, acquisibile ed utilizzabile ai fini probatori ai sensi dell’art. 234 cod. proc. pen. salvo l’emergere di indizi di reato per cui la parte del verbale compilata successiva è inutilizzabile in sede giudiziaria
il 15 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il «verbale di costatazione» è qualificabile come documento extraprocessuale ricognitivo di natura amministrativa e, in quanto tale, acquisibile ed utilizzabile ai fini probatori ai sensi dell’art. 234 cod. proc. pen. ma nel momento in cui emergono indizi di reato e non meri sospetti, occorre, però, procedere secondo le modalità prescritte dall’art. 220 disp. att. cod. proc. pen, con la conseguenza che la parte di documento, compilata prima dell’insorgere degli indizi, ha sempre efficacia probatoria ed è utilizzabile, mentre non è tale quella redatta successivamente, qualora non siano state rispettate le disposizioni del codice di rito
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