AGENZIA DELLE DOGANE – Circolare 01 settembre 2020, n. 30
Determinazione direttoriale prot.724 del 21 marzo 2019. Istruzioni di dettaglio per la denuncia di esercizio degli impianti non presidiati
Com’è noto, il soggetto che intenda esercire un impianto di distribuzione non presidiato è tenuto a presentare apposita denuncia all’Ufficio delle dogane territorialmente competente, ai sensi dell’articolo 5, comma 1 della determinazione direttoriale prot.724 del 21 marzo 2019 (nel seguito determinazione). Alla denuncia è, tra l’altro, allegata la documentazione tecnica e fiscale necessaria a comprovare il rispetto della predetta determinazione.
Con riferimento a quest’ultima documentazione, nel comma 2 del predetto articolo 5 è previsto che il contenuto delle informazioni e della documentazione afferenti la denuncia siano precisate con specifiche istruzioni di dettaglio che si forniscono con la presente circolare, tenendo conto del tracciato record per l’invio telematico dei dati degli impianti non presidiati pubblicato sul sito internet dell’Agenzia (NOTA 1).
La lista riportata nel seguito si riferisce alla documentazione che il soggetto che presenta la denuncia è tenuto a produrre per gli impianti di nuova installazione.
Infatti, ai sensi dell’articolo 10, comma 1 della determinazione, gli esercenti (NOTA 2) di impianti non presidiati già attivi alla data del 21 marzo 2019 sono solamente tenuti ad integrare, ove necessario, la documentazione già presentata all’UD territorialmente competente entro tre mesi dalla pubblicazione della presente circolare.
Pertanto, per gli impianti già in attività, l’integrazione documentale sarà limitata ad acquisire solo le informazioni necessarie affinché l’UD competente possa censire l’impianto nell’applicativo AIDA -> Accise -> Registri telematici e rilasciare l’autorizzazione alla trasmissione telematica dei dati del registro di c/s secondo le novità introdotte dalla determinazione (NOTA 3).
Per gli impianti già in attività non sono, quindi, da presentare nuovamente i documenti tecnici ed amministrativi che l’UD era tenuto ad acquisire e a verificare anteriormente al rilascio della licenza di esercizio (NOTA 4) e del registro di carico e scarico (NOTA 5). Inoltre, la presenza di certificati di conformità delle apparecchiature, ove richiesti, potrà essere debitamente autocertificata dall’esercente, come da istruzioni del successivo paragrafo 1.
Sempre per tali impianti, resta fermo che l’installazione delle telemisure e, quindi, la presentazione della relativa documentazione tecnica è prescritta solo qualora l’erogato annuo complessivo sia superiore a 3 milioni di litri.
- CONTENUTO DELLA DENUNCIA
La denuncia relativa ad un impianto di distribuzione non presidiato di cui all’articolo 1, comma 1 della determinazione, presentata dal titolare del provvedimento autorizzativo o dal titolare della gestione, contiene i seguenti elementi istruttori.
a) Generalità dei soggetti obbligati e anagrafica impianto
Dati identificativi e copia del documento d’identità del titolare della gestione.
Dati identificativi e copia del documento d’identità del titolare dell’autorizzazione.
Dati identificativi (p.iva, sede legale, ecc..) della Società titolare della gestione.
Dati identificativi (p.iva, sede legale, ecc..) della Società titolare dell’autorizzazione.
Ubicazione dell’impianto.
Indirizzo PEC di riferimento (art.5, comma 1 della determinazione).
Recapito telefonico di riferimento per l’impianto.
Ubicazione della sede presso la quale è custodita la documentazione fiscale (NOTA 6) relativa all’impianto.
Ubicazione del concentratore esterno.
Nominativi e recapiti di riferimento per l’accesso al concentratore esterno in fase di verifica (art.4, comma 10 della determinazione).
Ove designato, dati identificativi e copia del documento d’identità del rappresentante in caso di verifica e relativa procura scritta dell’esercente (art.9, comma 3 della determinazione).
Dati identificativi della Società installatrice – manutentrice delle telemisure, ove prescritte.
Ove designato, dati identificativi del gestore dei servizi digitali per l’impianto.
b) Atti amministrativi NOTA 7)
Estremi identificativi dell’autorizzazione rilasciata dalla competente autorità amministrativa in attuazione delle disposizioni in materia di installazione ed esercizio degli impianti.
Dichiarazione dell’avvenuta iscrizione dell’impianto nell’anagrafe del Ministero dello sviluppo Economico ai sensi dell’art.1, comma 100 della legge 124 del 4 agosto 2017 nonché dichiarazione che l’impianto sia stato dichiarato compatibile ai sensi del comma 102 della medesima legge.
c) Atti tecnici
Planimetria dell’impianto (NOTA 7).
Schemi elettrici ed idraulici semplificati dell’impianto (al fine di evidenziare, esclusivamente, i componenti principali e le relative interconnessioni) (NOTA 7).
Localizzazione gps dell’impianto (NOTA 8).
Copia del certificato di valutazione (EC – Evaluation Certificate) o del certificato componenti relativo all’apparecchiatura Self Service (SDD – Self Service Device) rilasciato da un organismo notificato di cui al D.lgs.22/07 o derivante da approvazione nazionale (si veda scheda D, punto 1.2 del D.M. MiSE 93/2017). Tale certificato garantisce il rispetto dei requisiti della guida Welmec 7.2 per l’SSD (art.4, comma 3 della direttoriale) (NOTA 9).
Copia del certificato di omologazione MID ovvero del decreto di approvazione nazionale per le testate contometriche delle colonnine erogatrici (art.4, comma 11 della determinazione) (NOTA 9).
Tabelle di taratura di ciascun serbatoio dell’impianto, redatta secondo gli standard API o ISO ovvero come sviluppo geometrico della forma ideale (NOTA 10) (art.4, comma 13 della determinazione) (NOTA 7).
Ove prevista l’installazione di telemisure, copia dell’attestazione di conformità delle sonde di livello alle specifiche tecniche di cui alla raccomandazione OIML R85 1&2:2008 nonché del rispetto dei requisiti di cui al documento OIML D11:2013, resa dal costruttore delle stesse, ovvero laddove presente, copia del decreto di omologazione nazionale. Laddove le sonde di livello siano costituite da misure materializzate di lunghezza la certificazione può essere sostituita dall’omologazione MID (art.4, comma 15 della determinazione) (NOTA 9).
Nel caso del punto 7, comunicazione dei parametri di taratura delle sonde di livello come impostate all’atto dell’installazione a cura della società di manutenzione (art.4, comma 16 della determinazione) (NOTA 11).
Sempre nel caso del punto 7, valutazione dello scostamento tra telelivelli e asta metrica riscontrati al termine della taratura dalla società di manutenzione. Per ciascun serbatoio, riportare almeno tre misure effettuate con diversi livelli di carburante (alto – medio -basso) per verificare che lo scostamento lineare non comporti uno sfasamento in volume superiore a +/- 100 litri (NOTA 11).
Certificazione di un perito informatico o ingegnere dell’informazione iscritti ad ordine professionale del rispetto, da parte dei software di gestione degli strumenti e dei sistemi presenti sull’impianto, dei requisiti di cui all’art.4, commi 2, 3 e 4 e 10 della direttoriale. (NOTA 9)
Gli atti di cui ai punti 1, 2 e 6 recano la firma del tecnico iscritto ad Ordine Professionale che ne ha curato la redazione.
d) Informazioni fiscali
Indicazione dei prodotti erogati (gasolio, gasolio speciale, benzina, benzina speciale, gpl, metano) e dell’eventuale presenza di vendita di oli lubrificanti. A ciascun prodotto erogato e agli oli lubrificanti, ove presenti, il soggetto che presenta la denuncia (NOTA 12) o l’esercente (NOTA 13) assegna a ciascun prodotto un numero d’ordine progressivo a partire da 1.
Censimento dei serbatoi dell’impianto con indicazione del prodotto di cui al punto 1 in essi stoccato, tramite la scheda di cui all’allegato 1. A ciascun serbatoio, il soggetto che presenta la denuncia (NOTA 12) o l’esercente (NOTA 13) assegna un numero d’ordine progressivo a partire da 1. Per i serbatoi a più scomparti, ogni scomparto è considerato come un serbatoio a sé stante. I serbatoi vanno elencati anche qualora siano nello stato fermo o dismesso. Per ciascun serbatoio devono essere indicati la presenza di un accesso per il prelevamento campioni (anche costituito dalla bocca di carico) e il tipo di connessione con il resto dell’impianto, vale a dire:
– singolo: serbatoio a sé stante;
– sifonato: serbatoio connesso ad altri serbatoi. In tale caso vanno indicati gli altri serbatoi al quale è connesso (con riferimento ai numeri di serbatoi come indicati nella predetta scheda di cui all’allegato 1)
– con valvola di intercettazione alla mandata (cosiddetto “barilotto”).
Nelle ultime due evenienze, le interconnessioni idrauliche devono risultare dallo schema del paragrafo c), punto 2.
Per i serbatoi dotati di telemisure occorre indicare il dato di scostamento rilevato all’atto della taratura, come da paragrafo c) punto 9 (NOTA 11).
Censimento dei totalizzatori e abbinamento con i serbatoi che li alimentano e con il prodotto erogato di cui al punto 1, tramite la scheda di cui all’allegato 2. A ciascun totalizzatore, il soggetto che presenta la denuncia (NOTA 12) o l’esercente (NOTA 13) assegna un numero d’ordine progressivo a partire da 1 che sarà riportato, ad ogni invio nel campo IdTotalizzatore di cui al punto 3.3.1.7.2 di cui al tracciato record.
Elenco degli identificativi “ID Giacenza”, di cui al campo 3.3.1.1 del tracciato record, associati a ciascun prodotto erogato di cui al punto 1. In particolare, l’ID Giacenza è identificato come Gxxx (NOTA 14), dove il numero “xxx” è progressivo per ciascun impianto a partire dal valore “001” ed è in corrispondenza biunivoca con ciascun prodotto di cui al punto 1. Per ciascun prodotto erogato occorre identificare una sola ID Giacenza di tipo “G”, che costituisce un “cassetto informatico” in cui sono contenuti tutti i dati che saranno comunicati dall’operatore relativamente al prodotto “xxx” durante l’esercizio dell’impianto (NOTA 15). Ogni invio effettuato dall’esercente con l’ID Giacenza “Gxxx” può essere destinato ad alimentare, a seconda degli ulteriori campi del tracciato record valorizzati:
– la sezione del registro relativa al prodotto numero “xxx” erogato nell’impianto (NOTA 16);
– l’insieme delle telemisure e dei relativi sviluppi dei serbatoi in cui è stoccato il prodotto numero “xxx” (art.7, comma 3 della determinazione) (NOTA 17);
– l’insieme dei valori progressivi giornalieri dei totalizzatori relativi al prodotto numero “xxx” (art.7, comma 1 della determinazione) (NOTA 18);
– l’insieme degli scontrini dei carichi predeterminati relativi al prodotto numero “xxx” (art.7, comma 3 della determinazione) (NOTA 19).
e) Informazioni e documentazione sugli strumenti e dei sistemi dell’impianto
Descrizione del concentratore di stazione, con particolare riferimento all’apparecchiatura self service di cui alla scheda D del D.M. MiSE 93/2017 e numero del certificato di valutazione o del certificato dei componenti allo stesso associato (si veda il paragrafo c, punto 4).
Descrizione dei dati di erogazione memorizzati nella memoria metrologica del SSD (data-ora; numero erogatore, numero pistola, quantità erogata, prodotto erogato, prezzo unitario, corrispettivo per l’erogazione) ed istruzioni per la consultazione degli stessi da parte dei verificatori in caso di verifica con accesso (art.4, comma 10 della direttoriale).
Descrizione dei sistemi di allarme e di blocco delle erogazioni presenti nel concentratore di stazione, con istruzioni sul relativo funzionamento e sulle modalità di consultazione degli eventi storicizzati da parte dei verificatori (art.4, commi 5 e 6 della determinazione).
Istruzioni ed eventuali accessori necessari per la consultazione dei totalizzatori da parte dei verificatori in caso di verifica con accesso.
Descrizione dei terminali di piazzale (Marca, modello, matricola (NOTA 20) e certificazione del produttore che gli stessi rispettano gli standard di sicurezza del sistema bancario nazionale, vale a dire, almeno lo standard CB2 (NOTA 9) (art.4, comma 12 della determinazione).
Ove prescritte, descrizione delle caratteristiche metrologiche delle telemisure installate sui serbatori di impianto (art.4, comma 14 della determinazione) nonché delle modalità di interrogazione da parte dei verificatori dei relativi parametri di taratura (art.4, comma 16 della determinazione). (NOTA 11)
f) Informazioni e documentazione sul concentratore esterno
Descrizione del concentratore esterno (marca, modello, matricola (NOTA 20)
Qualora il concentratore esterno non sia presente o non sia ubicato nel territorio dello Stato (ad es: qualora i dati dello stesso siano nel “cloud”, con server posti all’estero), indicazione dell’ubicazione presso l’impianto e descrizione della tipologia del sistema di archiviazione locale (SAL) utilizzato per la storicizzazione dei dati fiscalmente rilevanti. Tale sistema può risiedere nel concentratore di stazione (art.4, comma 10 della determinazione).
Nel caso del punto 2, dati identificativi dell’eventuale SAL (marca, modello, matricola (NOTA 20) ed istruzioni per l’accesso ai dati fiscalmente rilevanti nonché per la rimozione della stessa da parte dei verificatori.
—
Note:
(1) Al link: Dogane -> Energie ed alcoli -> Distributori di Carburante – Trasmissione telematica delle Cessioni di carburante e del Registro di C/S -> Tracciato unico Cessione carburanti & Registro C-S (aggiornato al 31/12/2019) – pdf
(2) Trattasi del titolare del provvedimento amministrativo o del titolare della gestione, ai sensi dell’articolo 1, comma 4 della determinazione.
(3) Cfr. Circolare 29 del 01/09/2020
(4) Ad esempio: gli atti tecnici di impianto (elenco, prodotto associato e tabelle di taratura dei serbatoi; elenco, prodotto associato e matricole dei totalizzatori; schema idraulico semplificato, ecc..); il verbale di collaudo; l’autorizzazione dell’Ente locale preposto, ecc…
(5) Ad esempio: l’iscrizione dell’impianto all’anagrafe del Ministero dello Sviluppo economico è verificata all’atto del rilascio del registro di c/s ai sensi dell’art.1, comma 108 della Legge 4 agosto 2017, n.124 (si veda, al riguardo, la nota dell’allora Direzione centrale Antifrode e controlli prot.128758 del 23 novembre 2018).
(6) Si tratta, evidentemente, della documentazione prevista ai sensi del dlgs.504/95 e delle relative disposizioni applicative.
(7) Non richiesta per gli impianti già in attività, in quanto già presente agli atti dell’Ufficio.
(8) Latitudine e longitudine (anche ricavati da software di dominio pubblico liberamente disponibili su internet)
(9) Per gli impianti già in attività, l’esercente può autocertificare ai sensi dell’art.46 e 47 del DPR 445/00 la conformità delle apparecchiature sulla base delle informazioni fornite dal produttore o dall’installatore delle stesse.
(10) Trattasi delle tabelle di norma fornite dal costruttore dei serbatoi.
(11) Per gli impianti già in attività, con sonde già operative, tali parametri possono essere forniti entro dodici mesi dall’autorizzazione dell’Ufficio alla tenuta del registro di c/s con modalità telematiche, a seguito di un intervento straordinario programmato dall’esercente con la società di manutenzione.
(12) Per gli impianti di nuova installazione.
(13) Per gli impianti già in attività.
(14) In fase di predisposizione del registro telematico con i sistemi dell’Agenzia, l’UD territorialmente competente assocerà all’identificativo Gxxx tutti i serbatoi ed i totalizzatori presenti sull’impianto destinati al prodotto numero “xxx”, come dichiarati nei punti 2 e 3. Inoltre, all’identificativo Gxxx l’ufficio assocerà anche la CPA corrispondente al prodotto di cui al punto 1, dove la CPA è il “Codice Prodotto Accisa” di cui alla tabella prodotti TA13 pubblicata sul sito internet dell’Agenzia.
(15) Ad esempio, per un impianto che eroga gasolio = prodotto 1, benzina = prodotto 2 e gasolio speciale = prodotto 3, saranno associate le seguenti ID Giacenza:
Cassetto informatico relativo al gasolio –> ID Giacenza “G001” ;
Cassetto informatico relativo alla benzina –> ID Giacenza “G002” ;
Cassetto informatico relativo al gasolio speciale –> ID Giacenza “G003”.
(16) Concorrono alla compilazione della sezione del registro di c/s del prodotto numero “xxx”, tutti i dati di cui ai campi del tracciato record {3.3.1.4.1-12 e 3.3.1.6.1-10} inviati con il campo {3.3.1.1} IDgiacenza =”Gxxx”. La sezione è inizializzata tramite il campo {3.3.1.2}.
(17) L’insieme è costituito da tutti i dati di cui ai campi del tracciato record {3.3.1.3.1-11} inviati con il campo {3.3.1.1} IDgiacenza =”Gxxx”
(18) L’insieme è costituito da tutti i dati di cui ai campi del tracciato record {3.3.1.7.1-5} inviati con il campo {3.3.1.1} IDgiacenza =”Gxxx”
(19) L’insieme è costituito da tutti i dati di cui ai campi del tracciato record {3.3.1.5.1-17} inviati con il campo {3.3.1.1} IDgiacenza =”Gxxx”
(20) L’indicazione della matricola è facoltativa per gli impianti già in attività.
(21) Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art.3, comma 2, del D.lgs.39/93
Allegato 1
Testo dell’allegato
Allegato 2
Testo dell’allegato
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