Rilevanza dei fatti ai fini della lesione del rapporto fiduciario – cassazione sentenza n. 3912 del 18 febbraio 2013 La rilevanza della sentenza pronunciata a norma dell’art. 444 c.p.p. (sentenza a seguito di richiesta di patteggiamento) – che disciplina l’applicazione della pena su richiesta dell’imputato – non è tecnicamente configurabile come una sentenza di condanna, […]
Leggi tuttoCassazione sentenza del 18 febbraio 2013, n. 3912 – licenziamento a seguito di condanna
il 5 Aprile, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Cass., sez. lav., 7 febbraio 2013, n. 2931 – rapporto di lavoro criteri distintivi
il 3 Aprile, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La Cassazione con la sent. n. 2931 del 2013 ha individuato una seri di creitri distintivi tra il rapporto di lavoro subordinato e quello autonomo. Ai fini della qualificazione di un rapporto di lavoro come subordinato occorre indagare l’effettiva volontà negoziale delle parti emergente, oltre che dal nomen iuris, anche dalla valutazione globale degli elementi […]
Leggi tuttoLicenziamento collettivo: comunicazione di avvio della procedura Cass. sent. n. 2612 del 2013
il 27 Marzo, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
L’art. 4, comma 3, della legge n. 223/1991, nel prescrivere che la comunicazione di cui al comma 2, deve, tra l’altro, contenere l’indicazione del numero del personale eccedente, dei tempi di attuazione del programma di mobilità e delle eventuali misure programmate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale dell’attuazione del programma medesimo, pone a carico […]
Leggi tuttoRifiuto del lavoratore di svolgere la prestazione lavorativa e principio – cass. sentenza n. 1693 del 2013
il 27 Marzo, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il rifiuto, da parte del lavoratore subordinato, di svolgere la prestazione lavorativa (ad esempio in caso di adibizione a mansioni inferiori) può essere legittimo e quindi non giustificare il licenziamento in base al principio di autotutela nel contratto a prestazioni corrispettive enunciato dall’art. 1460 c.c., sempre che il rifiuto sia proporzionato all’illegittimo comportamento del datore […]
Leggi tuttoCass., sez. lav., 28 gennaio 2013, n. 1813 – licenziamento lavoratore sorpreso a svolgere attività a favore di terzi
il 27 Marzo, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
I giudici della Suprema Corte con sentenza . 1813 del 26/01/2013 hanno statuito che costituisce giusta causa di licenziamento lo svolgimento da parte del dipendente, anche durante l’orario di lavoro, di un’attività consistente nell’effettuazione di accessi alla rete «web» utilizzando strumenti aziendali per scopi estranei all’azienda, in favore di terzi e con impegno personale, parallelo […]
Leggi tuttoLicenziamento disciplinare e principio di tempestività della contestazione – Cass. sent. 3058 del 2013
il 27 Marzo, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Elemento essenziale il principio di tempestività della contestazione secondo gli Ermellini che con la sentenza della Cass., sez. lav., 8 febbraio 2013, n. 3058 che nel licenziamento per giusta causa il principio di immediatezza esprime un’esigenza di continuità cronologica tra la mancanza del lavoratore e la contestazione dell’addebito da parte del datore di lavoro, ed è […]
Leggi tuttoE’ possibile assegnare il lavoratore a mansioni dequalificanti se non prevalenti
il 19 Marzo, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZA, NOTIZIEtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
L’assegnazione di mansioni dequalificanti non comporta un risarcimento danni, a patto che le funzioni non siano prevalenti Premessa – È possibile assegnare a un lavoratore mansioni inferiori alla qualifica posseduta, purché non prevalenti. Infatti, nel caso in cui venga garantita la prevalenza di funzioni conformi all’inquadramento originario, è legittimo assegnare il dipendente ad attività dequalificanti a […]
Leggi tuttoMansioni inferiori – Cassazione, sez. lavoro, 24 gennaio 2013 n. 1693
il 17 Marzo, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il rifiuto, da parte del lavoratore subordinato, di svolgere la prestazione lavorativa (ad esempio in caso di abitazione a mansioni inferiori) può essere legittimo e quindi non giustificare il licenziamento in base al principio di autotutela nel contratto a prestazioni corrispettive enunciato dall’art. 1460 c.c., sempre che il rifiuto si proporzionato all’illegittimo comportamento del datore […]
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