L’art. 299, d.lgs. n. 81/2008 individua i destinatari degli obblighi posti dalle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro non già sulla qualifica rivestita, bensì sulle funzioni in concreto esercitate, che prevalgono, quindi, rispetto alla carica attribuita al soggetto, ossia alla sua funzione formale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 20127 depositata il 24 maggio 2022 – L’art. 299, d.lgs. n. 81/2008 individua i destinatari degli obblighi posti dalle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro non già sulla qualifica rivestita, bensì sulle funzioni in concreto esercitate, che prevalgono, quindi, rispetto alla carica attribuita al soggetto, ossia alla sua funzione formale
il 26 Maggio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 20035 depositata il 17 maggio 2022 – Il datore di lavoro che non adempie agli obblighi di informazione e formazione gravanti su di lui e sui suoi delegati risponde, a titolo di colpa specifica, dell’infortunio dipeso dalla negligenza del lavoratore il quale, nell’espletamento delle proprie mansioni, pone in essere condotte imprudenti, trattandosi di conseguenza diretta e prevedibile della inadempienza degli obblighi formativi
il 25 Maggio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Il datore di lavoro che non adempie agli obblighi di informazione e formazione gravanti su di lui e sui suoi delegati risponde, a titolo di colpa specifica, dell’infortunio dipeso dalla negligenza del lavoratore il quale, nell’espletamento delle proprie mansioni, pone in essere condotte imprudenti, trattandosi di conseguenza diretta e prevedibile della inadempienza degli obblighi formativi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 19876 depositata il 20 maggio 2022 – La violazione del principio di correlazione fra accusa e sentenza non può essere, di per sé, denunciata per la prima volta mediante ricorso per cassazione, né è rilevabile d’ufficio, ai sensi dell’art. 609, comma 2, cod. proc. pen. neppure se riguardi profili circostanziali incidenti sulle modalità, non incise da modifiche normative, di calcolo di una pena che sia fissata entro i limiti edittali
il 24 Maggio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
La violazione del principio di correlazione fra accusa e sentenza non può essere, di per sé, denunciata per la prima volta mediante ricorso per cassazione, né è rilevabile d’ufficio, ai sensi dell’art. 609, comma 2, cod. proc. pen. neppure se riguardi profili circostanziali incidenti sulle modalità, non incise da modifiche normative, di calcolo di una pena che sia fissata entro i limiti edittali
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, ordinanza n. 19745 depositata il 19 maggio 2022 – Responsabilità per violazione in ordine alla valutazione dei rischi sui luoghi di lavoro
il 24 Maggio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, ordinanza n. 19745 depositata il 19 maggio 2022 Sicurezza sul lavoro – Valutazione dei rischi – Violazione – Ammenda – Responsabilità – Mancata indicazione in dispositivo del termine di deposito della sentenza Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 19 marzo 2021 il Tribunale di Avezzano ha condannato I.D., nella […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 19143 depositata il 16 maggio 2022 – Ai fini della configurabilità del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, l’elencazione degli indici di sfruttamento di cui all’art. 603 bis, comma 3, cod. pen., che devono caratterizzare tanto l’attività di reclutamento quanto quella di utilizzazione, assunzione o impiego della manodopera, non ha carattere tassativo, potendo il giudice individuare ulteriori condizioni suscettibili di dare luogo alla condotta di abuso del lavoratore
il 18 Maggio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
Ai fini della configurabilità del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, l’elencazione degli indici di sfruttamento di cui all’art. 603 bis, comma 3, cod. pen., che devono caratterizzare tanto l’attività di reclutamento quanto quella di utilizzazione, assunzione o impiego della manodopera, non ha carattere tassativo, potendo il giudice individuare ulteriori condizioni suscettibili di dare luogo alla condotta di abuso del lavoratore
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, srzione penale, sentenza n. 18838 depositata il 12 maggio 2022 – In materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, le norme, di cui al d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, che presuppongono necessariamente l’esistenza di un rapporto di lavoro, come quelle concernenti l’informazione e la formazione dei lavoratori, si applicano anche in caso di insussistenza di un formale contratto di assunzione
il 16 Maggio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, DIRITTO PROCESSUALE, sicurezza sul lavoro
In materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, le norme, di cui al d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, che presuppongono necessariamente l’esistenza di un rapporto di lavoro, come quelle concernenti l’informazione e la formazione dei lavoratori, si applicano anche in caso di insussistenza di un formale contratto di assunzione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 18085 depositata il 5 aprile 2022 – Il credito Iva che maturi dall’uso di fatture per operazioni inesistenti, adoperate nella dichiarazione Iva, è un credito inesistente perché è del tutto privo di giustificazione e dell’elemento costitutivo del credito
il 11 Maggio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il credito Iva che maturi dall’uso di fatture per operazioni inesistenti, adoperate nella dichiarazione Iva, è un credito inesistente perché è del tutto privo di giustificazione e dell’elemento costitutivo del credito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 17784 depositata il 5 maggio 2022 – Il diritto di critica, rappresentando l’esternazione di un’opinione relativamente a una condotta, ovvero a un’affermazione, altrui, si inserisce nell’ambito della libertà di manifestazione del pensiero, garantita dall’art. 21 della Carta costituzionale e dall’art. 10 della Convenzione EDU. Proprio in ragione della sua natura di diritto di libertà, esso può essere evocato quale scriminate, ai sensi dell’art. 51 cod. pen., rispetto al reato di diffamazione, purché venga esercitato nel rispetto dei limiti della veridicità dei fatti, della pertinenza degli argomenti e della continenza espressiva
il 10 Maggio, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
Il diritto di critica, rappresentando l’esternazione di un’opinione relativamente a una condotta, ovvero a un’affermazione, altrui, si inserisce nell’ambito della libertà di manifestazione del pensiero, garantita dall’art. 21 della Carta costituzionale e dall’art. 10 della Convenzione EDU. Proprio in ragione della sua natura di diritto di libertà, esso può essere evocato quale scriminate, ai sensi dell’art. 51 cod. pen., rispetto al reato di diffamazione, purché venga esercitato nel rispetto dei limiti della veridicità dei fatti, della pertinenza degli argomenti e della continenza espressiva
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