CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 giugno 2020, n. 11893 – Il bando di concorso, anche interno, per l’attribuzione di una qualifica o una classe stipendiale costituisca, ove contenga gli elementi del contratto alla cui conclusione è diretto, un’offerta al pubblico, ai sensi dell’art. 1336 c.c. ed al fine di far valere in sede di legittimità una violazione occorre fare esplicito riferimento alle norme asseritamene violate ed inoltre precisare in quale modo il giudice del merito si sia discostato dai canoni legali assunti come violati ovvero dedurre l’omesso esame di un fatto storico decisivo ed oggetto di discussione tra le parti, non essendo consentito il riesame del merito in sede di legittimità