Corte di Cassazione sentenza n. 17194 depositata il 27 maggio 2022 – In tema  di imposta  sui redditi d’impresa, il principio dell’inerenza  esprime la riferibilità  dei costi sostenuti  all’attività  d’impresa,  anche  in  via  indiretta, potenziale o in proiezione futura,  di  modo  che  vanno  esclusi soltanto i costi che si collocano in una sfera ad essa estranea. La stessa deve essere apprezzata attraverso un giudizio qualitativo,  scevro dai riferimenti  ai concetti di utilità o vantaggio, afferenti a un giudizio quantitativo, e deve essere distinta anche dalla nozione di congruità del costo, anche se l’antieconomicità e l’incongruità della spesa possono essere indici rivelatori del difetto di inerenza