La sanzione dell’inutilizzabilità dei documenti prodotti in giudizio è applicabile solo se l’Amministrazione, con l’invio del questionario, abbia avvertito delle conseguenze pregiudizievoli che derivano dall’inottemperanza e richiesto esplicitamente e dettagliatamente quali documenti produrre.
A tal fine, peraltro, è necessario che l’Amministrazione, con l’invio del questionario, fissi un termine minimo per l’adempimento degli inviti o delle richieste, avvertendo delle conseguenze pregiudizievoli che derivano dall’inottemperanza alle stesse, senza che, in caso di mancato rispetto della suddetta sequenza procedimentale (la prova della cui compiuta realizzazione incombe sull’Amministrazione), sia invocabile la sanzione dell’inutilizzabilità della documentazione esibita dal contribuente solo con l’introduzione del processo tributario, trattandosi di obblighi di informativa espressione del medesimo principio di lealtà, il quale deve connotare – come si evince dagli artt. 6 e 10 dello Statuto del contribuente – l’azione dell’ufficio
Corte di Cassazione ordinanza n. 26729 depositata il 12 settembre 2022 – La sanzione dell’inutilizzabilità dei documenti prodotti in giudizio è applicabile solo se l’Amministrazione, con l’invio del questionario, abbia avvertito delle conseguenze pregiudizievoli che derivano dall’inottemperanza e richiesto esplicitamente e dettagliatamente quali documenti produrre
il 26 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito, processo tributario
Corte di Cassazione ordinanza n. 26727 depositata il 12 settembre 2022 – Nell’ipotesi di contestazione di maggiori ricavi derivanti dalla cessione di beni immobili, sopprimendo la presunzione legale (relativa) di corrispondenza del prezzo della compravendita al valore normale del bene, non impedisce al giudice tributario di fondare il proprio convincimento su di un unico elemento, purché dotato dei requisiti di precisione e di gravità, elemento che non può, tuttavia, essere costituito dai soli valori OMI, che devono essere corroborati da ulteriori indizi, onde non incorrere nel divieto di “presumptio de presumpto”
il 26 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
Nell’ipotesi di contestazione di maggiori ricavi derivanti dalla cessione di beni immobili, sopprimendo la presunzione legale (relativa) di corrispondenza del prezzo della compravendita al valore normale del bene, non impedisce al giudice tributario di fondare il proprio convincimento su di un unico elemento, purché dotato dei requisiti di precisione e di gravità, elemento che non può, tuttavia, essere costituito dai soli valori OMI, che devono essere corroborati da ulteriori indizi, onde non incorrere nel divieto di “presumptio de presumpto”
Leggi tuttoSpese di precetto, monitorio ed esecuzione liquidate nell’ambito di un procedimento pignoratizio applicabilità della ritenuta d’acconto di cui all’articolo 21, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 – Risposta n. 570 del 23 novembre 2022 dell’Agenzia delle Entrate
il 25 Novembre, 2022in TRIBUTItags: accertamento, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta n. 570 del 23 novembre 2022 Spese di precetto, monitorio ed esecuzione liquidate nell’ambito di un procedimento pignoratizio applicabilità della ritenuta d’acconto di cui all’articolo 21, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 Con l’istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito L’Istante, […]
Leggi tuttoTrattamento fiscale dei compensi conseguiti dall’agente sportivo – Risoluzione n. 69/E del 21 novembre 2022 dell’Agenzia delle Entrate
il 23 Novembre, 2022in TRIBUTItags: accertamento, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione n. 69/E del 21 novembre 2022 Trattamento fiscale dei compensi conseguiti dall’agente sportivo Quesito L’Associazione Istante, in base all’articolo 4 del proprio Statuto, ha come scopo, senza finalità di lucro, di promuovere, sul piano giuridico e nei rapporti con la Federazione Alfa, lo sviluppo e il riconoscimento dell’agente sportivo, regolandone […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 26698 depositata il 12 settembre 2022 – In tema di determinazione del reddito di impresa, la disciplina di cui all’art. 110, comma 7, del d.P.R. 917 del 1986, finalizzata alla repressione del fenomeno economico del “transfer pricing”, cioè dello spostamento dell’imponibile fiscale in seguito ad operazioni tra società appartenenti al medesimo gruppo e soggette a normative nazionali differenti, impone la determinazione dei prezzi ponderati di trasferimento per operazioni similari poste in essere da imprese concorrenti sul mercato, al cui fine è possibile utilizzare il metodo elaborato dall’Ocse che si basa sulla determinazione del margine netto della transazione (cd. “TNMM”), a condizione che sia selezionato il periodo di indagine, siano identificate le società comparabili, siano apportate le appropriate rettifiche contabili al bilancio della parte testata, siano tenute in debito conto le differenze tra la parte testata e le società comparabili in termini di rischi assunti o di funzioni svolte e sia assunto un indicatore affidabile del livello di profitto di redditività»
il 23 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, TUIR
In tema di determinazione del reddito di impresa, la disciplina di cui all’art. 110, comma 7, del d.P.R. 917 del 1986, finalizzata alla repressione del fenomeno economico del “transfer pricing”, cioè dello spostamento dell’imponibile fiscale in seguito ad operazioni tra società appartenenti al medesimo gruppo e soggette a normative nazionali differenti, impone la determinazione dei prezzi ponderati di trasferimento per operazioni similari poste in essere da imprese concorrenti sul mercato, al cui fine è possibile utilizzare il metodo elaborato dall’Ocse che si basa sulla determinazione del margine netto della transazione (cd. “TNMM”), a condizione che sia selezionato il periodo di indagine, siano identificate le società comparabili, siano apportate le appropriate rettifiche contabili al bilancio della parte testata, siano tenute in debito conto le differenze tra la parte testata e le società comparabili in termini di rischi assunti o di funzioni svolte e sia assunto un indicatore affidabile del livello di profitto di redditività»
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 26692 depositata il 9 settembre 2022 – Il distacco di personale dalla società controllante alla controllata costituisce un’operazione economica inerente all’esercizio dell’attività di impresa ed in particolare una prestazione di servizi che deve ritenersi onerosa e quindi imponibile purché sussista un nesso di corrispettività tra il servizio reso e la somma ricevuta, anche in mancanza di lucratività
il 23 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA, TUIR
Il distacco di personale dalla società controllante alla controllata costituisce un’operazione economica inerente all’esercizio dell’attività di impresa ed in particolare una prestazione di servizi che deve ritenersi onerosa e quindi imponibile purché sussista un nesso di corrispettività tra il servizio reso e la somma ricevuta, anche in mancanza di lucratività
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 26691 depositata il 9 settembre 2022 – La prova dell’esistenza di attività non dichiarate, derivanti da cessioni di immobili (o costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento sugli stessi) può essere desunta anche sulla base di presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti
il 23 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
La prova dell’esistenza di attività non dichiarate, derivanti da cessioni di immobili (o costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento sugli stessi) può essere desunta anche sulla base di presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 26682 depositata il 9 settembre 2022 – In tema di spese di sponsorizzazione l’inerenza delle stesse deve essere apprezzata attraverso un giudizio qualitativo scevro dai riferimenti ai concetti di utilità o vantaggio, afferenti ad un giudizio quantitativo
il 23 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
In tema di spese di sponsorizzazione l’inerenza delle stesse deve essere apprezzata attraverso un giudizio qualitativo scevro dai riferimenti ai concetti di utilità o vantaggio, afferenti ad un giudizio quantitativo
Leggi tuttoRICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…
- L’Iva detratta e stornata non costituisce elusione
L’Iva detratta e stornata non costituisce elusione, infatti il risparmio fiscale…
- Spese di sponsorizzazione sono deducibili per pres
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 6079 deposi…
- E illegittimo il licenziamento del dipendente in m
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 8381 depositata…
- Illegittimo il licenziamento per inidoneità fisica
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9937 depositata…