La giurisdizione deve essere determinata sulla base della domanda, dovendosi avere riguardo, ai fini del riparto della giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo, al petitum sostanziale, da identificare, non solo e non tanto in funzione della concreta pronuncia che si chiede al giudice, quanto, soprattutto, in funzione della causa petendi, ossia dell’intrinseca natura della situazione giuridica dedotta in giudizio, da individuare con riferimento ai fatti allegati e al rapporto giuridico di cui essi sono espressione
Leggi tuttoCorte di Cassazione, Sez. UU., sentenza n. 758 depositata il 12 gennaio 2022 – La giurisdizione deve essere determinata sulla base della domanda, dovendosi avere riguardo, ai fini del riparto della giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo, al petitum sostanziale, da identificare, non solo e non tanto in funzione della concreta pronuncia che si chiede al giudice, quanto, soprattutto, in funzione della causa petendi, ossia dell’intrinseca natura della situazione giuridica dedotta in giudizio, da individuare con riferimento ai fatti allegati e al rapporto giuridico di cui essi sono espressione
il 3 Maggio, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, DIRITTO PROCESSUALE
Corte di Cassazione, Sez. UU., sentenza n. 758 depositata il 12 gennaio 2022 – Nei procedimenti «semplificati» disciplinati dal d.lgs. n. 150 del 2011, nel caso in cui l’atto introduttivo sia proposto con citazione, anziché con ricorso eventualmente previsto dalla legge, il procedimento – a norma dell’art. 4 del d. lgs. n. 150 del 2011 – è correttamente instaurato se la citazione sia notificata tempestivamente, producendo essa gli effetti sostanziali e processuali che le sono propri, ferme restando le decadenze e preclusioni maturate secondo il rito erroneamente prescelto dalla parte; tale sanatoria piena si realizza indipendentemente dalla pronuncia dell’ordinanza di mutamento del rito da parte del giudice, la quale opera solo pro futuro, ossia ai fini del rito da seguire all’esito della conversione, senza penalizzanti effetti retroattivi
il 3 Maggio, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, DIRITTO PROCESSUALE
Nei procedimenti «semplificati» disciplinati dal d.lgs. n. 150 del 2011, nel caso in cui l’atto introduttivo sia proposto con citazione, anziché con ricorso eventualmente previsto dalla legge, il procedimento – a norma dell’art. 4 del d. lgs. n. 150 del 2011 – è correttamente instaurato se la citazione sia notificata tempestivamente, producendo essa gli effetti sostanziali e processuali che le sono propri, ferme restando le decadenze e preclusioni maturate secondo il rito erroneamente prescelto dalla parte; tale sanatoria piena si realizza indipendentemente dalla pronuncia dell’ordinanza di mutamento del rito da parte del giudice, la quale opera solo pro futuro, ossia ai fini del rito da seguire all’esito della conversione, senza penalizzanti effetti retroattivi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 aprile 2022, n. 11662 – La migrazione per motivi economici è quella in cui l’espatrio è connesso alla ricerca di una migliore condizione di vita, sotto il profilo del complessivo benessere personale proprio e della propria famiglia. Tale motivazione nulla ha a che vedere con quella in cui la fuga dal paese di origine risulta essere stata cagionata da timori di continuare a subire violenze, in assenza di tutela dalla Autorità pubblica
il 15 Aprile, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, IMMIGRAZIONE
La migrazione per motivi economici è quella in cui l’espatrio è connesso alla ricerca di una migliore condizione di vita, sotto il profilo del complessivo benessere personale proprio e della propria famiglia. Tale motivazione nulla ha a che vedere con quella in cui la fuga dal paese di origine risulta essere stata cagionata da timori di continuare a subire violenze, in assenza di tutela dalla Autorità pubblica
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 4079 depositata l’ 11 aprile 2022 – Il Condominio è legittimato a sospendere il pagamento delle prestazioni della ditta di pulizia in applicazione dell’art. 1460 c.c. perché – a fronte della mancata o, comunque, inesatta esecuzione del predetto obbligo da parte dell’impresa di pulizie e, quindi, dell’esposizione a rischio del Condominio di provvedere, quale responsabile in solido, al versamento degli oneri previdenziali e contributivi ai sensi del citato art. 29 del d. lgs. n. 276/2003
il 15 Aprile, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
Il Condominio è legittimato a sospendere il pagamento delle prestazioni della ditta di pulizia in applicazione dell’art. 1460 c.c. perché – a fronte della mancata o, comunque, inesatta esecuzione del predetto obbligo da parte dell’impresa di pulizie e, quindi, dell’esposizione a rischio del Condominio di provvedere, quale responsabile in solido, al versamento degli oneri previdenziali e contributivi ai sensi del citato art. 29 del d. lgs. n. 276/2003
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 802 depositata il 12 gennaio 2022 – In materia di distanze nelle costruzioni, qualora subentri una disposizione più favorevole al costruttore, si consolida – salvi gli effetti di un eventuale giudicato sull’illegittimità della costruzione – il diritto di quest’ultimo a mantenere l’opera alla distanza inferiore. La legittimità delle opere oggetto di lite deve dunque essere verificata, indipendentemente dall’epoca della loro costruzione, e senza che rilevi l’allegazione della abusività delle stesse
il 6 Aprile, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, EDILIZIA
In materia di distanze nelle costruzioni, qualora subentri una disposizione più favorevole al costruttore, si consolida – salvi gli effetti di un eventuale giudicato sull’illegittimità della costruzione – il diritto di quest’ultimo a mantenere l’opera alla distanza inferiore. La legittimità delle opere oggetto di lite deve dunque essere verificata, indipendentemente dall’epoca della loro costruzione, e senza che rilevi l’allegazione della abusività delle stesse
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 marzo 2022, n. 9310 – Anche a seguito della privatizzazione disposta dal d.lgs. n. 509/1994, l’irrogazione di sanzioni da parte della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense deve essere preceduta dalla contestazione dell’addebito, ai sensi degli artt. 13 e 14, l. n. 689/1981
il 24 Marzo, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, SANZIONI
Anche a seguito della privatizzazione disposta dal d.lgs. n. 509/1994, l’irrogazione di sanzioni da parte della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense deve essere preceduta dalla contestazione dell’addebito, ai sensi degli artt. 13 e 14, l. n. 689/1981
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 marzo 2022, n. 8337 – Attività difensiva in conflitto di interessi – Responsabilità per l’illecito di cui all’art. 24 del codice deontologico
il 18 Marzo, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 marzo 2022, n. 8337 Professionista – Sanzione disciplinare della sospensione – Attività difensiva in conflitto di interessi – Responsabilità per l’illecito di cui all’art. 24 del codice deontologico Fatti di causa Nei confronti dell’avvocato ricorrente, il consiglio distrettuale di disciplina di Brescia ha applicato la sanzione disciplinare della sospensione […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 febbraio 2022, n. 5131 – Nell’adempimento dell’incarico professionale conferitogli, l’obbligo di diligenza da osservare ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1176, comma 2, e 2236 c.c. impone all’avvocato di assolvere, sia all’atto del conferimento del mandato che nel corso dello svolgimento del rapporto, (anche) ai doveri di sollecitazione, dissuasione ed informazione del cliente, essendo tenuto a rappresentare a quest’ultimo tutte le questioni di fatto e di diritto, comunque insorgenti, ostative al raggiungimento del risultato, o comunque produttive del rischio di effetti dannosi; di richiedergli gli elementi necessari o utili in suo possesso; di sconsigliarlo dall’intraprendere o proseguire un giudizio dall’esito probabilmente sfavorevole
il 4 Marzo, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
Nell’adempimento dell’incarico professionale conferitogli, l’obbligo di diligenza da osservare ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1176, comma 2, e 2236 c.c. impone all’avvocato di assolvere, sia all’atto del conferimento del mandato che nel corso dello svolgimento del rapporto, (anche) ai doveri di sollecitazione, dissuasione ed informazione del cliente, essendo tenuto a rappresentare a quest’ultimo tutte le questioni di fatto e di diritto, comunque insorgenti, ostative al raggiungimento del risultato, o comunque produttive del rischio di effetti dannosi; di richiedergli gli elementi necessari o utili in suo possesso; di sconsigliarlo dall’intraprendere o proseguire un giudizio dall’esito probabilmente sfavorevole
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