In tema di omissioni contributive, il presupposto dell’azione risarcitoria attribuita al lavoratore dall’art. 2116 c.c. è costituito dall’intervenuta prescrizione del credito contributivo, poiché, una volta che si siano realizzati i requisiti per l’accesso alla prestazione previdenziale, tale situazione determina l’attualizzarsi per il lavoratore del danno patrimoniale risarcibile
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 27749 depositata il 2 ottobre 2023 – In tema di omissioni contributive, il presupposto dell’azione risarcitoria attribuita al lavoratore dall’art. 2116 c.c. è costituito dall’intervenuta prescrizione del credito contributivo, poiché, una volta che si siano realizzati i requisiti per l’accesso alla prestazione previdenziale, tale situazione determina l’attualizzarsi per il lavoratore del danno patrimoniale risarcibile
il 10 Ottobre, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 25963 depositata il 6 settembre 2023 – La regola del cd. minimale contributivo, che deriva dal principio di autonomia del rapporto contributivo rispetto alle vicende dell’obbligazione retributiva, opera anche con riferimento all’orario di lavoro, che va parametrato a quello previsto dalla contrattazione collettiva, o dal contratto individuale, e superiore; ne deriva che la contribuzione è dovuta anche in caso di assenze o di sospensione concordata della prestazione che non trovino giustificazione nella legge o nel contratto collettivo, bensì in un accordo tra le parti che derivi da una libera scelta del datore di lavoro
il 14 Settembre, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
La regola del cd. minimale contributivo, che deriva dal principio di autonomia del rapporto contributivo rispetto alle vicende dell’obbligazione retributiva, opera anche con riferimento all’orario di lavoro, che va parametrato a quello previsto dalla contrattazione collettiva, o dal contratto individuale, e superiore; ne deriva che la contribuzione è dovuta anche in caso di assenze o di sospensione concordata della prestazione che non trovino giustificazione nella legge o nel contratto collettivo, bensì in un accordo tra le parti che derivi da una libera scelta del datore di lavoro
Leggi tuttoOmesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali: il nuovo regime sanzionatorio
il 11 Agosto, 2023in lavoro, NOTIZIEtags: CONTRIBUTI PREV, SANZIONI
L’articolo 23 del decreto legge n. 48 del 2023 (decreto lavoro), convertito con modificazione dalla legge n. 85 del 3 luglio 2023, ha disposto la modifica del regime sanzionatorio previsto nei casi di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, per un importo superiore a 10.000 […]
Leggi tuttoAumento, per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, di cui all’articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 – Articolo 39 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85 – INPS – Messaggio n. 2924 del 10 agosto 2023
il 11 Agosto, 2023in lavorotags: CIRCOLARI LAVORO, CONTRIBUTI PREV
INPS – Messaggio n. 2924 del 10 agosto 2023 Articolo 39 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85 – Aumento, per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i […]
Leggi tuttoContratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti pubblici relativi al triennio 2019/2021 – Chiarimenti sull’assoggettabilità contributiva dell’elemento perequativo conglobato nello stipendio tabellare – INPS – Messaggio n. 2853 del 1° agosto 2023
il 3 Agosto, 2023in lavorotags: CIRCOLARI LAVORO, CONTRIBUTI PREV
INPS – Messaggio n. 2853 del 1° agosto 2023 Contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti pubblici relativi al triennio 2019/2021 – Chiarimenti sull’assoggettabilità contributiva dell’elemento perequativo conglobato nello stipendio tabellare 1. Premessa La voce retributiva “elemento perequativo” è stata introdotta da specifiche disposizioni dei contratti collettivi nazionali dei dipendenti pubblici, per il triennio 2016-2018, […]
Leggi tuttoLa contribuzione previdenziale obbligatoria per i lavoratori dipendenti va calcolata sulla retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore applicando il c.d. contratto leader – Obbligo per le imprese affidatarie di appalti di applicare i contratti collettivi individuati dalla stazione appaltante
il 2 Agosto, 2023in APPALTI, lavoro, NOTIZIEtags: CONTRIBUTI PREV, GARE di APPALTO
L’ordinanza n. 13840 della Corte di Cassazione depositata il 19 maggio 2023, intervenuta sul principio della retribuzione da prendere a base del calcolo dei contributi previdenziali, tra l’altro consente di soffermarci anche sull’articolo 11 del nuovo codice degli appalti pubblici (D.Lgs. n. 36 del 2023 entrato in vigore il 1° luglio 2023). Il suddetto articolo […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, ordinanza n. 13840 depositata il 19 maggio 2023 – In tema d’imponibile contributivo, sulla base del principio di autonomia del rapporto contributivo rispetto all’obbligazione retributiva, per il calcolo della misura del minimale contributivo la normativa individua la retribuzione stabilità dal CCNL, quando ci s’imbatte in una pluralità di fonti contrattuali, non è sufficiente indicare in modo generico la categoria derivante dal ramo d’azienda a cui il datore stipulante appartiene, dovendo accertarsi che il trattamento retributivo da porre a base del minimale sia quello e solo quello negoziato dalle organizzazioni e dalle associazioni comparativamente più rappresentative
il 30 Luglio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
In tema d’imponibile contributivo, sulla base del principio di autonomia del rapporto contributivo rispetto all’obbligazione retributiva, per il calcolo della misura del minimale contributivo la normativa individua la retribuzione stabilità dal CCNL, quando ci s’imbatte in una pluralità di fonti contrattuali, non è sufficiente indicare in modo generico la categoria derivante dal ramo d’azienda a cui il datore stipulante appartiene, dovendo accertarsi che il trattamento retributivo da porre a base del minimale sia quello e solo quello negoziato dalle organizzazioni e dalle associazioni comparativamente più rappresentative
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 18954 depositata il 5 luglio 2023 – L’importo della retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali, ai sensi del D.L. nr. 338 del 1989, art. 1 (conv. con legge nr. 389 del 1989), non può essere inferiore all’importo del c.d. «minimale contributivo», ossia all’importo di quella retribuzione che ai lavoratori di un determinato settore dovrebbe essere corrisposta in applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative su base nazionale
il 13 Luglio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
L’importo della retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali, ai sensi del D.L. nr. 338 del 1989, art. 1 (conv. con legge nr. 389 del 1989), non può essere inferiore all’importo del c.d. «minimale contributivo», ossia all’importo di quella retribuzione che ai lavoratori di un determinato settore dovrebbe essere corrisposta in applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative su base nazionale
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