nozione di giustificatezza del recesso intimato ad un dirigente ha rammentato che tale nozione contrattuale si discosta, sia sul piano soggettivo che oggettivo, da quella di giustificato motivo, trovando la sua ragion d’essere, da un lato, nel rapporto fiduciario che lega il dirigente al datore di lavoro in virtù delle mansioni affidate, dall’altro, nello stesso sviluppo delle strategie di impresa che rendano nel tempo non pienamente adeguata la concreta posizione assegnata al dirigente nella articolazione della struttura direttiva dell’azienda
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 marzo 2019, n. 8659 – Licenziamento disciplinare per toni eccessivi e coloriti per esprimere il proprio dissenso
il 4 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 aprile 2019, n. 9027 – La sostituzione lavoratori con personale di livello superiore costituisce comportamento atisindacale
il 3 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 aprile 2019, n. 9027 Sciopero – Antisindacalità comportamento società – Sostituzione lavoratori con personale di livello superiore Rilevato che 1. La Corte di appello di Firenze, in parziale accoglimento dell’appello proposto dal sindacato Or.S.A. – Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base – avverso la sentenza del Tribunale di Pisa […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 marzo 2019, n. 8910 – L’attività prevalente ed assorbente svolta dal lavoratore deve rientrare tra quelle previste dalla categoria di appartenenza,anche se il lavoratore può essere adibito, per motivate esigenze aziendali, anche a compiti inferiori, se marginali rispetto a quelli propri del suo livello
il 2 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 marzo 2019, n. 8910 Rapporto di lavoro – Illegittimità delle sanzioni conservative – Accertamento – Richiesta di svolgimento di attività di pulizia a turno – Violazione dell’art. 2013 c.c. Fatti di causa Con sentenza del 21.11.2013 la corte d’Appello di Bologna ha confermato la sentenza del tribunale di Reggio […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 marzo 2019, n. 8671 – Il rapporto di pubblico impiego a tempo determinato l’eventuale violazione delle norme sul contratto a termine non può mai tradursi nella conversione del rapporto per espressa disposizione legislativa
il 2 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
consentono di ritenere legittimo un sistema che, in caso di abusiva reiterazione di contratti a termine, preveda quale conseguenza, nell’ambito del rapporto di diritto privato tra lavoratore e datore di lavoro, il riconoscimento di un’indennità nella misura di cui all’art. 32 cit. infondato è d’altra parte il richiamo nelle difese dei ricorrenti a Corte di Giustizia 25 ottobre 2018, Sciotto, al fine di avvalorare la tesi del diritto alla conversione del rapporto, in quanto quella sentenza riguardava un caso specifico (lavoratori delle fondazioni lirico-sinfoniche) e giustificava la conversione sul presupposto dell’assenza nell’ordinamento di ogni altra misura sanzionatoria, al contempo richiamando come sistema legittimo (v. punto 72) quello che, per i lavoratori pubblici in genere, prevede la sanzione risarcitoria con una base svincolata da oneri probatori del danno a carico del lavoratore, secondo quanto ritenuto da Corte di Giustizia 7 marzo 2018, Santoro;
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 marzo 2019, n. 8922 – Il datore di lavoro non è tenuta all’assunzione del lavoratore, essendo subentrata nell’appalto quando il predetto non era più “in forza” alla precedente società, in quanto licenziato
il 1 Aprile, 2019in APPALTI, lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
giova distinguere la successione di un imprenditore ad un altro in un appalto di servizi e il trasferimento di azienda, in quanto fattispecie non automaticamente sovrapponibili. E ciò perché la prima integra la seconda, regolata dall’art. 2112 c.c., soltanto qualora sia accertato in concreto il passaggio di beni di non trascurabile entità, nella loro funzione unitaria e strumentale all’attività di impresa, o almeno del know how o di altri caratteri idonei a conferire autonomia operativa ad un gruppo di dipendenti; altrimenti ostandovi il disposto dell’art. 29, terzo comma d.lg. 276/2003, non in contrasto, sul punto, con la giurisprudenza eurounitaria che consente, ma non impone, di estendere l’ambito di protezione dei lavoratori di cui alla Direttiva n. 2001/23/CEE ad ipotesi ulteriori rispetto a quella del trasferimento di azienda. Sicché non esiste un diritto dei lavoratori licenziati dall’appaltatore cessato al trasferimento automatico all’impresa subentrante
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 marzo 2019, n. 8665 – Il contratto di lavoro a progetto, disciplinato dall’art. 61 del d.lgs. n. 276/2003 cit., prevede una forma particolare di lavoro autonomo, caratterizzato da un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, prevalentemente personale, riconducibile ad uno o più progetti specifici, funzionalmente collegati al raggiungimento di un risultato finale determinati dal committente, ma gestiti dal collaboratore senza soggezione al potere direttivo altrui e quindi senza vincolo di subordinazione
il 1 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 marzo 2019, n. 8665 Lavoro – Contratto di collaborazione coordinata e continuativa – Assenza dello specifico progetto – Sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato – Diritto al superiore inquadramento Rilevato 1. Che la Corte di appello di Roma, in riforma della sentenza di primo grado ed in parziale […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 marzo 2019, n. 8658 – Il superamento del monte ore massimo previsto dalla contrattazione collettiva per il lavoro a tempo parziale, in difetto di previsione legale o contrattuale collettiva, non determina la trasformazione del rapporto in lavoro a tempo pieno
il 1 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
il superamento del monte ore massimo previsto dalla contrattazione collettiva per il lavoro a tempo parziale, in difetto di previsione legale o contrattuale collettiva, non determina la trasformazione del rapporto in lavoro a tempo pieno, salva la possibilità che, a causa della continua prestazione di un orario pari a quello previsto per il lavoro a tempo pieno, possa ritenersi che la trasformazione si sia verificata per fatti concludenti, trattandosi di una prestazione di un orario maggiore, tale da far venir meno la scelta contrattuale iniziale di un orario parziale, superabile solo in determinate circostanze
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 marzo 2019, n. 8592 – Illegittimo il comportamento volto alla esclusione dei lavoratori della precedente impresa, per la sola regolamentazione del loro rapporto con un CCNL diverso da quello applicato
il 29 Marzo, 2019in APPALTI, lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, GARE di APPALTO, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 marzo 2019, n. 8592 Licenziamento – Cessazione dell’appalto di servizio – Assunzione del lavoratore nell’obbligo statuito dal capitolato speciale d’appalto Fatti di causa Con sentenza del 14 marzo 2017, la Corte d’appello di Genova rigettava l’appello proposto da T. s.r.l. avverso la sentenza di primo grado, che aveva rigettato […]
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