«La procedura di accertamento standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata in relazione ai soli standard in sé considerati, ma nasce procedimentalmente in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell’accertamento, con il contribuente (che può tuttavia, restare inerte assumendo le conseguenze, sul piano della valutazione, di questo suo atteggiamento), esito che, essendo alla fine di un percorso di adeguamento della elaborazione statistica degli standard alla concreta realtà economica del contribuente, deve far parte (e condiziona la congruità) della motivazione dell’accertamento, nella quale vanno esposte le ragioni per le quali i rilievi del destinatario dell’attività accertativa siano stati disattesi. Il contribuente ha, nel giudizio relativo all’impugnazione dell’atto di accertamento, la più ampia facoltà di prova, anche a mezzo di presunzioni semplici, ed il giudice può liberamente valutare tanto l’applicabilità degli standard al caso concreto, che deve essere dimostrata dall’ente impositore, quanto la controprova sul punto offerta dal contribuente»
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 dicembre 2018, n. 32849 – Vizio di omessa o apparente motivazione della sentenza – La procedura di accertamento standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata
il 23 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito, processo tributario
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 dicembre 2018, n. 32463 – La procedura di accertamento standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata in relazione ai soli standard in sé considerati, ma nasce procedimentalmente in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell’accertamento
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
La procedura di accertamento standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata in relazione ai soli standard in sé considerati, ma nasce procedimentalmente in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell’accertamento, con il contribuente (che può tuttavia, restare inerte assumendo le conseguenze, sul piano della valutazione, di questo suo atteggiamento), esito che, essendo alla fine di un percorso di adeguamento della elaborazione statistica degli standard alla concreta realtà economica del contribuente, deve far parte (e condiziona la congruità) della motivazione dell’accertamento, nella quale vanno esposte le ragioni per le quali i rilievi del destinatario dell’attività accertativa siano stati disattesi. Il contribuente ha, nel giudizio relativo all’impugnazione dell’atto di accertamento, la più ampia facoltà di prova, anche a mezzo di presunzioni semplici, ed il giudice può liberamente valutare tanto l’applicabilità degli standard al caso concreto, che deve essere dimostrata dall’ente impositore, quanto la controprova sul punto offerta dal contribuente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32685 – In materia di accertamento cd. sintetico una volta che l’Amministrazione ha dimostrato la divergenza tra il reddito risultante attraverso la determinazione analitica e quello attribuibile al contribuente anche in presenza di un unico elemento certo, è a carico del contribuente l’onere della prova che l’imponibile così accertato è costituito in tutto in parte da redditi soggetti a ritenute alla fonte o da redditi esenti o da finanziamenti di terzi
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
in materia di accertamento cd. sintetico, ai sensi dell’art. 38, del d.P.R. n. 600 del 1973, una volta che l’Amministrazione ha dimostrato la divergenza tra il reddito risultante attraverso la determinazione analitica e quello attribuibile al contribuente anche in presenza di un unico elemento certo, è a carico del contribuente l’onere della prova che l’imponibile così accertato è costituito in tutto in parte da redditi soggetti a ritenute alla fonte o da redditi esenti o da finanziamenti di terzi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 dicembre 2018, n. 32423 – I parametri o studi di settore rappresentando la risultante dell’estrapolazione statistica di una pluralità di dati settoriali acquisiti su campioni di contribuenti e dalle relative dichiarazioni, rivelano valori che, quando eccedono il dichiarato, integrano il presupposto per il legittimo esercizio da parte dell’Ufficio dell’accertamento analitico-induttivo che deve essere necessariamente svolto in contraddittorio con il contribuente
il 20 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
I parametri o studi di settore previsti dall’art. 3, commi da 181 a 187, legge 28 dicembre 1995, n. 549, rappresentando la risultante dell’estrapolazione statistica di una pluralità di dati settoriali acquisiti su campioni di contribuenti e dalle relative dichiarazioni, rivelano valori che, quando eccedono il dichiarato, integrano il presupposto per il legittimo esercizio da parte dell’Ufficio dell’accertamento analitico-induttivo, ex art. 39, primo comma, lett. d, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, che deve essere necessariamente svolto in contraddittorio con il contribuente, sul quale, nella fase amministrativa e, soprattutto, in quella contenziosa, incombe l’onere di allegare e provare, senza limitazioni di mezzi e di contenuto, la sussistenza di circostanze di fatto tali da allontanare la sua attività dal modello normale al quale i parametri fanno riferimento, sì da giustificare un reddito inferiore a quello che sarebbe stato normale secondo la procedura di accertamento tributario standardizzato, mentre all’ente impositore fa carico la dimostrazione dell’applicabilità dello standard prescelto al caso concreto oggetto di accertamento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2018, n. 31355 – Accertamento fondato sul redditometro – Indici di capacità contributiva e incrementi patrimoniali
il 7 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2018, n. 31355 Imposte dirette – IRPEF – Accertamento – Redditometro – Indici di capacità contributiva e incrementi patrimoniali Ritenuto che L’Agenzia delle entrate ricorre sulla base di unico motivo per la cassazione della sentenza della C.T.R. del Piemonte, indicata in epigrafe, che in controversia su impugnazione di […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 novembre 2018, n. 30795 – La ricostruzione dei i ricavi di una società, secondo la procedura standardizzata, comporta che grava sul sul contribuente l’onere di dimostrare, allegando dati concreti ed elementi precisi, oppure mediante il ricorso a presunzioni semplici, purché ancorate ad elementi gravi, precisi e concordanti, che il risultato raggiunto è incongruente rispetto alla concreta realtà economica che contraddistingue la sua azienda
il 3 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
La ricostruzione dei i ricavi di una società, secondo la procedura standardizzata, comporta che grava sul sul contribuente l’onere di dimostrare, allegando dati concreti ed elementi precisi, oppure mediante il ricorso a presunzioni semplici, purché ancorate ad elementi gravi, precisi e concordanti, che il risultato raggiunto è incongruente rispetto alla concreta realtà economica che contraddistingue la sua azienda
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 novembre 2018, n. 29554 – In tema di accertamento induttivo del reddito di impresa la prova presuntiva dei maggiori ricavi, idonea a fondare l’accertamento con il metodo analitico-induttivo di cui all’art. 39, primo comma, lett. d), del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, può essere desunta da una condotta commerciale anomala del contribuente
il 23 Novembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
In tema di accertamento induttivo del reddito di impresa la prova presuntiva dei maggiori ricavi, idonea a fondare l’accertamento con il metodo analitico-induttivo di cui all’art. 39, primo comma, lett. d), del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, può essere desunta da una condotta commerciale anomala del contribuente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 novembre 2018, n. 29067 – In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora l’ufficio determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, la prova documentale contraria ammessa per il contribuente deve anche dimostrare che la spesa per incrementi patrimoniali sostenuta proprio con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, e non già con qualsiasi altro reddito dichiarato
il 19 Novembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
in tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora l’ufficio determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, la prova documentale contraria ammessa per il contribuente dall’art. 38, sesto comma, del d.P.R. n. 600 del 1973 non riguarda la sola disponibilità di redditi ovvero di redditi esenti o di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, ma anche l’essere stata la spesa per incrementi patrimoniali sostenuta proprio con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, e non già con qualsiasi altro reddito dichiarato
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