In tema di legittimo affidamento del contribuente di fronte all’azione dell’Amministrazione finanziaria costituisce situazione tutelabile quella caratterizzata: a) da un’apparente legittimità e coerenza dell’attività dell’Amministrazione finanziaria in senso favorevole al contribuente; b) dalla buona fede del contribuente, rilevabile dalla sua condotta, in quanto connotata dall’assenza di qualsiasi violazione del dovere di correttezza gravante sul medesimo; c) dall’eventuale esistenza di circostanze specifiche e rilevanti, idonee ad indicare la sussistenza dei due presupposti che precedono
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 luglio 2019, n. 18618 – In tema di legittimo affidamento del contribuente di fronte all’azione dell’Amministrazione finanziaria costituisce situazione tutelabile quella caratterizzata: a) da un’apparente legittimità e coerenza dell’attività dell’Amministrazione finanziaria in senso favorevole al contribuente; b) dalla buona fede del contribuente, rilevabile dalla sua condotta, in quanto connotata dall’assenza di qualsiasi violazione del dovere di correttezza gravante sul medesimo; c) dall’eventuale esistenza di circostanze specifiche e rilevanti, idonee ad indicare la sussistenza dei due presupposti che precedono
il 3 Agosto, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 luglio 2019, n. 20071 – In tema di IVA, l’omissione o il ritardo del pagamento dell’imposta in pendenza del giudizio risulta sanzionato dall’art. 13 del d.lgs 18 dicembre 1997 n. 471, fino al 9 giugno 2001, momento in cui i commi dal secondo al quinto dell’art. 60 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, che rendevano possibile tale ipotesi di riscossione, sono stati abrogati dall’art. 37 del d.lgs 26 febbraio 1999, n. 46, come modificato dall’art. 2 del d. lgs n. 27 aprile 2001, n. 193
il 27 Luglio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
In tema di IVA, l’omissione o il ritardo del pagamento dell’imposta in pendenza del giudizio risulta sanzionato dall’art. 13 del d.lgs 18 dicembre 1997 n. 471, fino al 9 giugno 2001, momento in cui i commi dal secondo al quinto dell’art. 60 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, che rendevano possibile tale ipotesi di riscossione, sono stati abrogati dall’art. 37 del d.lgs 26 febbraio 1999, n. 46, come modificato dall’art. 2 del d. lgs n. 27 aprile 2001, n. 193
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 luglio 2019, n. 18362 – In tema di tributi doganali, come precisato dalla giurisprudenza comunitaria, lo stato soggettivo di buona fede dell’importatore richiesto dall’art. 220, n. 2, lett. b), del Regolamento CEE n. 2913 del 1992 (Codice doganale comunitario) ai fini dell’esenzione della contabilizzazione ‘a posteriori’ dei dazi, può essere invocato solo se l’errore dell’autorità sia di natura tale da non poter essere ragionevolmente rilevato da un debitore di buona fede
il 13 Luglio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, DIRITTI DOGANALI, SANZIONI
In tema di tributi doganali, come precisato dalla giurisprudenza comunitaria, lo stato soggettivo di buona fede dell’importatore richiesto dall’art. 220, n. 2, lett. b), del Regolamento CEE n. 2913 del 1992 (Codice doganale comunitario) ai fini dell’esenzione della contabilizzazione ‘a posteriori’ dei dazi, può essere invocato solo se l’errore dell’autorità sia di natura tale da non poter essere ragionevolmente rilevato da un debitore di buona fede
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 luglio 2019, n. 18003 – In tema di estensione al credito per sanzioni civili degli effetti degli atti interruttivi posti in essere con riferimento al credito contributivo, hanno precisato che sotto il profilo normativo, le somme aggiuntive appartengono alla categoria delle sanzioni civili, vengono applicate automaticamente in caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi assicurativi e consistono in una somma ex lege predeterminata il cui relativo credito sorge de iure alla scadenza del termine legale per il pagamento del debito contributivo, in relazione al periodo di contribuzione
il 12 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, SANZIONI
in tema di estensione al credito per sanzioni civili degli effetti degli atti interruttivi posti in essere con riferimento al credito contributivo, hanno precisato che sotto il profilo normativo, le somme aggiuntive appartengono alla categoria delle sanzioni civili, vengono applicate automaticamente in caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi assicurativi e consistono in una somma ex lege predeterminata il cui relativo credito sorge de iure alla scadenza del termine legale per il pagamento del debito contributivo, in relazione al periodo di contribuzione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 luglio 2019, n. 18297 – Nullità processuale della sentenza di annullamento delle sanzioni resa in extrapetizione
il 10 Luglio, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 luglio 2019, n. 18297 Tributi – Contenzioso tributario – Sentenza – Pronuncia di annullamento delle sanzioni resa in extrapetizione – Nullità processuale della sentenza Costituito il contraddittorio camerale ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c., come integralmente sostituito dal comma 1, lett. e), dell’art. 1 – bis del d.l. n. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 06 giugno 2019, n. 15359 – L’art. 16, comma 3, d.lgs. n. 472 del 1997 prevede che, in caso di irrogazione di sanzione, il contribuente può «definire la controversia con il pagamento di un importo pari ad un terzo della sanzione indicata», che deve essere effettuato «entro il termine previsto per la proposizione del ricorso», ossia 60 giorni ed in caso di bonifico bancario è necessario che il creditore entri nella materiale disponibilità del denaro
il 28 Giugno, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
L’art. 16, comma 3, d.lgs. n. 472 del 1997 prevede che, in caso di irrogazione di sanzione, il contribuente può «definire la controversia con il pagamento di un importo pari ad un terzo della sanzione indicata», che deve essere effettuato «entro il termine previsto per la proposizione del ricorso», ossia 60 giorni ed in caso di bonifico bancario è necessario che il creditore entri nella materiale disponibilità del denaro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 giugno 2019, n. 16710 – Nell’ordinamento tributario per gli obblighi della società scissa, riferibili a periodi di imposta anteriori alla data di efficacia della scissione, risponde non soltanto la società scissa ma anche la società beneficiaria
il 26 Giugno, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, RISCOSSIONE, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 giugno 2019, n. 16710 Tributi – Accertamento – Riscossione – Cartella di pagamento – Società co-obbligata in solido – Beneficiaria di scissione parziale Fatti rilevanti e ragioni della decisione 1. Equitalia Sud spa propone tre motivi di ricorso per la cassazione della sentenza n. 1706/46/111 del 18 febbraio 2014, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 giugno 2019, n. 16039 – In tema di opposizione a sanzioni amministrative, nel regime introdotto dal d.lgs. 2 febbraio 2006, n. 40, l’ordinanza emessa ai sensi dell’art. 23, primo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689 in caso di tardiva proposizione del ricorso non è impugnabile con ricorso per cassazione ma con l’appello
il 19 Giugno, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI
In tema di opposizione a sanzioni amministrative, nel regime introdotto dal d.lgs. 2 febbraio 2006, n. 40, l’ordinanza emessa ai sensi dell’art. 23, primo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689 in caso di tardiva proposizione del ricorso non è impugnabile con ricorso per cassazione ma con l’appello, allo stesso modo dell’ordinanza di convalida emessa ai sensi del quinto comma in caso di mancata comparizione dell’opponente alla prima udienza, non assumendo alcun rilievo la mancata modificazione del primo comma da parte dell’art. 26 del d.lgs. n. 40 cit., in quanto l’appello costituisce il mezzo generale d’impugnazione delle decisioni rese nei giudizi di opposizione a sanzioni amministrative, avendo il legislatore inteso, in attuazione della delega conferita con legge 14 maggio 2005, n. 80, ridurre il numero dei casi di immediata ricorribilità per cassazione, al fine di rafforzare la funzione nomofilattica della Suprema Corte, come ritenuto dalla Corte costituzionale con sentenza n. 98 del 2008
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