Si, dal 1° giugno 2017 ai redditi derivanti dalle cosiddette “locazioni brevi” (quelle di durata non superiore a 30 giorni) è possibile applicare le disposizioni in materia di “cedolare secca sugli affitti”, cioè il regime di tassazione previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 23/2011.
Pertanto, il locatore può scegliere di pagare l’imposta sostitutiva del 21%, invece dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale.
Questa possibilità è prevista sia quando il contratto è concluso direttamente dal proprietario dell’immobile sia quando per la sua stipula o per il pagamento del canone interviene un soggetto che esercita attività di intermediazione immobiliare o che gestisce un portale telematico.

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