nel reato di omesso versamento dei contributi, l’imputato può invocare la assoluta impossibilità di adempiere il debito di imposta, quale causa di esclusione della responsabilità penale, a condizione che provveda ad assolvere gli oneri di allegazione concernenti sia il profilo della non imputabilità a lui medesimo della crisi economica che ha investito l’azienda, sia l’aspetto della impossibilità di fronteggiare la crisi di liquidità tramite il ricorso a misure idonee, da valutarsi in concreto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 36278 depositata il 21 agosto 2019 – Nel reato di omesso versamento dei contributi, l’imputato può invocare la assoluta impossibilità di adempiere il debito di imposta, quale causa di esclusione della responsabilità penale, a condizione che provveda ad assolvere gli oneri di allegazione concernenti sia il profilo della non imputabilità a lui medesimo della crisi economica che ha investito l’azienda, sia l’aspetto della impossibilità di fronteggiare la crisi di liquidità tramite il ricorso a misure idonee, da valutarsi in concreto
il 28 Agosto, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 25739 depositata il 11 giugno 2019 – La nullità assoluta ed insanabile della citazione dell’imputato, ai sensi dell’art. 179 cod. proc. pen., ricorre soltanto nel caso in cui la notificazione della citazione sia stata omessa o quando, eseguita in forme diverse da quelle prescritte, risulti inidonea a determinare la conoscenza effettiva dell’atto da parte dell’imputato, mentre non ricorre nei casi in cui risultino violate le regole relative alla modalità di esecuzione della notifica, per i quali è applicabile la sanatoria di cui all’art. 184 cod. proc. pen.
il 23 Agosto, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, NOTIFICHE
la nullità assoluta ed insanabile della citazione dell’imputato, ai sensi dell’art. 179 cod. proc. pen., ricorre soltanto nel caso in cui la notificazione della citazione sia stata omessa o quando, eseguita in forme diverse da quelle prescritte, risulti inidonea a determinare la conoscenza effettiva dell’atto da parte dell’imputato, mentre non ricorre nei casi in cui risultino violate le regole relative alla modalità di esecuzione della notifica, per i quali è applicabile la sanatoria di cui all’art. 184 cod. proc. pen.
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 25730 depositata il 11 giugno 2019 – In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali, l’ammissione al pagamento rateale del debitore che non ha provveduto all’integrale versamento del dovuto non esclude l’esistenza del reato, non incidendo l’intervenuta novazione sul disvalore penale del fatto
il 23 Agosto, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, CONTRIBUTI PREV, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali, l’ammissione al pagamento rateale del debitore che non ha provveduto all’integrale versamento del dovuto non esclude l’esistenza del reato, non incidendo l’intervenuta novazione sul disvalore penale del fatto
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 25836 depositata il 12 giugno 2019 – Nelle società di capitale, gli obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni posti dalla legge a carico del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti del consiglio di amministrazione, salvo il caso di delega validamente conferita della posizione di garanzia
il 23 Agosto, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Nelle società di capitale, gli obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni posti dalla legge a carico del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti del consiglio di amministrazione, salvo il caso di delega validamente conferita della posizione di garanzia
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 26196 depositata il 13 giugno 2019 – Ai fini della configurabilità dei reati in materia di I.V.A., la determinazione della base imponibile, e della relativa imposta evasa, deve avvenire solo sulla base dei costi effettivamente documentati, non rilevando l’eventuale sussistenza di costi non documentati
il 23 Agosto, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
ai fini della configurabilità dei reati in materia di I.V.A., la determinazione della base imponibile, e della relativa imposta evasa, deve avvenire solo sulla base dei costi effettivamente documentati, non rilevando l’eventuale sussistenza di costi non documentati
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 26287 depositata il 14 giugno 2019 – Il destinatario di una fattura per un’operazione oggettivamente inesistente non può esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta in carenza del suo presupposto e cioè dell’acquisto di beni e servizi nell’esercizio dell’impresa
il 23 Agosto, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il destinatario di una fattura per un’operazione oggettivamente inesistente non può esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta in carenza del suo presupposto e cioè dell’acquisto di beni e servizi nell’esercizio dell’impresa
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 26271 depositata il 14 giugno 2019 – Il reato di violazione degli obblighi inerenti l’informazione e la formazione del lavoratore sono da ritenersi di durata poiché il pericolo per l’incolumità del lavoratore permane nel tempo, e continua in capo al datore di lavoro l’obbligo all’Informazione e alla corretta formazione
il 23 Agosto, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il reato di violazione degli obblighi inerenti l’informazione e la formazione del lavoratore sono da ritenersi di durata poiché il pericolo per l’incolumità del lavoratore permane nel tempo, e continua in capo al datore di lavoro l’obbligo all’Informazione e alla corretta formazione
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 26575 depositata il 17 giugno 2019 – Nelle attività pericolose consentite, laddove sia impossibile eliminare il pericolo, l’obbligo di evitare l’evento si rafforza perché la sua prevedibilità è intrinseca al tipo di attività svolta, con la conseguenza che la prudenza, la diligenza e la perizia nel precostituire condizioni idonee ad evitare (o diminuire) il rischio debbono essere maggiori e non possono eludere l’osservanza delle norme specificamente poste a tutela della sua evitabilità
il 22 Agosto, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Nelle attività pericolose consentite, laddove sia impossibile eliminare il pericolo, l’obbligo di evitare l’evento si rafforza perché la sua prevedibilità è intrinseca al tipo di attività svolta, con la conseguenza che la prudenza, la diligenza e la perizia nel precostituire condizioni idonee ad evitare (o diminuire) il rischio debbono essere maggiori e non possono eludere l’osservanza delle norme specificamente poste a tutela della sua evitabilità
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