CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 ottobre 2022, n. 29641
Professionista – Avvocato – Svolgimento di attività incompatibile con l’esercizio della professione – Contributi integrativi – Versamento – Inefficacia ai fini pensionistici – Diritto alla restituzione – Esclusione
Rilevato in fatto
che, con sentenza depositata il 26.5.2016, la Corte d’appello di Milano, in riforma della pronuncia di primo grado, ha condannato la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense a restituire all’avv. G. M. i contributi integrativi versati nel periodo 2000-2006, che la Cassa medesima aveva dichiarato inefficace ai fini pensionistici a causa del contemporaneo svolgimento da parte del professionista di attività incompatibile con l’esercizio della professione di avvocato;
che avverso tale pronuncia la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense ha proposto ricorso per cassazione, deducendo quattro motivi di censura;
che l’avv. G. M. ha resistito con controricorso;
che entrambe le parti hanno depositato memoria;
Considerato in diritto
che, con il primo motivo, la ricorrente denuncia violazione e falsa applicazione degli artt. 11, I. n. 576/1980, e 2033 c.c., per avere la Corte di merito ritenuto che, una volta dichiarata l’inefficacia ai fini pensionistici dei contributi versati negli anni durante i quali il professionista aveva svolto attività incompatibile con l’esercizio della professione, l’obbligo di restituzione concernesse non soltanto i contributi soggettivi e di maternità, ma altresì i contributi integrativi;
che, con il secondo motivo, la ricorrente lamenta violazione e falsa applicazione degli artt. 11 e 22, I. n. 576/1980, e 2-3, I. n. 319/1975, in relazione agli artt. 12 prel. c.c. e 2033 c.c. nonché degli artt. 1362 e 1364 c.c., per avere la Corte territoriale ritenuto che l’obbligo di restituzione dei contributi integrativi potesse farsi discendere dagli artt. 22, I. n. 576/1980, e dall’art. 4 del Regolamento generale della Cassa;
che, con il terzo motivo, la ricorrente si duole di violazione e falsa applicazione degli artt. 24 e 37, r.d. n. 1578/1933, 11, I. n. 576/1980, e 2033 c.c., per avere la Corte di merito ritenuto che la fattispecie per cui è causa fosse accostabile a quella in cui la restituzione dei contributi consegua ad un provvedimento di cancellazione dall’Albo degli Avvocati disposto dal competente Consiglio dell’Ordine;
che, con il quarto motivo, la ricorrente deduce violazione degli artt. 99 e 112 c.p.c., nonché degli artt. 414, 342, 345, 434 e 437 c.p.c., per avere la Corte territoriale disposto la restituzione dei contributi integrativi in assenza di alcuno specifico accertamento di una situazione di incompatibilità con l’iscrizione all’Albo;
che i motivi possono essere esaminati congiuntamente, in considerazione dell’intima connessione delle censure, e sono fondati, dovendo darsi continuità al principio di diritto secondo cui in tutti i casi in cui il professionista abbia diritto alla restituzione dei contributi versati alla Cassa di Previdenza e Assistenza Forense in ragione dell’inefficacia ai fini pensionistici dell’anno o degli anni cui essi si riferiscono, l’obbligo di rimborso concerne soltanto i contributi soggettivi, non anche i contributi integrativi, per i quali non è previsto il diritto alla restituzione, in coerenza con la funzione solidaristica degli stessi (così Cass. n. 30571 del 2019, seguita sul punto da Cass. nn. 14883 e 24141 del 2020, 9645 del 2022);
che, non essendosi i giudici territoriali attenuti all’anzidetto principio di diritto, la sentenza impugnata va cassata e, non apparendo necessari ulteriori accertamenti di fatto, la causa va decisa nel merito con il rigetto della domanda proposta dall’avv. G. M.;
che, essendosi consolidato l’anzidetto principio di diritto solo in epoca successiva alla proposizione della domanda, sono da reputarsi sussistenti giusti motivi per compensare le spese dell’intero processo;
P.Q.M.
accoglie il ricorso. Cassa la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, rigetta la domanda proposta dall’avv. G. M.. Compensa le spese dell’intero processo.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 08 settembre 2021, n. 24152 - In tema di accertamento delle imposte sui redditi e dell'IVA, tutti i movimenti sui conti bancari del contribuente, siano essi accrediti che addebiti, si presumono, ai sensi dell'art.32,…
- CORTE di CASSAZIONE - Ordinanza n. 24621 depositata il 14 agosto 2023 - L'obbligo di comunicazione dell'ammontare del reddito professionale alla Cassa di previdenza è correlato all'iscrizione alla Cassa medesima, a prescindere dalla nazionalità, e «non…
- CORTE di CASSAZIONE - Ordinanza n. 22056 depositata il 24 luglio 2023 - Gli ingegneri e gli architetti, che siano iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie e che non possano conseguentemente iscriversi all’INARCASSA, rimanendo obbligati verso…
- CORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 48674 depositata il 22 dicembre 2022 - In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, ai fini del riconoscimento dell'indennizzo può anche prescindersi dalla sussistenza di un "errore giudiziario",…
- Lo "slittamento" di dodici mesi per il conseguimento del diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia opera non solo per i soggetti che, a far tempo dal gennaio 2011, maturino tale diritto a sessant'anni se donne e a sessantacinque anni se uomini,…
- CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 375 depositata il 10 gennaio 2023 - La speciale azione di regresso spettante "jure proprio" all'INAIL ai sensi degli artt. 10 ed 11 del d.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124, esperibile nei confronti del datore di lavoro, si…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- ISA 2024 le cause di esclusione per l’anno 2
La legge istitutiva degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) ha una…
- Il diritto riconosciuto dall’uso aziendale n
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10120 depositat…
- L’indennità sostitutiva di ferie non godute
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9009 depositata…
- Il giudice tributario è tenuto a valutare la corre
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5894 deposi…
- Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…