CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 ottobre 2021, n. 28250 – La ricerca della comune volontà negoziale delle parti di un contratto costituisce un accertamento di fatto riservato al giudice di merito, e le relative censure, per essere esaminabili da questa Corte, devono essere proposte sotto il profilo della mancata osservanza dei criteri ermeneutici dettati dagli articoli da 1362 a 1371 cod. civ. o del vizio motivazionale, non potendosi neppure risolvere nella mera contrapposizione tra l’interpretazione sostenuta dal ricorrente e quella accolta dalla sentenza impugnata