CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 27525 depositata il 28 settembre 2023 – L’assorbimento di una domanda in senso proprio ricorra quando la decisione sulla domanda assorbita divenga superflua, per difetto sopravvenuto di interesse della parte che, con la pronuncia sulla domanda assorbente, abbia conseguito la tutela richiesta nel modo più pieno, mentre quello in senso improprio sia ravvisabile quando la decisione assorbente escluda la necessità o la possibilità di provvedere sulle altre questioni, ovvero comporti un implicito rigetto di altre domande; sicché, l’assorbimento erroneamente dichiarato si traduce in una omessa pronunzia