Assegnazione alle Sezioni Unite per la risoluzione sul contrasto se, nel procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di oneri condominiali, il limite alla rilevabilità, anche d’ufficio, dell’invalidità delle sottostanti delibere debba, o meno, operare allorché si tratti di vizi implicanti la loro nullità (e non annullabilità), trattandosi dell’applicazione di atti la cui validità rappresenta un elemento costitutivo della domanda
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 24476 depositata il 1° ottobre 2019 – Assegnazione alle Sezioni Unite per la risoluzione sul contrasto se, nel procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di oneri condominiali, il limite alla rilevabilità, anche d’ufficio, dell’invalidità delle sottostanti delibere debba, o meno, operare allorché si tratti di vizi implicanti la loro nullità (e non annullabilità), trattandosi dell’applicazione di atti la cui validità rappresenta un elemento costitutivo della domanda
il 27 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Corte di Cassazione sentenza n. 24628 depositata il 2 ottobre 2019 – Nel ricorso per cassazione il vizio della violazione e falsa applicazione della legge deve essere, a pena d’inammissibilità, dedotto mediante la specifica indicazione delle affermazioni in diritto contenute nella sentenza gravata che motivatamente si assumano in contrasto con le norme regolatrici della fattispecie o con l’interpretazione delle stesse fornita dalla giurisprudenza di legittimità o dalla prevalente dottrina
il 26 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
Nel ricorso per cassazione il vizio della violazione e falsa applicazione della legge deve essere, a pena d’inammissibilità, dedotto mediante la specifica indicazione delle affermazioni in diritto contenute nella sentenza gravata che motivatamente si assumano in contrasto con le norme regolatrici della fattispecie o con l’interpretazione delle stesse fornita dalla giurisprudenza di legittimità o dalla prevalente dottrina
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 25433 depositata il 10 ottobre 2019 – Il comproprietario non locatore può ratificare l’operato del gestore e, in forza del combinato disposto dell’art. 2032 c.c., e art. 1705 c.c., comma 2, conseguentemente esigere dal conduttore, nel contraddittorio con il comproprietario locatore, la quota del canone corrispondente alla sua quota di proprietà indivisa
il 26 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Il comproprietario non locatore può ratificare l’operato del gestore e, in forza del combinato disposto dell’art. 2032 c.c., e art. 1705 c.c., comma 2, conseguentemente esigere dal conduttore, nel contraddittorio con il comproprietario locatore, la quota del canone corrispondente alla sua quota di proprietà indivisa
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 26042 depositata il 15 ottobre 2019 – Illegittimità della ripartizione delle spese condominiali in base a prassi diverse dalle tabelle millesimali anche se consolidate nel tempo ed è del tutto irrilevante il consenso tacito dei singoli fino a quando non interviene una valida deliberazione di modifica
il 26 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Illegittimità della ripartizione delle spese condominiali in base a prassi diverse dalle tabelle millesimali anche se consolidate nel tempo ed è del tutto irrilevante il consenso tacito dei singoli fino a quando non interviene una valida deliberazione di modifica
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 ottobre 2019, n. 26962 – Il vizio relativo all’incongruità della motivazione di cui all’art. n. 360, n. 5, cod. proc. civ., comporta un giudizio sulla ricostruzione del fatto giuridicamente rilevante e sussiste quando il percorso argomentativo adottato nella sentenza di merito presenti lacune ed incoerenze tali da impedire l’individuazione del criterio logico posto a fondamento della decisione
il 25 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
Il vizio relativo all’incongruità della motivazione di cui all’art. n. 360, n. 5, cod. proc. civ., comporta un giudizio sulla ricostruzione del fatto giuridicamente rilevante e sussiste quando il percorso argomentativo adottato nella sentenza di merito presenti lacune ed incoerenze tali da impedire l’individuazione del criterio logico posto a fondamento della decisione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 ottobre 2019, n. 26967 – La notifica della sentenza a fini esecutivi eve essere sempre effettuata alla parte personalmente e questa regola non trova eccezioni neppure quando la parte è una Pubblica Amministrazione
il 24 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
La notifica della sentenza a fini esecutivi eve essere sempre effettuata alla parte personalmente e questa regola non trova eccezioni neppure quando la parte è una Pubblica Amministrazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 ottobre 2019, n. 26965 – La parte vittorioso nel giudizio ha la facoltà di chiedere, in ogni caso, al giudice superiore di dare alle questioni controverse una soluzione più corretta
il 24 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
La parte vittorioso nel giudizio ha la facoltà di chiedere, in ogni caso, al giudice superiore di dare alle questioni controverse una soluzione più corretta
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2019, n. 26468 – Nel contratto di prestazione d’opera intellettuale, come nelle altre ipotesi di lavoro autonomo, l’onerosità è elemento normale, anche se non essenziale, sicché, per esigere il pagamento, il professionista deve provare il conferimento dell’incarico e l’adempimento dello stesso, e non anche la pattuizione di un corrispettivo, mentre è onere del committente dimostrare l’eventuale accordo sulla gratuità della prestazione
il 21 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
Nel contratto di prestazione d’opera intellettuale, come nelle altre ipotesi di lavoro autonomo, l’onerosità è elemento normale, anche se non essenziale, sicché, per esigere il pagamento, il professionista deve provare il conferimento dell’incarico e l’adempimento dello stesso, e non anche la pattuizione di un corrispettivo, mentre è onere del committente dimostrare l’eventuale accordo sulla gratuità della prestazione
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