CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2021, n. 10855 Tributi – Accertamento – Sanzioni accessorie – Vendita senza emissione dello scontrino fiscale – Sospensione dell’attività Fatti di causa A.S., esercente l’attività di panificatore e vendita di prodotti di panetteria, impugnava il provvedimento, notificato il 6 marzo 2007, con cui l’Agenzia delle entrate disponeva la […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2021, n. 10855 – Sospensione dell’attività per vendita senza emissione dello scontrino fiscale
il 26 Aprile, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 marzo 2021, n. 7301 – Le modalità di determinazione delle sanzioni previste, ad esempio, dagli artt. 5, comma 4, e 6, comma 1, del d.lgs. n. 471 del 1997, che le ragguagliano ad una forbice dal cento al duecento per cento della differenza rispetto all’imposta dovuta e dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio, eccedono il limite necessario per assicurare l’esatta riscossione dell’imposta ed evitare l’evasione attesa l’entità minima della percentuale fissata per la maggiorazione e l’impossibilità di adeguarla alle circostanze specifiche di ogni singolo caso, per cui vanno disapplicate in quanto contrarie al diritto comunitario
il 24 Marzo, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
Le modalità di determinazione delle sanzioni previste, ad esempio, dagli artt. 5, comma 4, e 6, comma 1, del d.lgs. n. 471 del 1997, che le ragguagliano ad una forbice dal cento al duecento per cento della differenza rispetto all’imposta dovuta e dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio, eccedono il limite necessario per assicurare l’esatta riscossione dell’imposta ed evitare l’evasione attesa l’entità minima della percentuale fissata per la maggiorazione e l’impossibilità di adeguarla alle circostanze specifiche di ogni singolo caso, per cui vanno disapplicate in quanto contrarie al diritto comunitario
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 marzo 2021, n. 7629 – In tema di sanzioni amministrative tributarie, l’incertezza normativa oggettiva che deve essere distinta dalla ignoranza incolpevole del diritto, come si evince dall’art. 6 del d.lgs. 472 del 1997, è caratterizzata dalla impossibilità di individuare con sicurezza ed univocamente la norma giuridica nel cui ambito il caso di specie è sussumibile e può essere desunta da alcuni “indici”
il 22 Marzo, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario, SANZIONI
In tema di sanzioni amministrative tributarie, l’incertezza normativa oggettiva che deve essere distinta dalla ignoranza incolpevole del diritto, come si evince dall’art. 6 del d.lgs. 472 del 1997, è caratterizzata dalla impossibilità di individuare con sicurezza ed univocamente la norma giuridica nel cui ambito il caso di specie è sussumibile e può essere desunta da alcuni “indici”
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 marzo 2021, n. 7301 – In tema di sanzioni amministrative tributarie, la mancanza di evasione o di detrazione fiscalmente illegittime non è ininfluente, alla luce dei principi affermati dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, ai fini della determinazione della correlata sanzione, potendo assumere rilievo in relazione al parametro della proporzionalità
il 18 Marzo, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
In tema di sanzioni amministrative tributarie, la mancanza di evasione o di detrazione fiscalmente illegittime non è ininfluente, alla luce dei principi affermati dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, ai fini della determinazione della correlata sanzione, potendo assumere rilievo in relazione al parametro della proporzionalità
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 marzo 2021, n. 6593 – In tema di sanzioni amministrative per la violazione di norme tributarie, ai fini dell’affermazione di responsabilità del contribuente, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 472 del 1997, è sufficiente una condotta cosciente e volontaria, senza che occorra, da parte dell’Amministrazione finanziaria, la concreta dimostrazione del dolo o della colpa (o di un intento fraudolento) o ancora di una “volontà diretta alla evasione”, atteso che la norma pone una presunzione di colpa per l’atto vietato a carico di colui che lo abbia commesso
il 17 Marzo, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
In tema di sanzioni amministrative per la violazione di norme tributarie, ai fini dell’affermazione di responsabilità del contribuente, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 472 del 1997, è sufficiente una condotta cosciente e volontaria, senza che occorra, da parte dell’Amministrazione finanziaria, la concreta dimostrazione del dolo o della colpa (o di un intento fraudolento) o ancora di una “volontà diretta alla evasione”, atteso che la norma pone una presunzione di colpa per l’atto vietato a carico di colui che lo abbia commesso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 febbraio 2021, n. 5164 – In tema di sanzioni, nella vigenza dell’art. 11, commi 1 e 2, del d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, anteriore all’introduzione dell’art. 7 del d.l. 30 settembre 2003, n. 269, conv. con modif. in l. 24 novembre 2003, n. 326, sebbene la funzione ed i poteri gestionali dell’amministratore delegato di una società dotata di personalità giuridica possano astrattamente ricondurre alla sua persona le condotte che materializzano il compimento degli atti illegittimi, compresa la materiale formazione dell’atto illegale, il principio di personalizzazione della sanzione esclude l’automatica corrispondenza tra la funzione in sé rivestita e l’imputazione delle condotte illecite, essendo al contrario necessaria un’indagine quanto meno sufficiente a identificare gli elementi di base da cui evincere l’addebitabilità delle violazioni all’amministratore
il 3 Marzo, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
In tema di sanzioni, nella vigenza dell’art. 11, commi 1 e 2, del d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, anteriore all’introduzione dell’art. 7 del d.l. 30 settembre 2003, n. 269, conv. con modif. in l. 24 novembre 2003, n. 326, sebbene la funzione ed i poteri gestionali dell’amministratore delegato di una società dotata di personalità giuridica possano astrattamente ricondurre alla sua persona le condotte che materializzano il compimento degli atti illegittimi, compresa la materiale formazione dell’atto illegale, il principio di personalizzazione della sanzione esclude l’automatica corrispondenza tra la funzione in sé rivestita e l’imputazione delle condotte illecite, essendo al contrario necessaria un’indagine quanto meno sufficiente a identificare gli elementi di base da cui evincere l’addebitabilità delle violazioni all’amministratore
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 febbraio 2021, n. 4806 – In tema di agevolazioni “prima casa”, l’art. 33 del d.lgs. n. 175 del 2014, che ha allineato la disciplina in materia d’IVA a quella prevista per l’imposta di registro, pur non potendo trovare applicazione, quanto alla debenza del tributo, agli atti negoziali anteriori alla data della sua entrata in vigore e, cioè, al 1 gennaio 2014, può, tuttavia, rispetto ad essi, spiegare effetti a fini sanzionatori, in applicazione del principio del “favor rei”
il 1 Marzo, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
In tema di agevolazioni “prima casa”, l’art. 33 del d.lgs. n. 175 del 2014, che ha allineato la disciplina in materia d’IVA a quella prevista per l’imposta di registro, pur non potendo trovare applicazione, quanto alla debenza del tributo, agli atti negoziali anteriori alla data della sua entrata in vigore e, cioè, al 1 gennaio 2014, può, tuttavia, rispetto ad essi, spiegare effetti a fini sanzionatori, in applicazione del principio del “favor rei”
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 febbraio 2021, n. 4152 – La sanzione per infedele dichiarazione deve trovare applicazione tutte le volte in cui dalla dichiarazione IVA presentata risulti un’imposta inferiore di oltre un decimo a quella dovuta, ovvero una eccedenza detraibile o rimborsabile superiore di oltre un decimo a quella spettante, senza che occorra che in concreto la dichiarazione inesatta abbia determinato un’evasione dell’imposta ovvero il conseguimento di un rimborso indebito, ed indipendentemente dall’intenzione di frodare il fisco
il 27 Febbraio, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
La sanzione per infedele dichiarazione deve trovare applicazione tutte le volte in cui dalla dichiarazione IVA presentata risulti un’imposta inferiore di oltre un decimo a quella dovuta, ovvero una eccedenza detraibile o rimborsabile superiore di oltre un decimo a quella spettante, senza che occorra che in concreto la dichiarazione inesatta abbia determinato un’evasione dell’imposta ovvero il conseguimento di un rimborso indebito, ed indipendentemente dall’intenzione di frodare il fisco
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