in tema di legittimo affidamento del contribuente di fronte all’azione dell’Amministrazione finanziaria, ai sensi dell’art. 10, commi 1 e 2, dello Statuto del contribuente, costituisce situazione tutelabile quella caratterizzata: a) da un’apparente legittimità e coerenza dell’attività dell’Amministrazione finanziaria, in senso favorevole al contribuente; b) dalla buona fede del contribuente, rilevabile dalla sua condotta, in quanto connotata dall’assenza di qualsiasi violazione del dovere di correttezza gravante sul medesimo; c) dall’eventuale esistenza di circostanze specifiche e rilevanti, idonee a indicare la sussistenza dei due presupposti che precedono
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 febbraio 2019, n. 3745 – In tema d’IVA, l’errata utilizzazione della compensazione in sede di liquidazione periodica, in assenza dei relativi presupposti, non integra una violazione meramente formale, neppure ove il credito d’imposta risulti dovuto in sede di dichiarazione annuale
il 12 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, IVA, SANZIONI
Applicazione delle maggiorazioni degli importi sanzionatori delle violazioni introdotte con l’art. 1, comma 445, della L. n. 145 del 2018 – ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO – Nota 05 febbraio 2019, n. 1148
il 8 Febbraio, 2019in lavorotags: CIRCOLARI LAVORO, SANZIONI
ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO – Nota 05 febbraio 2019, n. 1148 Art. 1, comma 445, lett. e), L. n. 145/2018 – maggiorazioni sanzioni. Nota integrativa alla circolare n. 2/2019 Con la circolare n. 2 del 14 gennaio 2019, sono state fornite indicazioni in merito all’applicazione delle maggiorazioni degli importi sanzionatori delle violazioni introdotte con l’art. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 gennaio 2019, n. 270 – L’illegittima stipulazione di contratti a progetto benché regolarmente denunciati e registrati, ed ancor di più la somministrazione illecita di personale attraverso l’apporto di pseudo volontari o la conclusione di contratti di appalto illeciti concretizzano appunto l’ipotesi di ” evasione contributiva” e non la meno grave fattispecie di ” omissione contributiva”
il 7 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 gennaio 2019, n. 270 Somministrazione irregolare di manodopera – Verbale di accertamento – Evasione contributiva – Opposizione a cartella esattoriale Ritenuto che la Corte d’Appello di Brescia, con sentenza n. 596/2012, ha respinto l’appello principale della Fondazione U.B. ONLUS accogliendo l’appello incidentale dell’Inps proposti avverso la sentenza che aveva […]
Leggi tuttoMINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 31 gennaio 2019, n. 13 – Adeguamento degli importi delle sanzioni amministrative previste dall’art. 10 della legge 29 marzo 1985, n. 113
il 6 Febbraio, 2019in normativatags: NORMATIVA LAVORO, SANZIONI
MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 31 gennaio 2019, n. 13 Adeguamento degli importi delle sanzioni amministrative previste dall’art. 10 della legge 29 marzo 1985, n. 113 Articolo 1 1. Gli importi di cui al primo comma dell’art. 10 della legge 29 marzo 1985, n. 113, così come rideterminati dal decreto di adeguamento dell’8 gennaio 2016, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 gennaio 2019, n. 710 – In tema di sanzioni tributarie, l’esimente prevista dall’art. 6, comma 3, del d.lgs. n. 472 del 1997 si applica in caso di inadempimento al pagamento di un tributo – e, dunque, escluse le violazioni solo formali – imputabile unicamente alla condotta di un soggetto terzo purché il contribuente abbia adempiuto all’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria e non abbia tenuto una condotta colpevole ai ‘sensi dell’art. 5, comma 1, del citato decreto legislativo, nemmeno sotto il profilo della semplice culpa in vigilando
il 6 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, SANZIONI
in tema di sanzioni tributarie, l’esimente prevista dall’art. 6, comma 3, del d.lgs. n. 472 del 1997 si applica in caso di inadempimento al pagamento di un tributo – e, dunque, escluse le violazioni solo formali – imputabile unicamente alla condotta di un soggetto terzo (normalmente l’intermediario cui è stato attribuito l’incarico; oltre che della tenuta della contabilità e dell’effettuazione delle dichiarazioni fiscali, di provvedere ai pagamenti), purché il contribuente abbia adempiuto all’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria e non abbia tenuto una condotta colpevole ai ‘sensi dell’art. 5, comma 1, del citato decreto legislativo, nemmeno sotto il profilo della semplice culpa in vigilando
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 gennaio 2019, n. 739 – In tema di sanzioni amministrative per violazione di norme tributarie sulla emissione degli scontrini fiscali che prevede la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio ovvero dell’esercizio dell’attività medesima nel caso in cui siano state accertate nel corso di un quinquennio tre distinte violazioni dell’obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale, ha carattere speciale rispetto alla norma generale contenuta nell’art. 16, comma terzo, del d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, con la conseguenza che l’irrogazione di detta sanzione non è impedita dalla definizione agevolata prevista da quest’ultima disposizione
il 6 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 gennaio 2019, n. 739 Tributi – Contestazione della mancata emissione di scontrini fiscali – Sanzione accessoria di sospensione dall’esercizio dell’attività – Confermata anche in caso di definizione agevolata delle sanzioni amministrative pecuniarie Rilevato che La Commissione Tributaria Provinciale di Milano accoglieva il ricorso proposto da Alimentari P. S.n.c. di […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 gennaio 2019, n. 2870 – In materia di violazione di norme tributarie, presupposto per la riduzione delle sanzioni ex art. 2, comma 2, del d.lgs. n. 462 del 1997 è l’intervenuto pagamento delle somme dovute a seguito dei controlli automatici nel termine di trenta giorni dalla comunicazione dell’esito della liquidazione ovvero decorrenti dalla notificazione
il 31 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE, SANZIONI
In tema di notificazione delle cartelle di pagamento emesse a seguito di liquidazione delle dichiarazioni dei contribuenti, il rapporto tra la disciplina decadenziale di cui all’art. 1, comma 5 bis del d.l. n. 106 del 2005 e quella prevista dall’art. 25 del d.P.R. n. 602 del 1973 (nel testo novellato dal comma 5 ter dello stesso art. 1) non è in termini di deroga (ad opera della prima) rispetto alla regola (dettata dalla seconda) bensì di disciplina “transitoria” (quella ex art. 1, comma 5 bis) e disciplina “a regime” (art. 25 cit.); sicché, la disciplina dei termini decadenziali prevista dall’indicato art. 1, comma 5 bis non viola le disposizioni di cui agli artt. 1, comma 1, e 3, comma 3, della I. n. 212 del 2000. Queste ultime, comunque, non hanno valenza superiore a quella della legge ordinaria (con la quale sono adottate) e l’art. 1, commi 5 bis e 5 ter, del d.l. n. 106 del 2005, non costituisce legge speciale, tale da apportare una regolazione caso per caso, ma disposizione volta a dettare una disciplina generale, ancorché non solo “a regime” ma anche in via transitoria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 gennaio 2019, n. 2020 – Il rapporto ispettivo dei funzionari dell’ente previdenziale, pur non facendo piena prova fino a querela di falso, è attendibile fino a prova contraria, quando esprime gli elementi da cui trae origine (in particolare, mediante allegazione delle dichiarazioni rese da terzi)
il 24 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI
in tema di riscossione mediante iscrizione a ruolo delle entrate non tributarie ai sensi del d.lgs. n. 46 del 1999, la contestazione dell’assoluta indeterminatezza per mancanza di motivazione della cartella di pagamento integra un’opposizione agli atti esecutivi di cui all’art. 29, comma 2, del d.lgs. n. 46 cit., per la cui regolamentazione rinvia alle forme ordinarie, poiché è diretta a far valere un vizio di forma dell’atto esecutivo, sicché, prima dell’inizio dell’esecuzione, l’opposizione va proposta entro il termine di venti giorni decorrente dalla notificazione della cartella che contiene un estratto del ruolo costituente titolo esecutivo, ai sensi dell’art. 49 del d.P.R. n. 602 del 1973
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