CORTE DI APPELLO MILANO – Ordinanza 31 maggio 2022 Straniero – Reddito di cittadinanza – Requisiti – Residenza nello stato italiano per almeno dieci anni Rileva quanto segue 1) La vicenda processuale. Con ricorso ex artt. 28, decreto legislativo n. 150/2011 e 44 TU immigrazione («Azione civile contro la discriminazione») e 702-bis c.p.c., depositato il […]
Leggi tuttoCORTE DI APPELLO MILANO – Ordinanza 31 maggio 2022 – Reddito di cittadinanza e requisito della residenza nello stato italiano per almeno dieci anni dei cittadini stranieri
il 30 Settembre, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: SENTENZE di MERITO
TRIBUNALE DI COSENZA – Sentenza 14 settembre 2022 – Il principio dettato dall’art. 2070 cc, secondo cui l’appartenenza alla categoria professionale, ai fini dell’applicazione del contratto collettivo si determina secondo l’attività effettivamente esercitata dall’imprenditore, opera nel nostro ordinamento solo per il contratto collettivo ritenuto obbligatorio e non già nei riguardi della contrattazione collettiva di diritto comune, che ha efficacia vincolante limitatamente agli iscritti alle associazioni sindacali stipulanti e a coloro che esplicitamente o implicitamente, al contratto abbiano prestato adesione
il 22 Settembre, 2022in lavoro, TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: lavoro, SENTENZE di MERITO
Il principio dettato dall’art. 2070 cc, secondo cui l’appartenenza alla categoria professionale, ai fini dell’applicazione del contratto collettivo si determina secondo l’attività effettivamente esercitata dall’imprenditore, opera nel nostro ordinamento solo per il contratto collettivo ritenuto obbligatorio e non già nei riguardi della contrattazione collettiva di diritto comune, che ha efficacia vincolante limitatamente agli iscritti alle associazioni sindacali stipulanti e a coloro che esplicitamente o implicitamente, al contratto abbiano prestato adesione
Leggi tuttoTribunale di Reggio Calabria, Prima Sezione Civile, sentenza n. 3621 del 6 maggio 2022 – I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l’escussione degli altri condomini, prevedendo l’art. 63 comma 2 disp. att. c.c. quindi una responsabilità sussidiaria dei condomini non morosi, esclude la solidarietà nel condominio (posto che la solidarietà passiva presuppone oltre alla pluralità dei debitori e la identica causa della obbligazione altresì la indivisibilità della prestazione) ed evidenzia la funzione di rappresentanza del condominio, quale ente di gestione, posizione questa del condominio che non incide sulla singola titolarità dei diritti e delle obbligazioni e rispetto al quale non sorge questione di solidarietà o meno dell’obbligazione. La questione circa la natura solidale ovvero parziaria dell’obbligazione attiene infatti alla responsabilità dei condomini, responsabilità che -come si indica anche nella clausola sopra richiamata che esclude la solidarietà – è di natura parziaria, rispondendo i singoli condomini solo per la rispettiva quota
il 20 Settembre, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: CONDOMINIO, SENTENZE di MERITO
I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l’escussione degli altri condomini, prevedendo l’art. 63 comma 2 disp. att. c.c. quindi una responsabilità sussidiaria dei condomini non morosi, esclude la solidarietà nel condominio (posto che la solidarietà passiva presuppone oltre alla pluralità dei debitori e la identica causa della obbligazione altresì la indivisibilità della prestazione) ed evidenzia la funzione di rappresentanza del condominio, quale ente di gestione, posizione questa del condominio che non incide sulla singola titolarità dei diritti e delle obbligazioni e rispetto al quale non sorge questione di solidarietà o meno dell’obbligazione. La questione circa la natura solidale ovvero parziaria dell’obbligazione attiene infatti alla responsabilità dei condomini, responsabilità che -come si indica anche nella clausola sopra richiamata che esclude la solidarietà – è di natura parziaria, rispondendo i singoli condomini solo per la rispettiva quota
Leggi tuttoTribunale di Tivoli sentenza n. 942 del 12 giugno 2022 – E’ inesistente e non nulla la notifica eseguita telematicamente all’indirizzo di posta elettronica dell’amministratrice del condominio in quanto non ricompreso né nel registro Ini-Pec, né nel Reginde
il 20 Settembre, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: CONDOMINIO, NOTIFICHE, SENTENZE di MERITO
E’ inesistente e non nulla la notifica eseguita telematicamente all’indirizzo di posta elettronica dell’amministratrice del condominio in quanto non ricompreso né nel registro Ini-Pec, né nel Reginde
Leggi tuttoCORTE D’APPELLO DI NAPOLI – Ordinanza 03 febbraio 2022 – Questione di legittimità costituzionale dell’art. 8 del decreto-legge n. 138 del 2001 per violazione degli articoli 2 e 39, comma primo della Costituzione nonché art. 39, comma IV della Costituzione nella parte in cui estende l’efficacia dei contratti aziendali o di prossimità a tutti i lavoratori interessati anche se non firmatari del contratto o appartenenti ad un sindacato non firmatario del contratto collettivo
il 16 Settembre, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: SENTENZE di MERITO
Questione di legittimità costituzionale dell’art. 8 del decreto-legge n. 138 del 2001 per violazione degli articoli 2 e 39, comma primo della Costituzione nonché art. 39, comma IV della Costituzione nella parte in cui estende l’efficacia dei contratti aziendali o di prossimità a tutti i lavoratori interessati anche se non firmatari del contratto o appartenenti ad un sindacato non firmatario del contratto collettivo
Leggi tuttoTRIBUNALE DI PALERMO – Ordinanza 18 agosto 2022 – Natura subordinata del rapporto di lavoro del Rider ed obbligo di tutela dell’integrità psico-fisica del lavoratore ex art. 2087 c.c.
il 14 Settembre, 2022in lavoro, TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: SENTENZE di MERITO, sicurezza sul lavoro
TRIBUNALE DI PALERMO – Ordinanza 18 agosto 2022 Lavoro – Rider – Natura subordinata del rapporto – Obbligo di tutela dell’integrità psico-fisica del lavoratore ex art. 2087 c.c. – Omessa adozione delle misure preventive e protettive per la gestione del rischio caldo – Domanda cautelare – Accoglimento Giova ricordare che presupposti necessari per l’accoglimento della […]
Leggi tuttoTRIBUNALE DI VICENZA – Ordinanza 16 giugno 2022 – Questione di legittimità costituzionale sollevata in relazione all’art. 5, comma 8-bis, decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, nella parte in cui prevede il medesimo trattamento sanzionatorio sia per il delitto di utilizzo di documenti contraffatti o alterati, sia per quelli di contraffazione o alterazione di documenti descritti nella stessa norma, e non invece trattamenti sanzionatori differenziati
il 9 Settembre, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: SENTENZE di MERITO
TRIBUNALE DI VICENZA – Ordinanza 16 giugno 2022 Reati in materia di immigrazione – Reati di cui all’art. 5, comma 8-bis, del decreto legislativo n. 286 del 1998 – Contraffazione o alterazione dei documenti previsti (visto di ingresso o reingresso, proroga del visto, permesso di soggiorno, contratto di soggiorno, carta di soggiorno) – Utilizzo dei […]
Leggi tuttoTRIBUNALE DI VICENZA – Ordinanza 07 aprile 2022, n. 68 – Questione di legittimità costituzionalità dell’art. 7 del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 158 nella parte, in cui modifica l’art. 10-bis, decreto legislativo n. 74/2000, introducendo nella rubrica, dopo la parola «ritenute», le seguenti: «dovute o»; nonché introducendo nel comma 1, dopo la parola «ritenute», le seguenti: «dovute sulla base della stessa dichiarazione o», per contrasto con gli articoli 25 Cost. 76 e 77, comma 1 Cost., in riferimento alla legge delega 11 marzo 2014, n. 23, nonché con l’art. 3 Cost.
il 17 Giugno, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: SANZIONI e REATI PENALI, SENTENZE di MERITO
Questione di legittimità costituzionalità dell’art. 7 del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 158 nella parte, in cui modifica l’art. 10-bis, decreto legislativo n. 74/2000, introducendo nella rubrica, dopo la parola «ritenute», le seguenti: «dovute o»; nonché introducendo nel comma 1, dopo la parola «ritenute», le seguenti: «dovute sulla base della stessa dichiarazione o», per contrasto con gli articoli 25 Cost. 76 e 77, comma 1 Cost., in riferimento alla legge delega 11 marzo 2014, n. 23, nonché con l’art. 3 Cost.
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