SENTENZE di MERITO

TRIBUNALE di UDINE – Sentenza n. 88 depositata il 23 marzo 2023 – Ove il contratto collettivo preveda per l’ipotesi di cessazione dell’appalto a cui sono adibiti i dipendenti un sistema di procedure idonee a consentire l’assunzione degli stessi, con passaggio diretto e immediato alle dipendenze dell’impresa subentrante a seguito della cessazione del rapporto instaurato con l’originario datore di lavoro e mediante la costituzione ex novo di un rapporto di lavoro con un diverso soggetto, detta tutela non esclude, ma si aggiunge a quella apprestata a favore del lavoratore nei confronti del datore di lavoro che ha intimato il licenziamento, con i limiti posti dalla legge all’esercizio del suo potere di recesso, non incidendo sul diritto del lavoratore di impugnare il licenziamento intimatogli per ottenere il riconoscimento della continuità giuridica del rapporto originario

Ove il contratto collettivo preveda per l'ipotesi di cessazione dell'appalto a cui sono adibiti i dipendenti un sistema di procedure idonee a consentire l'assunzione degli stessi, con passaggio diretto e immediato alle dipendenze dell'impresa subentrante a seguito della cessazione del rapporto instaurato con l'originario datore di lavoro e mediante la costituzione ex novo di un rapporto di lavoro con un diverso soggetto, detta tutela non esclude, ma si aggiunge a quella apprestata a favore del lavoratore nei confronti del datore di lavoro che ha intimato il licenziamento, con i limiti posti dalla legge all'esercizio del suo potere di recesso, non incidendo sul diritto del lavoratore di impugnare il licenziamento intimatogli per ottenere il riconoscimento della continuità giuridica del rapporto originario

TRIBUNALE di FOGGIA – Ordinanza del 3 aprile 2023 – La giusta causa di licenziamento è nozione legale rispetto alla quale non sono vincolanti – al contrario che per le sanzioni disciplinari con effetto conservativo – le previsioni dei contratti collettivi, che hanno valenza esemplificativa e non precludono l’autonoma valutazione del giudice di merito in ordine alla idoneità delle specifiche condotte a compromettere il vincolo fiduciario tra datore e lavoratore, con il solo limite che non può essere irrogato un licenziamento per giusta causa quando questo costituisca una sanzione più grave di quella prevista dal contratto collettivo in relazione ad una determinata infrazione

La giusta causa di licenziamento è nozione legale rispetto alla quale non sono vincolanti - al contrario che per le sanzioni disciplinari con effetto conservativo - le previsioni dei contratti collettivi, che hanno valenza esemplificativa e non precludono l'autonoma valutazione del giudice di merito in ordine alla idoneità delle specifiche condotte a compromettere il vincolo fiduciario tra datore e lavoratore, con il solo limite che non può essere irrogato un licenziamento per giusta causa quando questo costituisca una sanzione più grave di quella prevista dal contratto collettivo in relazione ad una determinata infrazione

TRIBUNALE DI COSENZA – Sentenza n. 457 depositata il 16 marzo 2023 – Per le professioni sanitarie, la carenza del titolo abilitativo specifico e della relativa iscrizione all’albo producono la totale illiceità dello svolgimento di fatto di mansioni superiori e rendono inesigibile il diritto alla corrispondente maggiore retribuzione ai sensi dell’art. 2126 cod. civ.

Per le professioni sanitarie, la carenza del titolo abilitativo specifico e della relativa iscrizione all'albo producono la totale illiceità dello svolgimento di fatto di mansioni superiori e rendono inesigibile il diritto alla corrispondente maggiore retribuzione ai sensi dell'art. 2126 cod. civ.

TRIBUNALE DI CATANZARO – Sentenza n. 1799 del 17 febbraio 2023 – In caso di cessione d’azienda, l’alienante conserva il potere di recesso attribuitogli dalla normativa generale, sicché il trasferimento, sebbene non possa esserne l’unica ragione giustificativa, non può impedire il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, sempre che abbia fondamento nella struttura aziendale autonomamente considerata e non nella connessione con il trasferimento o nella finalità di agevolarlo

In caso di cessione d’azienda, l’alienante conserva il potere di recesso attribuitogli dalla normativa generale, sicché il trasferimento, sebbene non possa esserne l’unica ragione giustificativa, non può impedire il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, sempre che abbia fondamento nella struttura aziendale autonomamente considerata e non nella connessione con il trasferimento o nella finalità di agevolarlo

TRIBUNALE di PAOLA – Sentenza n. 461 del 14 dicembre 2022 – Comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro per prestazione di opera occasionale attraverso il portale INPS dedicato al Libretto di famiglia

TRIBUNALE di PAOLA – Sentenza n. 461 del 14 dicembre 2022 Lavoro - Prestazione di opera occasionale - Comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro - Libretto di Famiglia - Piccole lavorazioni edilizie in abitazione privata - Rigetto Motivi della decisione 1. La presente causa ha ad oggetto l'opposizione all'ordinanza ingiunzione n. 251/2018 emessa dall'Ispettorato [...]

TRIBUNALE DI VICENZA – Sentenza 24 novembre 2022, n. 353 – Impedimento dell’esercizio dei diritti di assemblea e di costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali

TRIBUNALE DI VICENZA - Sentenza 24 novembre 2022, n. 353 Condotta antisindacale - Disconoscimento della vincolatività del CCNL sottoscritto - Impedimento dell’esercizio dei diritti di assemblea e di costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali Premesso che - con ricorso ex art. 28 l. n. 300/1970 F.C. Vicenza, F.C. Vicenza e U.U. Vicenza-Verona hanno agito contro le [...]

TRIBUNALE DI VENEZIA – Decreto 21 novembre 2022 – E’ legittimo che il datore di lavoro limiti l’utilizzazione dei locali aziendali da parte degli estranei, laddove non rientrino tra i soggetti che ex art. 20 L. 300/70 e 58 CCNL abbiano diritto a partecipare all’assemblea stessa

E' legittimo che il datore di lavoro limiti l’utilizzazione dei locali aziendali da parte degli estranei, laddove non rientrino tra i soggetti che ex art. 20 L. 300/70 e 58 CCNL abbiano diritto a partecipare all’assemblea stessa

TRIBUNALE DI PAOLA – Sentenza 28 settembre 2022, n. 257 – Contratto a tempo determinato e legittimità della proroga oltre i 12 mesi in presenza di un’ ordinanza contingibile ed urgente

TRIBUNALE DI PAOLA - Sentenza 28 settembre 2022, n. 257 Rapporto di lavoro - Servizio di raccolta rifiuti - Appalto - Contratto a tempo determinato - Proroga - Illegittimità - Sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato Motivi della decisione 1. Con ricorso del 05.02.2020 i ricorrenti in epigrafe indicati hanno dedotto: [...]

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