Ho letto che la legge di bilancio 2023 ha ampliato le possibilità per l’Agenzia delle entrate di dichiarare cessata d’ufficio una partita Iva. In quali casi può accadere?
Inserito
on
14 Giugno, 2023
I casi in cui l’Agenzia delle entrate può chiudere d’ufficio una partita Iva sono stabiliti dall’articolo 35 (commi da 15-bis a 15-quater) del Dpr 633/1972.
Questa norma è stata di recente modificata dalla legge n. 197/2022 (articolo 1, comma 148), che ha previsto una nuova ipotesi al cui verificarsi è possibile per l’Agenzia, a partire dal 1° gennaio 2023, disporre la cessazione d’ufficio della partita Iva.
In particolare, secondo il nuovo comma 15-bis.1 del citato articolo 35, nell’effettuare le specifiche analisi del rischio connesso al rilascio di nuove partite Iva, l’Agenzia può invitare il contribuente a comparire di persona presso l’ufficio per esibire documentazione idonea a verificare l’effettivo esercizio dell’attività e per dimostrare l’assenza dei profili di rischio individuati. Se il contribuente non si presenta, o in caso di esito negativo dei riscontri fatti sui documenti esibiti, l’ufficio emana provvedimento di cessazione della partita Iva e, contestualmente, irroga la sanzione amministrativa di 3.000 euro.
Per effetto, invece, del comma 15-bis.2, ferma restando la disciplina applicabile nelle ipotesi in cui la cessazione della partita Iva comporti l’esclusione della stessa dalla banca dati dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie, nei casi di cessazione della partita Iva (operata ai sensi dei commi 15-bis e 15-bis.1), lo stesso soggetto può successivamente richiederla solo se presenta polizza fideiussoria o fideiussione bancaria della durata di tre anni dalla data del rilascio e per un importo non inferiore a 50.000 euro. Se le violazioni fiscali sono state commesse prima del provvedimento di cessazione, l’importo della fideiussione deve essere pari alle somme, se superiori a 50.000 euro, dovute a seguito di dette violazioni fiscali, sempre che non sia intervenuto il versamento delle stesse.
Category:
FAQs – tributi
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 17 novembre 2021, n. 35057 - Nel rito del lavoro deve attribuirsi la fede privilegiata dell'atto pubblico sia al verbale di udienza che al dispositivo della sentenza letto in udienza, compresa la relativa intestazione,…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 24580 depositata il 9 agosto 2022 - La sopravvenuta insussistenza di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi, che costituisce sopravvenienza attiva, ai sensi della succitata norma si realizza in tutti i…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 22 giugno 2020, n. 12194 - Nel rito del lavoro, la difformità tra il dispositivo letto in udienza e quello trascritto in calce alla motivazione della sentenza non è causa di nullità laddove, ove la motivazione sia…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 02 ottobre 2019, n. 24632 - Nel caso in cui nel corso del giudizio di legittimità le parti definiscano la controversia con un accordo convenzionale, la Corte deve dichiarare cessata la materia del contendere, con…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 15 luglio 2020, n. 15109 - Qualora «nel corso del giudizio di legittimità le parti definiscano la controversia con un accordo convenzionale, la Corte deve dichiarare cessata la materia del contendere, con conseguente…
- CORTE di CASSAZIONE - Ordinanza n. 715 depositata il 9 gennaio 2024 - Nel caso in cui nel corso del giudizio di legittimità le parti definiscano la controversia con un accordo convenzionale, la Corte deve dichiarare cessata la materia del contendere,…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- ISA 2024 le cause di esclusione per l’anno 2
La legge istitutiva degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) ha una…
- Il diritto riconosciuto dall’uso aziendale n
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10120 depositat…
- L’indennità sostitutiva di ferie non godute
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9009 depositata…
- Il giudice tributario è tenuto a valutare la corre
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5894 deposi…
- Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…