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23 Marzo, 2017
Sulle provvigioni, comunque denominate, corrisposte per le prestazioni, anche occasionali, inerenti al rapporto di procacciamento di affari, deve essere operata una ritenuta a titolo d’acconto, nella misura corrispondente al primo scaglione di reddito Irpef, attualmente 23% (articolo 25-bis, comma 1, Dpr 600/1973). La base imponibile della ritenuta è pari al 50% dell’ammontare delle provvigioni. Tuttavia, se il procacciatore dichiara al proprio committente che, nell’esercizio della sua attività, si avvale in via continuativa dell’opera di dipendenti o di terzi, la ritenuta è applicata sul 20% dell’ammontare delle provvigioni stesse. L’applicazione della ritenuta in misura ridotta, quindi, è subordinata alla presentazione al committente, da parte del procacciatore, di un’apposita dichiarazione, la cui disciplina è attualmente dettata dal Dm 16 aprile 1983. Quest’ultimo, in particolare, prevede che la dichiarazione deve essere spedita, per ciascun anno solare, entro il 31 dicembre dell’anno precedente, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Il “decreto semplificazioni” (Dlgs 175/2014), tuttavia, modificando il comma 7 dell’articolo 25-bis, Dpr 600/1973, ha previsto l’emanazione di un decreto attuativo chiamato a dettare nuovi criteri, termini e modalità per la presentazione della dichiarazione in esame. In particolare, esso dovrà prevedere la trasmissione anche tramite posta elettronica certificata. In base alla nuova disciplina, inoltre, la dichiarazione in esame non potrà avere limiti di tempo e sarà valida fino a revoca ovvero fino alla perdita dei requisiti da parte del procacciatore. A oggi, il decreto in questione non è stato ancora adottato. L’Agenzia delle Entrate, però, ha indicato le regole da seguire nelle more dell’emanazione, precisando che è comunque possibile la trasmissione, ai sensi del Dm 16 aprile 1983, anche tramite Pec, nel rispetto dei termini previsti dal decreto stesso. Inoltre, la dichiarazione, trasmessa con raccomandata a/r o con pec, è valida anche oltre l’anno cui si riferisce (circolare 31/E del 30 dicembre 2014, paragrafo 18).
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FAQs – tributi
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