INVITALIA – Comunicato 28 aprile 2020
I cittadini italiani hanno il diritto di pagare il prezzo giusto per una mascherina
“Ho emanato un’ordinanza che ha fissato il prezzo massimo di vendita al consumo delle mascherine chirurgiche nell’esclusivo interesse dei cittadini; non ho mai pensato di dover fissare il prezzo massimo di acquisto delle mascherine.
Penso che sia davvero importante comprendere e condividere questa differenza”.
Così Domenico Arcuri, Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, nella conferenza stampa di questa mattina alla Protezione Civile.
“I cittadini italiani che devono proteggersi dal virus – ha continuato Arcuri – hanno il diritto di pagare il prezzo giusto. Ma il mercato italiano ancora non è pronto, stiamo lavorando per strutturare una quota dell’offerta nazionale adeguata”.
Il Commissario ha poi spiegato:
“Io penso che lo Stato di fronte a questa contraddizione debba fare 3 cose semplici. La prima: produrre tutte le mascherine che può e distribuirle il più in fretta possibile; la seconda: acquistare tutte le mascherine che trova e di nuovo distribuirle in fretta; la terza: incentivare con ogni mezzo la produzione italiana. Noi abbiamo chiamato i titolari delle 106 imprese che sono state incentivate attraverso #curaItalia, l’agevolazione che il governo ha messo il campo per risolvere questo problema e gli abbiamo spiegato che compreremo tutto quello che loro produrranno”.
Infine qualche dato sulla distribuzione:
“Dal 4 maggio noi potremmo distribuire 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l’attuale fornitura. Dal mese di giugno potremmo distribuirne 18 milioni; dal mese di luglio 25 milioni; quando le scuole cominceranno a settembre potremmo distribuirne almeno 30 milioni al giorno, 11 volte il numero di quelle che distribuivamo all’inizio dell’emergenza”.
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