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sezione dedicata alle notizie - missione dello studio e del blog

Responsabilità amministrativa, di cui al D.Lgs. n. 231/2001, dell’ente per infortunio sul lavoro anche se la violazione ha comportato limitati risparmi di spesa

La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 39129 depositata il 26 settembre 2023, intervenendo in tema di infortunio e responsabilità dell'ente di cui al d.lgs. 231/2001, ha ribadito che "... in tema di responsabilità amministrativa degli enti derivante dal reato di lesioni personali aggravate dalla violazione della disciplina antinfortunistica, il criterio di imputazione oggettiva dell'interesse può sussistere anche in relazione a una trasgressione isolata dovuta ad un'iniziativa estemporanea, senza la necessità di provare la natura sistematica delle violazioni antinfortunistiche, allorchè altre evidenze fattuali dimostrino il collegamento finalistico tra la violazione e l'interesse dell'ente (Sez. 4, n. 12149 del 24/03/2021, Rodenghi, Rv. 280777-01). ..." La vicenda ha riguardato una società a responsabilità limitata che a causa del delitto di cui all'art. 590 c.p. - commesso dal legale rappresentante della società, come datore di lavoro, committente [...]

Bancarotta fraudolente documentale: la due fattispecie di reato di cui al comma 1 n. 2 dell’art. 216 della l. fall. si differenziano dal tipo di dolo

La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 40446 depositata il 4 ottobre 2023, intervenendo in tema di reato di bancarotta documentale, ha ribadito che "... la condotta di falsificazione delle scritture contabili integrante la fattispecie di bancarotta documentale "specifica" può avere natura sia materiale sia ideologica, ma consiste, comunque, in un intervento manipolativo su una realtà contabile già definitivamente formata. La condotta integrante la fattispecie di bancarotta documentale "generica", invece, si realizza sempre con un falso ideologico contestuale alla tenuta della contabilità. In altri termini, l'annotazione originaria di dati oggettivamente falsi nella contabilità (ovvero l'omessa annotazione di dati veri), sempre che la condotta presenti le ulteriori connotazioni modali descritte dalla norma incriminatrice, integra sempre e comunque la seconda ipotesi di bancarotta fraudolenta documentale descritta dall'art. 216 comma 1 n. 2) legge fall. [...]

Accertamento induttivo c.d. “puro”: il contribuente ha diritto di allegare documentazione contabile a prova contraria

La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 22267 depositata il 25 luglio 2023, intervenendo in tema di accertamento induttivo puro, ha ribadito che "... L’utilizzo da parte dell'Amministrazione finanziaria del metodo induttivo "puro" per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi non preclude difatti al contribuente il diritto di allegare documentazione contabile a prova contraria (Cass. n. 29479 del 2018). ..." La vicenda ha riguardato una società a responsabilità limitata a cui l'Agenzia aveva notificato due avvisi di accertamento per due periodi di imposta diversi. Gli accertamenti erano stati emessi a seguito dell'omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali. La società contribuente atti impositivi proponeva distinti ricorsi. I giudici di prime cure, riuniti i ricorsi, li accoglievano ritenendo che la ricorrente avesse assolto correttamente gli obblighi fiscali nei periodi d’imposta in contestazione. L'Agenzia delle Entrate proponeva appello. I [...]

Licenziamento per superamento del periodo di comporto: illegittimo poiché intimato prime del superamento del comporto

La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 26997 depositata il 21 settembre 2023, intervenendo in tema di licenziamento per superamento del periodo di comporto, ha ribadito che "... il lavoratore assente per malattia ha facoltà di domandare la fruizione delle ferie maturate e non godute, allo scopo di sospendere il decorso del periodo di comporto, non sussistendo una incompatibilità assoluta tra malattia e ferie, senza che a tale facoltà corrisponda comunque un obbligo del datore di lavoro di accedere alla richiesta, ove ricorrano ragioni organizzative di natura ostativa; in un’ottica di bilanciamento degli interessi contrapposti, nonché in ossequio alle clausole generali di correttezza e buona fede, è necessario, tuttavia, che le dedotte ragioni datoriali siano concrete ed effettive (così, ex plurimis, Cass. civ., sez. lav., 14.9.2020, n. 19062). ..." La vicenda ha riguardato un lavoratore [...]

Per i costi pluriennali il termine di decadenza va riferito al singolo anno in cui è stato dedotto per la Cassazione, la legge sulla riforma fiscale prevede invece la decadenza dell’accertamento decorre dall’anno in cui il componente è maturato

Per i costi pluriennali il termine di decadenza va riferito al singolo anno in cui è stato dedotto per la Cassazione, la legge sulla riforma fiscale prevede invece la decadenza dell'accertamento decorre dall'anno in cui il componente è maturato

Titolari effettivi: dal 10 ottobre e fino all’ 11 dicembre 2023 è possibile inviare la comunicazione di tali dati all’ apposito registro tenuto dalla CCIAA

Il decreto sulla operatività del registro dei titolari effettivi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2023. Per cui, i soggetti obbligati a comunicare telematicamente al registro dei titolari effettivi tenuto dalla CCIAA hanno tempo fino all' 11 dicembre 2023 (in quanto il giorno 8 è festivo ed il 9 e 10 sono rispettivamente sabato e domenica) per adempiere a tale obbligo. Infatti ai sensi del comma 6 dell'articolo 3 del D.M. n. 55 del 2022 (Gazzetta Ufficiale è previsto l'obbligo per  società, enti personificati e trust  di inviare telematicamente i dati del titolare effettivo. Il decreto sull'operatività era l'unico che mancava infatti erano stati tutti emanati i provvedimenti normativi previsti di cui di seguito si indica l'elenco: decreto 12 aprile 2023 (G.U. n. 93 del 20/4/2023): approvazione delle specifiche tecniche del formato [...]

Il reato di peculato d’uso è configurabile, anche se è escluso il danno economico, quando l’utilizzo del computer durante l’orario di lavoro sistematico e prolungato per motivi personali distoglie il lavoratore dalle sue mansioni e dunque determina una lesione all’operatività dell’ufficio

La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 40702 depositata il 5 ottobre 2023, intervenendo in tema di reato di cui all'art. 314 c.p., ha ribadito che "... nel peculato d'uso non è configurabile il reato solo laddove l'uso episodico ed occasionale di un bene di servizio non abbia leso la funzionalità della pubblica amministrazione e non abbia causato un danno patrimoniale apprezzabile (in questo senso, tra le altre, Se2:. 5, n. 37186 del 01/07/2019, Ciancarella, Rv. 277004; Sez. 6, n. 23824 del 26/04/2019, Bifolco, Rv. 276070; e, con specifico riferimento all'uso per fini personali di un computer dell'ufficio, Sez. 6, n. 34524 del 02/07/2013, Amato, Rv. 255810). ..." La vicenda ha riguardato un dipendente di una società pubblico-privata, il quale era stato licenziato per violazione dei suoi doveri perché trascorreva, durante l'orario [...]

L’obbligo di vaccinazione e le relative sanzioni sono costituzionalmente legittime in quanto opera un bilanciamento tra la dimensione individuale e quella collettiva del diritto alla salute

La Corte Costituzionale con la sentenza n. 185 depositata il 5 ottobre 2023, intervenuto in ordine al tema dell'obbligo di vaccinazione e delle relative sanzioni, ha affermato, in continuità con le sentenze n. 14 e 15 del 2023, che è  costituzionalmente legittimo l’obbligo del vaccino COVID-19 per gli esercenti le professioni sanitarie diversi dagli operatori sanitari in senso stretto, in particolare chimici e fisici che svolgono la loro prestazione lavorativa in luoghi di cura, in considerazione, da un lato, del non irragionevole bilanciamento operato dal legislatore tra la dimensione individuale e quella collettiva del diritto alla salute, alla luce della situazione sanitaria dell’epoca e delle conoscenze medico-scientifiche disponibili, e, dall’altro lato, della proporzionalità della misura imposta anche in ragione della sua strutturale temporaneità. I giudici costituzionali hanno ritenuto che "... L’imposizione dell’obbligo vaccinale per categorie legislativamente predeterminate, gradualmente individuate nei termini [...]

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