La natura fungibile del denaro non è sufficiente in questi casi a qualificare di per sé come “profitto” l’oggetto del sequestro, essendo necessario anche provare che la disponibilità della somma successivamente sequestrata costituisca essa stessa risparmio di spesa conseguito con il mancato versamento dell’imposta o che si tratti di liquidità rimasta nella disponibilità del contribuente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 19163 depositata il 17 maggio 2021 – La natura fungibile del denaro non è sufficiente in questi casi a qualificare di per sé come “profitto” l’oggetto del sequestro, essendo necessario anche provare che la disponibilità della somma successivamente sequestrata costituisca essa stessa risparmio di spesa conseguito con il mancato versamento dell’imposta o che si tratti di liquidità rimasta nella disponibilità del contribuente
il 18 Maggio, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15899 depositata il 27 aprile 2021 – Configura il reato previsto dall’art. 615-ter cod. pen. la condotta di chi si introduca nel “cassetto fiscale” altrui, contenuto nel sistema Informatico dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando password modificate e contro la volontà del titolare
il 29 Aprile, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Configura il reato previsto dall’art. 615-ter cod. pen. la condotta di chi si introduca nel “cassetto fiscale” altrui, contenuto nel sistema Informatico dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando password modificate e contro la volontà del titolare
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15314 depositata il 23 aprile 2021 – In tema d’imposte sui redditi, il citato art. 2, comma 2, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 richiede, per la configurabilità della residenza fiscale nello Stato, tre presupposti, indicati in via alternativa, il primo, formale, rappresentato dall’iscrizione nelle anagrafi delle popolazioni residenti, e gli altri due, di fatto, costituiti dalla residenza o dal domicilio nello Stato ai sensi del codice civile; ne consegue che l’iscrizione del cittadino nell’anagrafe dei residenti all’estero non è elemento determinante per escludere la residenza fiscale in Italia, allorché il soggetto abbia nel territorio dello Stato il proprio domicilio, inteso come sede principale degli affari ed interessi economici
il 27 Aprile, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema d’imposte sui redditi, il citato art. 2, comma 2, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 richiede, per la configurabilità della residenza fiscale nello Stato, tre presupposti, indicati in via alternativa, il primo, formale, rappresentato dall’iscrizione nelle anagrafi delle popolazioni residenti, e gli altri due, di fatto, costituiti dalla residenza o dal domicilio nello Stato ai sensi del codice civile; ne consegue che l’iscrizione del cittadino nell’anagrafe dei residenti all’estero non è elemento determinante per escludere la residenza fiscale in Italia, allorché il soggetto abbia nel territorio dello Stato il proprio domicilio, inteso come sede principale degli affari ed interessi economici.
In tema di omessa dichiarazione ex art. 5 d.lgs. 74/2000, la prova del dolo specifico può essere desunta dall’entità del superamento della soglia di punibilità vigente, unitamente alla piena consapevolezza, da parte del soggetto obbligato, dell’esatto ammontare dell’imposta dovuta
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15047 depositata il 21 aprile 2021 – In tema di misure cautelari reali il tribunale del riesame può procedere alla riqualificazione del sequestro preventivo di somme di denaro, trattandosi di misure aventi la medesima finalità di rendere indisponibile il bene destinato a definitiva ablazione in caso di condanna, sempreché l’interessato abbia avuto, come nel caso in esame, la concreta possibilità di interloquire su tale aspetto
il 26 Aprile, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di misure cautelari reali il tribunale del riesame può procedere alla riqualificazione del sequestro preventivo di somme di denaro, trattandosi di misure aventi la medesima finalità di rendere indisponibile il bene destinato a definitiva ablazione in caso di condanna, sempreché l’interessato abbia avuto, come nel caso in esame, la concreta possibilità di interloquire su tale aspetto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15026 depositata il 21 aprile 2021, n. 15026 – Responsabilità dell’amministratore di fatto per i reati di omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte – In tema di reati tributari, il giudice, per determinare l’ammontare dell’imposta evasa, deve effettuare una verifica che, pur non potendo prescindere dalle specifiche regole stabilite dalla legislazione fiscale per quantificare l’imponibile, risente delle limitazioni derivanti dalla diversa finalità dell’accertamento penale, con la conseguenza che occorre tenere conto dei costi non contabilizzati solo in presenza, quanto meno, di allegazioni fattuali, da cui desumere la certezza o, comunque, il ragionevole dubbio della loro esistenza
il 26 Aprile, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15026 depositata il 21 aprile 2021, n. 15026 Reati tributari – Omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte – Responsabilità – Amministratore di fatto Ritenuto in fatto 1. La Corte di appello di Roma riformava parzialmente la sentenza del tribunale di Roma del 4 settembre 2017, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 aprile 2021, n. 15047 – Ai fini della confisca disposta ai sensi dell’art. 12-bis d.lgs. n. 74 del 2000, essa è sempre ordinata con riferimento ai «beni, di cui il reo ha la disponibilità» per un valore corrispondente al prezzo o al profitto del reato
il 23 Aprile, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Ai fini della confisca disposta ai sensi dell’art. 12-bis d.lgs. n. 74 del 2000, essa è sempre ordinata con riferimento ai «beni, di cui il reo ha la disponibilità» per un valore corrispondente al prezzo o al profitto del reato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15026 depositata il 21 aprile 2021 – In tema di reati tributari il giudice può avvalersi dell’accertamento induttivo, compiuto mediante gli studi di settore dagli Uffici finanziari, per la determinazione dell’imposta dovuta, ferma restando l’autonoma valutazione degli elementi emersi secondo i criteri generali previsti dall’art. 192, comma 1, cod. proc. pen.
il 23 Aprile, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di reati tributari il giudice può avvalersi dell’accertamento induttivo, compiuto mediante gli studi di settore dagli Uffici finanziari, per la determinazione dell’imposta dovuta, ferma restando l’autonoma valutazione degli elementi emersi secondo i criteri generali previsti dall’art. 192, comma 1, cod. proc. pen.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 14202 depositata il 15 aprile 2021 – Per la configurabilità del concorso nel reato tributario del consulente fiscale, occorre un contributo di quest’ultimo concreto, consapevole, seriale e ripetitivo e che il professionista abbia coscientemente ispirato la frode, anche se di questa ne abbia beneficiato il solo cliente
il 20 Aprile, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Per la configurabilità del concorso nel reato tributario del consulente fiscale, occorre un contributo di quest’ultimo concreto, consapevole, seriale e ripetitivo e che il professionista abbia coscientemente ispirato la frode, anche se di questa ne abbia beneficiato il solo cliente
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