CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 ottobre 2018, n. 26778 Avvocati – Liquidazione delle spese e degli onorari – Decreto ingiuntivo – Impugnazione da parte del cliente – Eccezione riguardante l’an della pretesa – Applicazione procedura ex art. 14 del D.Lgs. n. 150 del 2011 Fatti di causa 1. Con decreto depositato il 20/09/2013 il […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 ottobre 2018, n. 26778 – Liquidazione delle spese e degli onorari degli avvocati ed applicazione procedura ex art. 14 del D.Lgs. n. 150 del 2011
il 27 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 ottobre 2018, n. 26704 – Cancellazione dal registro dei praticanti avvocati – I praticanti dopo un anno dalla iscrizione, sono ammessi, per un periodo non superiore a sei anni, a esercitare, limitatamente a determinati procedimenti, il patrocinio davanti ai tribunali del distretto nel quale è compreso l ‘ordine circondariale
il 27 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
in tema di pratica forense, l’art. 8 del r.d.l. n. 1578 del 1933 prevede uno speciale registro in cui sono iscritti i laureati in giurisprudenza che svolgono la pratica per la professione di avvocato, i quali, dopo un anno dalla iscrizione, sono ammessi, per un periodo non superiore a sei anni, a esercitare, limitatamente a determinati procedimenti, il patrocinio davanti ai tribunali del distretto nel quale è compreso l ‘ordine circondariale che ha la tenuta del registro medesimo.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 ottobre 2018, n. 26673 – Il valore indeterminabile, ai fini dell’applicazione delle relative tariffe per la liquidazione dell’onorario spettante all’avvocato, si deve intendere in senso obiettivo
il 24 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 ottobre 2018, n. 26673 Iscrizione negli elenchi dei lavoratori agricoli – Diritto alla indennità di disoccupazione agricola – Concessione dell’ANF – Prova piena del requisito reddituale Fatti di causa 1) Con sentenza n. 1125 del 2012, la Corte d’appello di Salerno, in parziale accoglimento dell’appello proposto da A.B. avverso […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 ottobre 2018, n. 26248 – Il valore indeterminabile, ai fini dell’applicazione delle relative tariffe per la liquidazione dell’onorario spettante all’avvocato, si deve intendere in senso obiettivo
il 23 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
il valore indeterminabile, ai fini dell’applicazione delle relative tariffe per la liquidazione dell’onorario spettante all’avvocato, si deve intendere in senso obiettivo, ovvero quale conseguenza di un’intrinseca inidoneità della pretesa ad essere tradotta in termini pecuniari e può ravvisarsi laddove gli elementi di valutazione della pretesa difettino di concreti ed attendibili elementi per la stima, precostituiti e disponibili fin dall’introduzione del giudizio (Cass. n. 5901 del 2004; 14586 del 2005; 6414 del 2007)
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 ottobre 2018, n. 25544 – Il diritto all’indennità sorge con la cessazione del rapporto di agenzia unitamente alle condizioni previste dal comma 1° art. 1751 c.c.
il 18 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
Il fatto costitutivo del diritto all’indennità è la cessazione del rapporto prevista dal primo comma dell’art. 1751 cod. civ. unitamente alle condizioni previste dalle successive due articolazioni dello stesso comma, che devono ricorrere, a seguito della modifica attuata dall’art. 5 del d.lgs. n. 65/1999, in via cumulativa (Cass. n. 4708/2011; Cass. n. 20047/2016). L’agente è, quindi, tenuto a provare di avere procurato nuovi clienti o di avere sensibilmente sviluppato gli affari con i clienti esistenti, nonché il vantaggio che il preponente continua a trarre dall’attività di promozione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 ottobre 2018, n. 25054 – In materia di onorari di avvocato deve ritenersi valida la convenzione tra professionista e cliente, che stabilisce la misura degli stessi in misura superiore al massimo tariffario
il 17 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
In tema di compensi spettanti ai prestatori d’opera intellettuale, l’art. 2233 c.c. pone una gerarchia di carattere preferenziale, indicando in primo luogo l’accordo delle parti ed in via soltanto subordinata le tariffe professionali, ovvero gli usi: le pattuizioni tra le parti risultano dunque preminenti su ogni altro criterio di liquidazione (Cass. 6732/2000) ed il compenso va determinato in base alla tariffa ed adeguato all’importanza dell’opera soltanto in mancanza di convenzione.
In particolare, in materia di onorari di avvocato deve ritenersi valida la convenzione tra professionista e cliente, che stabilisce la misura degli stessi in misura superiore al massimo tariffario (Cass. 7051/1990), vigendo il principio di ammissibilità e validità di convenzioni aventi ad oggetto i compensi dovuti dai clienti agli avvocati, anche con previsione di misure eccedenti quelle previste dalle tariffe forensi (Cass. Ss.Uu. 103/1999).
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 ottobre 2018, n. 25738 – Ricorso inammissibile per la mancata compiuta indicazione delle allegazioni contenute nel ricorso introduttivo e nella memoria di costituzione della parte convenuta – Indennità di risoluzione contrattuale nella misura massima
il 17 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
Ricorso inammissibile per la mancata compiuta indicazione delle allegazioni contenute nel ricorso introduttivo e nella memoria di costituzione della parte convenuta – Indennità di risoluzione contrattuale nella misura massima
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 ottobre 2018, n. 24853 – L’appello successivo al verificarsi della cancellazione deve provenire (o essere indirizzato) dai soci (o nei confronti dei soci) succeduti alla società estinta, a pena di inammissibilità
il 12 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
«la cancellazione volontaria dal Registro delle imprese di una società, a partire dal momento in cui si verifica l’estinzione della società medesima impedisce che essa possa ammissibilmente agire o essere convenuta in giudizio. Se l’estinzione della società cancellata dal registro delle imprese intervenga in un giudizio del quale la società è parte, si determina un evento interruttivo del processo, disciplinato dagli artt. 299 ss cpc, con possibile successiva eventuale prosecuzione o riassunzione del medesimo giudizio da parte o nei confronti dei soci.
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