COMMISSIONI TRIBUTARIE

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Toscana, sezione n. 1, sentenza n. 3 depositata il 3 gennaio 2023 – Le norme del cd. Codice dell’Amministrazione Digitale, sono applicabili anche alle funzioni istituzionali di accertamento svolte dall’Agenzia delle Entrate, mentre non possono essere applicate alle attività e funzioni “ispettive e di controllo fiscale”

Le norme del cd. Codice dell'Amministrazione Digitale, sono applicabili anche alle funzioni istituzionali di accertamento svolte dall'Agenzia delle Entrate, mentre non possono essere applicate alle attività e funzioni "ispettive e di controllo fiscale"

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Sardegna, sezione n. 1, sentenza n. 1 depositata il 3 gennaio 2023 – In caso di annullamento della pretesa impositiva ad opera dell’amministrazione finanziaria in sede di procedura di reclamo, il contribuente mantiene l’interesse ad agire ed ha diritto al rimborso delle spese di lite

In caso di annullamento della pretesa impositiva ad opera dell’amministrazione finanziaria in sede di procedura di reclamo, il contribuente mantiene l’interesse ad agire ed ha diritto al rimborso delle spese di lite

Commissione tributaria provinciale di Taranto Ordinanza n. 186 del 9 settembre 2021 – Rinvio per manifesta illegittimità costituzionale dell’art. 15, comma 2-sexies del D.lgs. n. 546/199 per violazione degli articoli 3, 24 e 33 della Costituzione nella parte in cui prevede che le spese processuali, per diritti di procuratore ed onorario di avvocato, in favore degli enti impositori o agenti della riscossione costituiti in giudizio a mezzo di propri funzionari

Rinvio per manifesta illegittimità costituzionale dell'art. 15, comma 2-sexies del D.lgs. n. 546/199 per violazione degli articoli 3, 24 e 33 della Costituzione nella parte in cui prevede che le spese processuali, per diritti di procuratore ed onorario di avvocato, in favore degli enti impositori o agenti della riscossione costituiti in giudizio a mezzo di propri funzionari

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Liguria, sezione n. 3, sentenza n. 5 depositata il 2 gennaio 2023 – La cartella di pagamento che richiama soltanto gli estremi di una sentenza, che costituisce l’atto sul quale si fonda la pretesa erariale, senza allegarla, è illegittima per difetto di motivazione nei casi in cui l’appellante non era parte nel giudizio. Secondo l’art. 7 della Legge n. 212 del 2000 (Statuto dei diritti dei contribuenti), infatti, l’obbligo di allegazione mira a garantire al contribuente il pieno ed immediato esercizio delle sue facoltà difensive, laddove, in mancanza, egli sarebbe costretto ad un’attività di ricerca che comprimerebbe illegittimamente il termine a sua disposizione per impugnare

La cartella di pagamento che richiama soltanto gli estremi di una sentenza, che costituisce l’atto sul quale si fonda la pretesa erariale, senza allegarla, è illegittima per difetto di motivazione nei casi in cui l'appellante non era parte nel giudizio. Secondo l’art. 7 della Legge n. 212 del 2000 (Statuto dei diritti dei contribuenti), infatti, l'obbligo di allegazione mira a garantire al contribuente il pieno ed immediato esercizio delle sue facoltà difensive, laddove, in mancanza, egli sarebbe costretto ad un’attività di ricerca che comprimerebbe illegittimamente il termine a sua disposizione per impugnare

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Sicilia, sezione n. 1, sentenza n. 1 depositata il 2 gennaio 2023 – In tema di operazioni soggettivamente inesistenti, incombe sull’Amministrazione finanziaria l’onere di provare non solo l’oggettiva inesistenza del fornitore, ma anche la consapevolezza da parte del destinatario in ordine al suo coinvolgimento in un’evasione d’imposta. Tale principio è stato chiarito da costante giurisprudenza di legittimità

In tema di operazioni soggettivamente inesistenti, incombe sull’Amministrazione finanziaria l’onere di provare non solo l’oggettiva inesistenza del fornitore, ma anche la consapevolezza da parte del destinatario in ordine al suo coinvolgimento in un’evasione d’imposta. Tale principio è stato chiarito da costante giurisprudenza di legittimità

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Lombardia, sezione n. 3, sentenza n. 959 depositata il 30 dicembre 2022 – In tema di TARI, l’esenzione spettante al Comune, relativamente agli immobili di sua proprietà, non si estende a coloro che, a qualunque titolo, abbiano la detenzione degli stessi

In tema di TARI, l’esenzione spettante al Comune, relativamente agli immobili di sua proprietà, non si estende a coloro che, a qualunque titolo, abbiano la detenzione degli stessi

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Sicilia, sezione n. 2, sentenza n. 10864 depositata il 20 dicembre 2022 – In caso di cancellazione della società i creditori sociali non soddisfatti, tra cui anche il fisco, possono far valere i loro crediti nei confronti dei soci fino alla concorrenza delle somme da questi riscosse in base al bilancio finale di liquidazione, e nei confronti dei liquidatori se il mancato pagamento è dipeso da loro colpa. E’ questa la disciplina dell’art. 2495 c.c.

In caso di cancellazione della società i creditori sociali non soddisfatti, tra cui anche il fisco, possono far valere i loro crediti nei confronti dei soci fino alla concorrenza delle somme da questi riscosse in base al bilancio finale di liquidazione, e nei confronti dei liquidatori se il mancato pagamento è dipeso da loro colpa. E’ questa la disciplina dell’art. 2495 c.c.

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Campania, sezione n. 1, sentenza n. 7961 depositata il 19 dicembre 2022 – Le attività di trasporto aventi finalità turistico-ricreative beneficiano del regime di esenzione dall’IVA alla pari delle attività di semplice trasporto dei passeggeri. Tale agevolazione è, infatti, contenuta nel all’art. 36 bis del decreto legge n. 50/2022

Le attività di trasporto aventi finalità turistico-ricreative beneficiano del regime di esenzione dall’IVA alla pari delle attività di semplice trasporto dei passeggeri. Tale agevolazione è, infatti, contenuta nel all’art. 36 bis del decreto legge n. 50/2022

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