Cass. Pen., Sez. Un., ud. 24 novembre 2011 (dep. 18 gennaio 2012), n. 1855 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE ha pronunciato la seguente SENTENZA sulricorso proposto da XXXXXXXX, nata a XXXXXX il xx/xx/xxxx avverso la sentenza del 03/11/2010 della Corte di appello di Cagliari; visti gli atti, il […]
Leggi tuttoCassazione S.U. sentenza n. 1855 del 24 novembre 2011 – omesso versamento ritenute previdenziali
il 19 Aprile, 2013in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, lavoro
CASSAZIONE – Sentenza 04 aprile 2013, n. 15632 – omesso versamento delle ritenute
il 19 Aprile, 2013in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, lavoro
Omesso versamento delle ritenute previdenziali – Omessa notifica dell’avviso Inps – Punibilità – Limiti. Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 10.10.2011 la Corte di Appello di Roma, In parziale riforma della sentenza del Tribunale di Roma, resa il 22.12.2009, con la quale F. P., previo riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, era stato condannato alla pena (sospesa e […]
Leggi tuttoCassazione sez. lav. 4 marzo 2013 n. 5280 – Elementi necessari per valutare la legittimità del licenziamento per giusta causa
il 12 Aprile, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZA, NOTIZIEtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
La Cassazione con la sentenza n 5280 del 04 marzo 2013 ha provveduto alla valutazione in ordine alla legittimità del licenziamento disciplinare di un lavoratore cui si applichi l’art. 221 Ccnl per i dipendenti da aziende del terziario distribuzione e servizi del 2 luglio 2004, motivato dalla ricorrenza dell’ipotesi del «diverbio litigioso seguito da vie […]
Leggi tuttoCass., sez. lav., 28 gennaio 2013, n. 1842 – licenziamento disciplinare
il 5 Aprile, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Ai sensi della l. 20.5.70, n. 300, art. 7, c. 2, in caso di irrogazione di licenziamento disciplinare, il lavoratore ha diritto, qualora ne abbia fatto richiesta, ad essere sentito oralmente dal datore; tuttavia, ove il datore, a seguito di tale richiesta, abbia convocato il lavoratore, questi non ha diritto ad un diverso incontro limitandosi […]
Leggi tuttoCassazione sentenza del 18 febbraio 2013, n. 3912 – licenziamento a seguito di condanna
il 5 Aprile, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Rilevanza dei fatti ai fini della lesione del rapporto fiduciario – cassazione sentenza n. 3912 del 18 febbraio 2013 La rilevanza della sentenza pronunciata a norma dell’art. 444 c.p.p. (sentenza a seguito di richiesta di patteggiamento) – che disciplina l’applicazione della pena su richiesta dell’imputato – non è tecnicamente configurabile come una sentenza di condanna, […]
Leggi tuttoCass., sez. lav., 7 febbraio 2013, n. 2931 – rapporto di lavoro criteri distintivi
il 3 Aprile, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La Cassazione con la sent. n. 2931 del 2013 ha individuato una seri di creitri distintivi tra il rapporto di lavoro subordinato e quello autonomo. Ai fini della qualificazione di un rapporto di lavoro come subordinato occorre indagare l’effettiva volontà negoziale delle parti emergente, oltre che dal nomen iuris, anche dalla valutazione globale degli elementi […]
Leggi tuttoLicenziamento collettivo: comunicazione di avvio della procedura Cass. sent. n. 2612 del 2013
il 27 Marzo, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
L’art. 4, comma 3, della legge n. 223/1991, nel prescrivere che la comunicazione di cui al comma 2, deve, tra l’altro, contenere l’indicazione del numero del personale eccedente, dei tempi di attuazione del programma di mobilità e delle eventuali misure programmate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale dell’attuazione del programma medesimo, pone a carico […]
Leggi tuttoRifiuto del lavoratore di svolgere la prestazione lavorativa e principio – cass. sentenza n. 1693 del 2013
il 27 Marzo, 2013in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il rifiuto, da parte del lavoratore subordinato, di svolgere la prestazione lavorativa (ad esempio in caso di adibizione a mansioni inferiori) può essere legittimo e quindi non giustificare il licenziamento in base al principio di autotutela nel contratto a prestazioni corrispettive enunciato dall’art. 1460 c.c., sempre che il rifiuto sia proporzionato all’illegittimo comportamento del datore […]
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