Ove, in sede di ammissione al passivo fallimentare, sia eccepita dal curatore la prescrizione del credito tributario maturata successivamente alla notifica della cartella di pagamento, che segna il consolidamento della pretesa fiscale e l’esaurimento del potere impositivo, viene in considerazione un fatto estintivo dell’obbligazione tributaria di cui deve conoscere il giudice delegato in sede di verifica dei crediti e il tribunale in sede di opposizione allo stato passivo e di insinuazione tardiva, e non il giudice tributario
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, Sezioni Unite, sentenza n. 34447 depositata il 24 dicembre 2019 – Ove, in sede di ammissione al passivo fallimentare, sia eccepita dal curatore la prescrizione del credito tributario maturata successivamente alla notifica della cartella di pagamento viene in considerazione un fatto estintivo dell’obbligazione tributaria di cui deve conoscere il giudice delegato in sede di verifica dei crediti e il tribunale in sede di opposizione allo stato passivo e di insinuazione tardiva, e non il giudice tributario
il 9 Gennaio, 2020in GIURISPRUDENZA - MASSIME, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. civile, cassazione tributi, processo tributario
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 168 depositata il 7 gennaio 2020 – Il delitto previsto dall’art. 11 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, è reato di pericolo, integrato dal compimento di atti simulati o fraudolenti volti a occultare i propri o altrui beni, idonei – secondo un giudizio “ex ante” che valuti la sufficienza della consistenza patrimoniale del contribuente rispetto alla pretesa dell’Erario – a pregiudicare l’attività recuperatoria dell’amministrazione finanziaria
il 9 Gennaio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il delitto previsto dall’art. 11 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, è reato di pericolo, integrato dal compimento di atti simulati o fraudolenti volti a occultare i propri o altrui beni, idonei – secondo un giudizio “ex ante” che valuti la sufficienza della consistenza patrimoniale del contribuente rispetto alla pretesa dell’Erario – a pregiudicare l’attività recuperatoria dell’amministrazione finanziaria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 dicembre 2019, n. 34725 – La contabilità in nero, costituita da appunti personali e da informazioni dell’imprenditore, rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, prescritti dall’art. 39 d.p.r. 60071973
il 9 Gennaio, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
La contabilità in nero, costituita da appunti personali e da informazioni dell’imprenditore, rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, prescritti dall’art. 39 d.p.r. 60071973, perché nella nozione di scritture contabili, disciplinate dagli artt. 2709 e ss. C.c., devono ricomprendersi tutti i documenti che registrino in termini quantitativo o monetari, i singoli atti di impresa, ovvero rappresentino la situazione patrimoniale dell’imprenditore ed il risultato economico dell’attività svolta, spettando poi al contribuente l’onere di fornire adeguata prova contraria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 dicembre 2019, n. 34704 – La presunzione legale (relativa) della disponibilità di maggior reddito, desumibile dalle risultanze dei conti bancari, giusta l’art. 32, comma 1, n. 2, del d.P.R. n. 600 del 1973, non è riferibile ai soli titolari di reddito di impresa o da lavoro autonomo, ma si estende alla generalità dei contribuenti
il 9 Gennaio, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
La presunzione legale (relativa) della disponibilità di maggior reddito, desumibile dalle risultanze dei conti bancari, giusta l’art. 32, comma 1, n. 2, del d.P.R. n. 600 del 1973, non è riferibile ai soli titolari di reddito di impresa o da lavoro autonomo, ma si estende alla generalità dei contribuenti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 dicembre 2019, n. 34519 – In tema di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, è valido l’avviso di accertamento che non menzioni le osservazioni del contribuente ex art. 12, comma 7, della l. n. 212 del 2000
il 9 Gennaio, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
In tema di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, è valido l’avviso di accertamento che non menzioni le osservazioni del contribuente ex art. 12, comma 7, della l. n. 212 del 2000
Leggi tuttoCORTE COSTITUZIONALE – Sentenza 03 gennaio 2020, n. 1 – Previsione che estende il privilegio anche al credito di rivalsa per l’imposta sul valore aggiunto
il 9 Gennaio, 2020in CORTE COSTITUZIONALEtags: CORTE COSTITUZIONALE
CORTE COSTITUZIONALE – Sentenza 03 gennaio 2020, n. 1 Privilegio – Privilegio generale sui beni mobili – Crediti per le retribuzioni dei professionisti – Previsione che estende il privilegio anche al credito di rivalsa per l’imposta sul valore aggiunto Ritenuto in fatto 1.- Con ordinanza del 20 giugno 2018 il giudice delegato del Tribunale ordinario […]
Leggi tuttoCORTE COSTITUZIONALE – Ordinanza 03 gennaio 2020, n. 2 – Notificazione diretta tramite il servizio postale eseguita dagli uffici finanziari o dagli enti locali, nonché dagli enti concessionari della riscossione
il 9 Gennaio, 2020in CORTE COSTITUZIONALEtags: CORTE COSTITUZIONALE
CORTE COSTITUZIONALE – Ordinanza 03 gennaio 2020, n. 2 Imposte e tasse – Tributi erariali e locali – Notificazione degli atti impositivi e dei ruoli [nella specie, notificazione di cartelle di pagamento – Notificazione diretta tramite il servizio postale eseguita dagli uffici finanziari o dagli enti locali, nonché dagli enti concessionari della riscossione. Ritenuto che […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 38 depositata il 2 gennaio 2020 – Il reato previsto dall’art. 11 d.lgs. 74 del 2000 non è configurabile quando la simulazione o l’attività fraudolenta sono finalizzate a sottrarsi al pagamento di debiti diversi da quelli relativi alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto o ad interessi o sanzioni relativi a dette imposte
il 8 Gennaio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il reato previsto dall’art. 11 d.lgs. 74 del 2000 non è configurabile quando la simulazione o l’attività fraudolenta sono finalizzate a sottrarsi al pagamento di debiti diversi da quelli relativi alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto o ad interessi o sanzioni relativi a dette imposte
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