La sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado delle Marche, sezione 2, n. 223 depositata il 6 marzo 2024, intervenuta sull’applicazione del principio ne bis in idem, ha riaffermato il principio di diritto statuito dalla Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 21694 depositata l’ 8 ottobre 2020 secondo cui “… In […]
Leggi tuttoSanzioni amministrative tributarie in materia di IVA sono ineseguibili, qualora per il medesimo fatto, sia intervenuta una sentenza penale definitiva di assoluzione o di condanna
il 19 Marzo, 2024in NOTIZIE, TRIBUTItags: SANZIONI, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 6780 depositata il 15 febbraio 2024 – Nei procedimenti per reati colposi, difatti, la sostituzione o l’aggiunta di un particolare profilo di colpa, sia pure specifica, al profilo di colpa originariamente contestato, non vale a realizzare diversità o immutazione del fatto ai fini dell’obbligo di contestazione suppletiva di cui all’art. 516 cod. proc. pen. e dell’eventuale ravvisabilità, in carenza di valida contestazione, del difetto di correlazione tra imputazione e sentenza ai sensi dell’art. 521 stesso codice, qualora l’imputato, come nella specie, abbia avuto la concreta possibilità di apprestare in modo completo la sua difesa in relazione a ogni possibile profilo dell’addebito
il 23 Febbraio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, DIRITTO PROCESSUALE, SANZIONI e REATI PENALI
Nei procedimenti per reati colposi, difatti, la sostituzione o l’aggiunta di un particolare profilo di colpa, sia pure specifica, al profilo di colpa originariamente contestato, non vale a realizzare diversità o immutazione del fatto ai fini dell’obbligo di contestazione suppletiva di cui all’art. 516 cod. proc. pen. e dell’eventuale ravvisabilità, in carenza di valida contestazione, del difetto di correlazione tra imputazione e sentenza ai sensi dell’art. 521 stesso codice, qualora l’imputato, come nella specie, abbia avuto la concreta possibilità di apprestare in modo completo la sua difesa in relazione a ogni possibile profilo dell’addebito
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 6771 depositata il 15 febbraio 2024 – Qualora già risulti una causa di estinzione del reato, non rileva la sussistenza di eventuali nullità, addirittura pur se di ordine generale, in quanto l’inevitabile rinvio al Giudice di merito è incompatibile con il principio dell’immediata applicabilità della causa estintiva e non sono rilevabili in sede di legittimità vizi di motivazione della sentenza impugnata in presenza di una causa di estinzione del reato, quale la prescrizione
il 23 Febbraio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Qualora già risulti una causa di estinzione del reato, non rileva la sussistenza di eventuali nullità, addirittura pur se di ordine generale, in quanto l’inevitabile rinvio al Giudice di merito è incompatibile con il principio dell’immediata applicabilità della causa estintiva e non sono rilevabili in sede di legittimità vizi di motivazione della sentenza impugnata in presenza di una causa di estinzione del reato, quale la prescrizione
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 6820 depositata il 15 febbraio 2024 – La prova del dolo specifico di evasione non deriva dalla semplice violazione dell’obbligo dichiarativo né da una culpa in vigilando sull’operato del professionista che trasformerebbe il rimprovero per l’atteggiamento antidoveroso da doloso in colposo, ma dalla ricorrenza di elementi fattuali dimostrativi che il soggetto obbligato ha consapevolmente preordinato l’omessa dichiarazione all’evasione dell’imposta per quantità superiori alla soglia di rilevanza penale
il 21 Febbraio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, DIRITTO PROCESSUALE, SANZIONI e REATI PENALI
La prova del dolo specifico di evasione non deriva dalla semplice violazione dell’obbligo dichiarativo né da una culpa in vigilando sull’operato del professionista che trasformerebbe il rimprovero per l’atteggiamento antidoveroso da doloso in colposo, ma dalla ricorrenza di elementi fattuali dimostrativi che il soggetto obbligato ha consapevolmente preordinato l’omessa dichiarazione all’evasione dell’imposta per quantità superiori alla soglia di rilevanza penale
Leggi tuttoPer il reato di omessa presentazione della dichiarazione fiscale deve essere provato il dolo specifico di evasione, il quale non deriva dalla semplice violazione dell’obbligo dichiarativo
il 20 Febbraio, 2024in NOTIZIEtags: Dichiarazione fiscali, SANZIONI e REATI PENALI
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 6820 depositata il 15 febbraio 2024, intervenendo in tema di reato di omessa presentazione della dichiarazione annuale, ha ribadito il principio di diritto secondo cui “… in tema di reati tributari, l’affidamento ad un professionista dell’incarico di predisporre e presentare la dichiarazione annuale dei redditi […]
Leggi tuttoL’amministratore formale (c.d. testa di legno) non risponde del reato di bancarotta fraudolente documentale se non viene provata la sua consapevolezza
il 11 Febbraio, 2024in NOTIZIEtags: SANZIONI e REATI PENALI
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 28257 depositata il 30 giugno 2023, intervenendo in tema di bancarotta fraudolente documentale (ex artt. 216 co. 1 n. 2 e 223 co. 1 del RD 267/42) ed amministratore formale, ha ribadito che “… che alle diverse configurazioni del dolo nelle due ipotesi di bancarotta […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 28257 depositata il 30 giugno 2023 – In relazione alla bancarotta documentale correlata alle modalità di tenuta delle scritture contabili, l’affermazione di responsabilità non può derivare dalla mera constatazione dello stato delle scritture contabili, da cui si faccia derivare la sussistenza dell’elemento soggettivo del reato; al contrario, è necessario, con metodo inferenziale, chiarire dalle modalità della condotta contestata la ragione e gli elementi sulla base dei quali l’imputato abbia avuto coscienza e volontà di realizzare l’oggettiva impossibilità di ricostruire il patrimonio o il movimento degli affari e non, invece, di trascurare semplicemente la regolare tenuta delle scritture
il 10 Febbraio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
In relazione alla bancarotta documentale correlata alle modalità di tenuta delle scritture contabili, l’affermazione di responsabilità non può derivare dalla mera constatazione dello stato delle scritture contabili, da cui si faccia derivare la sussistenza dell’elemento soggettivo del reato; al contrario, è necessario, con metodo inferenziale, chiarire dalle modalità della condotta contestata la ragione e gli elementi sulla base dei quali l’imputato abbia avuto coscienza e volontà di realizzare l’oggettiva impossibilità di ricostruire il patrimonio o il movimento degli affari e non, invece, di trascurare semplicemente la regolare tenuta delle scritture
Leggi tuttoL’amministratore formale (c.d. testa di legno) non risponde dei reati commessi dall’amministratore di fatto per il solo fatto della carica rivestita
il 8 Febbraio, 2024in NOTIZIE, PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 2885 depositata il 23 gennaio 2024, intervenendo in tema di responsabilità penale dell’amministratore formale, ha ribadito il principio di diritto secondo cui “… Va escluso che l’amministratore formale di una società debba rispondere automaticamente, per il solo fatto della carica rivestita, dei reati commessi da […]
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