La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 6 depositata il 2 gennaio 2024, intervenendo in tema di crediti inesistenti e crediti non spettanti ha ribadito che “… L’art. 13 del D.lgs. 471/1997 non definisce il “credito non spettante” e di certo non negli stessi termini indicati dal comma 5 della stessa norma, non […]
Leggi tuttoNel sistema penal-tributario è inapplicabile la distinzione tra crediti d’imposta non spettanti e crediti d’imposta inesistenti e quindi sanzionabile solo i crediti non spettanti
il 18 Gennaio, 2024in NOTIZIEtags: SANZIONI e REATI PENALI
Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 6 depositata il 2 gennaio 2024 – L’art. 13 del D.lgs. 471/1997 non definisce il “credito non spettante per cui seguendo una tesi differente e “ampliativa”, nella stessa disposizione convivrebbero irragionevolmente due diversi presupposti della medesima condotta: nel caso di utilizzazione di crediti non spettanti, non sarebbe richiesto il requisito della loro facile rilevabilità a seguito di uno dei controlli citati; nel caso di compensazione con crediti inesistenti, tale requisito sarebbe invece richiesto, “con l’ulteriore, assurda conseguenza che la condotta più grave avrebbe un margine di applicazione (in conseguenza di presupposti non richiesti in caso di crediti non spettanti) addirittura meno ampio di quella meno grave”
il 18 Gennaio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
L’art. 13 del D.lgs. 471/1997 non definisce il “credito non spettante per cui seguendo una tesi differente e “ampliativa”, nella stessa disposizione convivrebbero irragionevolmente due diversi presupposti della medesima condotta: nel caso di utilizzazione di crediti non spettanti, non sarebbe richiesto il requisito della loro facile rilevabilità a seguito di uno dei controlli citati; nel caso di compensazione con crediti inesistenti, tale requisito sarebbe invece richiesto, “con l’ulteriore, assurda conseguenza che la condotta più grave avrebbe un margine di applicazione (in conseguenza di presupposti non richiesti in caso di crediti non spettanti) addirittura meno ampio di quella meno grave”
Leggi tuttoReato di falso in bilancio: non sussiste se la valutazione è sbagliata e non vi è consapevolezza
il 14 Gennaio, 2024in NOTIZIE, PROCEDURE CONCORSUALI e SOCIETA' - GIURISPRUDENZAtags: diritto societario, PROCEDURE CONCORSUALI, SANZIONI e REATI PENALI
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 1148 depositata il 10 gennaio 2024, intervenendo in tema di bancarotta fraudolenta da reato societario, ha statuito che il bilancio è un “… atto caratterizzato da profili descrittivi (consistenti nella mera rappresentazione del dato storico) e valutativi (consistenti nella verifica di conformità della situazione fattuale […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 1148 depositata il 10 gennaio 2024 – Il bilancio è un atto caratterizzato da profili descrittivi e valutativi e per entrambi è ben ipotizzabile un profilo di falsità. Nel primo caso attraverso la difforme esposizione (anche sotto il profilo omissivo) del dato rappresentato; nel secondo caso, essendo la verifica di conformità vincolata al rispetto di criteri predeterminati dalla scienza e dalla tecnica estimativa, attraverso una valutazione non conforme ai parametri cui essa è vincolata. Per cui la valutazione, ove si discosti consapevolmente dai detti criteri senza fornire adeguata informazione giustificativa, potrà ritenersi “falsa”
il 14 Gennaio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il bilancio è un atto caratterizzato da profili descrittivi e valutativi e per entrambi è ben ipotizzabile un profilo di falsità. Nel primo caso attraverso la difforme esposizione (anche sotto il profilo omissivo) del dato rappresentato; nel secondo caso, essendo la verifica di conformità vincolata al rispetto di criteri predeterminati dalla scienza e dalla tecnica estimativa, attraverso una valutazione non conforme ai parametri cui essa è vincolata. Per cui la valutazione, ove si discosti consapevolmente dai detti criteri senza fornire adeguata informazione giustificativa, potrà ritenersi “falsa”
Leggi tuttoIn tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato, è illegittimo il provvedimento di applicazione della misura che non contenga una, sia pur concisa, motivazione circa la ritenuta sussistenza del “periculum in mora”, anche nel caso in cui il patrimonio del soggetto passibile di ablazione sia di consistenza inferiore alla somma sino alla cui concorrenza questa dovrebbe operare
il 14 Gennaio, 2024in NOTIZIEtags: SANZIONI e REATI PENALI
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 47912 depositata il 1° dicembre 2023, intervenendo in tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato, ha ribadito il principio di diritto secondo cui “… in tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato, è illegittimo il […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 47912 depositata il 1° dicembre 2023 – Il giudice chiamato ad applicare l’art. 321, comma 2, o comma 2-bis, cod. proc. pen. dovrà invece fondare il periculum, dandone adeguata motivazione, sulla valutazione prognostica concernente gli eventi suscettibili di verificarsi medio tempore e tali da poter pregiudicare l’esecuzione della confisca sul patrimonio di cui l’autore del reato dispone, quale che esso sia
il 14 Gennaio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il giudice chiamato ad applicare l’art. 321, comma 2, o comma 2-bis, cod. proc. pen. dovrà invece fondare il periculum, dandone adeguata motivazione, sulla valutazione prognostica concernente gli eventi suscettibili di verificarsi medio tempore e tali da poter pregiudicare l’esecuzione della confisca sul patrimonio di cui l’autore del reato dispone, quale che esso sia
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 49494 depositata il 13 dicembre 2023 – In tema di infortuni sul lavoro il dovere di sicurezza gravante sul datore di lavoro opera anche in relazione al committente, dal quale non può tuttavia esigersi un controllo pressante, continuo e capillare sull’organizzazione e sull’andamento dei lavori; ne consegue che, ai fini della configurazione della responsabilità del committente occorre verificare in concreto quale sia stata l’incidenza della sua condotta nell’eziologia dell’evento a fronte delle capacità organizzative della ditta scelta per l’esecuzione dei lavori, avuto riguardo alla specificità dei lavori da eseguire, ai criteri seguiti dallo stesso committente per la scelta dell’appaltatore o del prestatore d’opera, alla sua ingerenza nell’esecuzione dei lavori oggetto di appalto o del contratto di prestazione d’opera, nonché all’agevole ed immediata percepibilità da parte del committente delle situazioni di pericolo
il 13 Gennaio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI, sicurezza sul lavoro
In tema di infortuni sul lavoro il dovere di sicurezza gravante sul datore di lavoro opera anche in relazione al committente, dal quale non può tuttavia esigersi un controllo pressante, continuo e capillare sull’organizzazione e sull’andamento dei lavori; ne consegue che, ai fini della configurazione della responsabilità del committente occorre verificare in concreto quale sia stata l’incidenza della sua condotta nell’eziologia dell’evento a fronte delle capacità organizzative della ditta scelta per l’esecuzione dei lavori, avuto riguardo alla specificità dei lavori da eseguire, ai criteri seguiti dallo stesso committente per la scelta dell’appaltatore o del prestatore d’opera, alla sua ingerenza nell’esecuzione dei lavori oggetto di appalto o del contratto di prestazione d’opera, nonché all’agevole ed immediata percepibilità da parte del committente delle situazioni di pericolo
Leggi tuttoPer il reato di bancarotta societaria ai fini penali rilevano, oltre alla “volontà protesa al dissesto, deve sussistere anche l’atteggiamento psicologico richiesto dal reato societario
il 9 Dicembre, 2023in NOTIZIEtags: SANZIONI e REATI PENALI
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 47900 depositata il 30 novembre 2023, intervenendo in tema di reato di bancarotta societaria (art. 223 l.f.), ha ribadito che “… in tema di bancarotta societaria (art. 223, comma secondo, n. 1 legge fall.), rilevano ai fini della responsabilità penale anche le condotte successive alla […]
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La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5894 deposi…
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La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…