TRIBUTI

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, Ordinanza n. 26366 depositata il 29 settembre 2025 – In tema di determinazione del reddito d’impresa, il generale principio di competenza non trova applicazione rispetto ai ricavi delle strutture convenzionate con il Servizio sanitario nazionale per prestazioni “extra-budget” ossia eseguite in aggiunta a quelle suscettibili di essere compensate in base ad una convenzione, essendo gli stessi privi dei requisiti di certezza della loro esistenza e determinabilità dell’ammontare finché non ne siano effettuati il riconoscimento e la quantificazione secondo le modalità stabilite dalla convenzione medesima

In tema di determinazione del reddito d'impresa, il generale principio di competenza non trova applicazione rispetto ai ricavi delle strutture convenzionate con il Servizio sanitario nazionale per prestazioni "extra-budget" ossia eseguite in aggiunta a quelle suscettibili di essere compensate in base ad una convenzione, essendo gli stessi privi dei requisiti di certezza della loro esistenza e determinabilità dell'ammontare finché non ne siano effettuati il riconoscimento e la quantificazione secondo le modalità stabilite dalla convenzione medesima

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, Ordinanza n. 26353 depositata il 29 settembre 2025 – In tema di IVA, e con riguardo al regime del ‘reverse charge’ o inversione contabile, in applicazione dei principi di diritto enunciati dalla Corte di giustizia della UE, il diritto di detrazione dell’imposta relativa ad un’operazione di cessione di beni non può essere riconosciuto al cessionario che, sulla fattura emessa per tale operazione in applicazione del suddetto regime, abbia indicato un fornitore fittizio allorquando, alternativamente, il medesimo cessionario: a) abbia egli stesso commesso un’evasione dell’IVA ovvero sapeva o avrebbe dovuto sapere che l’operazione invocata a fondamento del diritto di detrazione s’iscriveva in una simile evasione; b) sia semplicemente consapevole della indicazione in fattura di un fornitore fittizio e non abbia fornito la prova che il vero fornitore sia un soggetto passivo IVA

In tema di IVA, e con riguardo al regime del 'reverse charge' o inversione contabile, in applicazione dei principi di diritto enunciati dalla Corte di giustizia della UE, il diritto di detrazione dell'imposta relativa ad un'operazione di cessione di beni non può essere riconosciuto al cessionario che, sulla fattura emessa per tale operazione in applicazione del suddetto regime, abbia indicato un fornitore fittizio allorquando, alternativamente, il medesimo cessionario: a) abbia egli stesso commesso un'evasione dell'IVA ovvero sapeva o avrebbe dovuto sapere che l'operazione invocata a fondamento del diritto di detrazione s'iscriveva in una simile evasione; b) sia semplicemente consapevole della indicazione in fattura di un fornitore fittizio e non abbia fornito la prova che il vero fornitore sia un soggetto passivo IVA

Il ricorso per cassazione nel processo tributario

Nel sistema del processo tributario, il ricorso per cassazione costituisce l’ultimo grado d’impugnazione avente natura di legittimità, non di merito. Esso non è chiamato a riesaminare i fatti, ma a verificare la correttezza dell’interpretazione e applicazione delle regole di diritto, nonché il rispetto dei principi procedurali che presidiano il giudizio tributario. Tale funzione “nomofilattica” fa [...]

Chiarimenti in merito al trattamento ai fini IVA dei rimborsi per permessi retribuiti fruiti dai lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici, per l’espletamento del mandato amministrativo – Risposta n. 261 del 9 ottobre 2025 dell’Agenzia delle entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risposta n. 261 del 9 ottobre 2025 Chiarimenti in merito al trattamento ai fini IVA dei rimborsi per permessi retribuiti fruiti dai lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici, per l'espletamento del mandato amministrativo Con l'istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito Il Comune [...]

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, Ordinanza n. 26312 depositata il 29 settembre 2025 – Il principio di inerenza è unico per le imposte dei redditi e per l’IVA , si ricava dalla nozione di reddito d’impresa ed è espressione della necessità di riferire i costi sostenuti all’esercizio dell’impresa, anche in via indiretta, potenziale o in proiezione futura, escludendo i costi che si collocano in una sfera ad essa estranea

Il principio di inerenza è unico per le imposte dei redditi e per l'IVA , si ricava dalla nozione di reddito d'impresa ed è espressione della necessità di riferire i costi sostenuti all'esercizio dell'impresa, anche in via indiretta, potenziale o in proiezione futura, escludendo i costi che si collocano in una sfera ad essa estranea

Trattamento fiscale, ai fini dell’imposta di bollo, delle comunicazioni obbligatorie in materia di sicurezza sul lavoro trasmette da una Pubblica Amministrazione all’INAIL – Risposta n. 260 del 7 ottobre 2025 dell’Agenzia delle entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risposta n. 260 del 7 ottobre 2025 Trattamento fiscale, ai fini dell'imposta di bollo, delle comunicazioni obbligatorie in materia di sicurezza sul lavoro trasmette da una Pubblica Amministrazione all'INAIL Con l'istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito L'Ente PA istante chiede chiarimenti, in ordine alla debenza [...]

Istituzione del codice tributo per il versamento, tramite modello F24, dell’acconto dell’imposta sui servizi digitali di cui all’articolo 1, commi da 35 a 50, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, modificata dall’articolo 1, commi 21 e 22, della legge 30 dicembre 2024, n. 207 – Ridenominazione del codice tributo “2700” – Risoluzione n. 55/E del 7 ottobre 2025 dell’Agenzia delle entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risoluzione n. 55/E del 7 ottobre 2025 Istituzione del codice tributo per il versamento, tramite modello F24, dell’acconto dell’imposta sui servizi digitali di cui all’articolo 1, commi da 35 a 50, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, modificata dall’articolo 1, commi 21 e 22, della legge 30 dicembre 2024, n. [...]

Istituzione del codice tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, del credito d’imposta per la partecipazione a corsi di formazione attinenti alla gestione dell’azienda agricola di cui all’articolo 6, comma 1, della legge 15 marzo 2024, n. 36 – Risoluzione n. 54/E del 7 ottobre 2025 dell’Agenzia delle entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risoluzione n. 54/E del 7 ottobre 2025 Istituzione del codice tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, del credito d’imposta per la partecipazione a corsi di formazione attinenti alla gestione dell’azienda agricola di cui all’articolo 6, comma 1, della legge 15 marzo 2024, n. 36 L’articolo 6, comma 1, della legge 15 [...]

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